Al giorno d’oggi, chiunque voglia fare impresa e vendere i propri prodotti/servizi direttamente al consumatore finale, è necessario che instauri con lui un rapporto di fiducia, che spesso e volentieri nasce dal dialogo azienda-cliente e dalle interazioni che intercorrono tra le due parti. Per questo motivo, sempre più imprese investono le proprie risorse nella comunicazione, utilizzando le ultime tecnologie, come metodi più tradizionali. In un mondo dove, però, il consumatore è sovresposto ad una moltitudine di stimoli differenti, è necessario percorrere diverse strade, per trovare quella migliore per intercettare il proprio pubblico target. In questo senso, uno dei metodi più efficaci – e sicuramente anche molto di tendenza in questo periodo – è lo storytelling, ossia comunicare attraverso una storia.

La psicologia, infatti, ci insegna che le persone vengono attratte da tutto quello in cui possono identificarsi e amano sentirsi coinvolte in ciò che guardano o sentono. E questo è sicuramente un concetto utile e corretto, anche quando parliamo di comunicazione e marketing.

Lo storytelling, in particolare, è una di quelle strategie di comunicazione che ha, in primo luogo, l’obiettivo di rafforzare l’identità del brand nell’immaginario del cliente. Grazie allo storytelling, infatti, l’azienda può promuovere e trasmettere anche i propri valori morali ed etici, in cui il cliente potrà rispecchiarsi attraverso la narrazione di una storia.

Ma come fa un’azienda a mettere in campo questa strategia?

Come fare storytelling.

Una campagna pubblicitaria, i social media, un sito web, una pagina di rivista, un cartellone pubblicitario, un video o una semplice immagine. Tanti possono essere gli strumenti con cui fare storytelling ed è fondamentale utilizzarli in maniera integrata e coerente. Perché una storia, d’altronde, deve avere una sua continuità e una concatenazione di elementi che devono essere correttamente interpretati e percepiti dal pubblico target.

Gli elementi che definiscono le colonne portati dello storytelling sono quelli di ogni racconto, che ognuno di noi conosce e riconosce:

  • Il protagonista (nel nostro caso potrebbe essere anche l’azienda o il professionista);
  • Un luogo e un tempo ben definiti;
  • Le azioni compiute dal protagonista;
  • Gli ostacoli da superare per conquistare un obiettivo chiaro e semplice;
  • Il finale a cui aspirare e da raggiungere.

Storytelling

Chi può fare storytelling.

Chiunque, letteralmente chiunque! Non bisogna, infatti, credere che solo le grandi aziende abbiano qualcosa da raccontare. Tutte le imprese, anche quelle più giovani o meno strutturate, hanno la propria storia da raccontare e da far vivere a chi ascolta.

Il racconto di ogni azienda è fatto di un inizio, un’idea che ha concepito la sua nascita, delle difficoltà che si manifestano giorno dopo giorno, di ostacoli superati, di successi e soddisfazioni raccolte col tempo. Bisogna trasmettere tutti questi elementi all’interno di una storia capace di raccontare i valori distintivi del brand.

Se gli stessi valori saranno condivisi dai clienti, la storia avrà sicuramente successo, perché l’identità del brand ne uscirà rafforzata. Riuscire a coinvolgere i clienti in questa narrazione, come detto, è l’obiettivo principale dello storytelling. Occorre che il pubblico si senta parte di questa storia! Ma attenzione, è importante emozionare senza però cadere in eccessivi sentimentalismi o finzioni: bisogna essere autentici, nessuno crede ad una narrazione finta.

Un caso concreto.

Un tipico esempio di storytelling fatto ad arte è quello costruito da Nike, in cui “empatia” ed “emozione” costituiscono i fondamenti della comunicazione. Utilizzando l’archetipo – ossia, il modello di comportamento – dell’eroe, ha creato di volta in volta delle narrazioni estremamente coinvolgenti per i propri clienti: celebre è la frase “Just do it”, che fa da filo conduttore di queste comunicazioni.

Il messaggio è che chiunque può diventare un eroe, chiunque può vestire capi Nike e riuscire a realizzare i propri obiettivi. Nike in questa storia si propone come “l’aiutante dell’eroe”, altra figura tipica del racconto. Dunque, il brand si ritrae come colui che aiuta l’eroe, ovvero il cliente, a vincere e raggiungere i suoi obiettivi.

 

Per perseguire questo scopo, affidarsi ad un’agenzia di comunicazione e marketing come Naytes, è sempre una scelta saggia. Strutturare uno storytelling efficace per la propria azienda è tutt’altro che semplice, mentre è fin troppo facile incorrere in errori di valutazione. Naytes mette a disposizione dei propri clienti un team di professionisti, esperti in vari campi della comunicazione, per costruire una narrazione efficace e impattante. Veicolando nel modo corretto i valori etici e morali dell’azienda, l’identità del brand verrà fortemente rafforzata, nella consapevolezza del cliente!

Storytelling

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