In un’epoca dove la presenza digitale è fondamentale, capire e ottimizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web è essenziale. In questo senso, ci viene incontro il colosso del web Google, che mette a disposizione degli utenti un’utilissima piattaforma di analisi chiamata – ovviamente – Google Analytics 4 (GA4).
Nel mercato italiano, Google è sicuramente il principale e più utilizzato motore di ricerca, interrogato ogni giorno migliaia e migliaia di volte. Per questo motivo GA4 è uno strumento così utile! Analytics mette infatti a disposizione degli utenti strumenti avanzati per tracciare, analizzare e interpretare i dati del traffico web in modi precedentemente inimmaginabili.
In questo articolo ti spiegheremo quali sono le potenzialità e l’utilità di Google Analytics e quando è importante saperlo utilizzare al meglio, per migliorare le prestazioni del proprio sito web.
Che cos’è Google Analytics 4?
GA4 è la più recente evoluzione nel portfolio di strumenti di analisi di Google. A differenza delle sue versioni precedenti, GA4 si orienta verso un approccio basato su eventi e sessioni. In questo modo è in grado di offrire una comprensione più dettagliata e versatile del comportamento degli utenti, sul proprio sito web.
Questa nuova versione traccia i dati classici come le visualizzazioni di pagina, ma permette anche di monitorare interazioni più complesse e personalizzate. Oggi, infatti, è possibile riconoscere azioni come gli scroll, i download di file, e molto altro ancora. Queste funzionalità rendono Google Analytics 4 uno strumento indispensabile per chiunque voglia ottenere una visione completa e quotidianamente aggiornata del proprio sito web.
Perché passare a GA4?
Il passaggio a GA4 è cruciale per stare al passo con le esigenze del monitoraggio moderno. Questa versione, con la sua enfasi sul tracking avanzato degli eventi, offre una flessibilità e una profondità di analisi ineguagliate. L’integrazione con altre piattaforme Google, come Google Ads, e la capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale per prevedere tendenze future e comportamenti degli utenti, rendono GA4 un potente alleato nella strategia digitale di qualsiasi azienda. Il suo design centrato sulla privacy si adatta inoltre alle crescenti preoccupazioni globali riguardo la sicurezza dei dati degli utenti.
Come configurare Google Analytics 4.
Configurare Google Analytics 4 non è difficile, ma richiede attenzione. Innanzitutto, devi creare un nuovo account GA4 all’interno del tuo Google Analytics e configurare i parametri di tracciamento in base alle esigenze specifiche del tuo sito web. È possibile importare le configurazioni dalla tua vecchia versione, ma è importante considerare le nuove funzionalità e le opportunità di tracciamento offerte dalla nuova piattaforma. Se non sei pratico degli strumenti Google, il nostro consiglio è di farti aiutare da un esperto in materia: GA4 può risultare fondamentale per il tuo business online ed è gratuito! Perché dovresti perdere l’occasione di sfruttarla al meglio?
Caratteristiche principali di Google Analytics 4.
Google Analytics 4 offre agli utenti una gamma di funzionalità potenti e innovative, vediamone le più importanti!
Google Analytics 4 e l’approccio basato sugli eventi.
A differenza delle versioni precedenti che si basavano principalmente sulle sessioni e le pagine viste, GA4 adotta un modello basato sugli eventi. Questo significa che ogni interazione dell’utente con il sito viene registrata come un evento. Questo spostamento di focus consente una maggiore flessibilità e dettaglio nell’analisi del comportamento degli utenti. Gli eventi possono includere azioni come clic, scroll della pagina, visualizzazioni di video, e molto altro, offrendo una visione più completa dell’esperienza sul tuo sito web.
Integrazione di machine learning e AI.
GA4 sfrutta intensamente il machine learning e l’intelligenza artificiale per offrire insights più profondi e predire tendenze future. Questa tecnologia è in grado di identificare automaticamente tendenze significative nei dati, come un aumento delle conversioni o un cambiamento nei comportamenti degli utenti. È quindi in grado di fornirti informazioni preziose, che potrebbero non essere evidenti all’analisi umana.
Flessibilità e personalizzazione dei report.
GA4 offre una maggiore flessibilità nella creazione di report personalizzati. Potrai quindi creare rapporti su misura per le tue specifiche esigenze, scegliendo gli eventi, le metriche e le dimensioni che sono più rilevanti per la tua attività. Questa personalizzazione consente ad ogni analista di concentrarsi sugli aspetti più critici delle prestazioni del sito web.
Orientamento alla privacy e alla conformità normativa.
In risposta alle crescenti preoccupazioni globali sulla privacy dei dati, GA4 pone un’enfasi significativa sul rispetto della privacy degli utenti. Include funzionalità che aiutano a garantire la conformità con le normative sulla privacy come il GDPR e il CCPA. Comprendendo anche la gestione dei consensi, la raccolta di dati anonimizzati e la limitazione della conservazione dei dati.
Integrazione tra Google Analytics 4 e altre piattaforme Google.
GA4 si integra senza problemi con altre piattaforme e servizi di Google, come Google Ads, Google Marketing Platform e YouTube. Ti permetterà quindi di combinare e analizzare i dati provenienti da differenti aree del tuo ecosistema, offrendoti una visione più ampia dell’efficacia delle tue campagne di marketing e delle performance del tuo sito.
Analisi del percorso utente migliorata.
Con GA4, potrai tracciare il percorso completo di un cliente attraverso il sito, dalla prima interazione fino alla conversione. Questo ti permette di comprendere meglio il suo viaggio fino all’acquisto e, soprattutto, ad identificare punti di forza e di debolezza del tuo funnel di conversione.
Migliori pratiche per l’uso di Google Analytics 4.
L’adozione di Google Analytics 4 richiede un approccio strategico per massimizzarne i benefici. Le seguenti sono alcune delle migliori pratiche per utilizzare GA4 efficacemente, garantendo che i dati raccolti siano utili, accurati e significativi.
1) Imposta obiettivi chiari e misurabili.
Prima di immergerti in GA4, è fondamentale stabilire obiettivi chiari e misurabili. Possono essere vari e molto diversi tra loro: ad esempio l’aumento delle vendite, il miglioramento del coinvolgimento degli utenti, la riduzione del tasso di rimbalzo, ecc. Avere obiettivi specifici ti aiuterà a concentrarti sulle metriche più rilevanti e a interpretare i dati in modo più efficace.
2) Configurazione attenta dell’account Google Analytics 4.
Come si diceva quale paragrafo prima, una configurazione accurata dell’account è essenziale. Assicurati di configurare (o farti configurare) correttamente le proprietà di tracciamento, gli eventi personalizzati e le dimensioni utente. Ogni errore può portare a dati inaccurati o fuorvianti. In ogni caso, Google Analytics 4 ti mette a disposizione una funzione di configurazione guidata per semplificarti il processo.
3) Utilizza il tracciamento basato sugli eventi.
GA4, come abbiamo ampiamente detto, si basa fortemente sul tracciamento degli eventi. Approfitta di questa funzionalità per monitorare azioni specifiche sul tuo sito, come clic su pulsanti, visualizzazioni di video, e interazioni con il contenuto. Rifletti attentamente su quali comportamenti ti interessa conoscere e personalizza gli eventi per adattarli alle tue esigenze specifiche.
4) Esplora e sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning.
GA4 integra l’AI e il machine learning per fornire insights preziosi. Utilizza questi strumenti per identificare pattern nascosti, tendenze, e per ricevere suggerimenti automatici su come migliorare le prestazioni del tuo sito.
5) Sfrutta la segmentazione avanzata di Google Analytics 4.
Utilizza la segmentazione avanzata per dividere i dati in gruppi specifici. Questo ti permette di analizzare il comportamento di segmenti di utenti distinti, come quelli provenienti da diverse fonti di traffico, dispositivi o aree geografiche.
6) Conduci analisi regolari e aggiornamenti.
GA4 è in continua evoluzione. Conduci analisi regolari per rimanere aggiornato sulle nuove funzionalità e sull’efficacia delle tue strategie. Aggiorna periodicamente le tue configurazioni per garantire che rispecchino le esigenze in evoluzione del tuo business.
Conclusioni.
Google Analytics 4 rappresenta un salto qualitativo nel mondo dell’analisi dei dati web. Con la sua interfaccia intuitiva, le potenti funzionalità e la sua capacità di adattarsi alle moderne esigenze di privacy, GA4 è lo strumento ideale per chiunque voglia comprendere e migliorare le performance del proprio sito web.
In questa nuova era dell’analisi dei dati hai opportunità senza precedenti per ottimizzare la tua presenza online e guidare il tuo sito verso nuovi livelli di successo. Per questo motivo, ti consigliamo di affidarti ad un’agenzia di professionisti come Naytes, che sappia guidarti nelle scelte, nelle analisi e nelle implementazioni della tua strategia digitale, sul tuo sito web e non solo!
Ti sei mai chiesto cos’è un Brand Book? Se sei proprietario di un marchio ed è la prima volta che senti nominare questo anglicismo, allora dovresti continuare a leggere!
Letteralmente, viene tradotto come “libro del marchio” e, infatti, si tratta di un vero e proprio manuale da seguire per una corretta comunicazione non solo con i clienti, ma anche con i tuoi collaboratori. Inoltre, è la base per la tua azienda per ottenere un buon posizionamento nel mercato di riferimento.
Essendo un libro guida contiene delle regole fondamentali, che sono utili proprio per queste funzioni. Se ancora non ne hai costruito uno per la tua azienda o agenzia, ti spieghiamo come fare.
Cos’è un Brand Book.
Innanzitutto, è importante dare una definizione a questo termine: lo si può considerare come un documento in cui sono elencate tutte le linee guida necessarie per comunicare correttamente il proprio brand. Ti sarà molto utile sia per riuscire ad interfacciarti sia con coloro che si trovano all’interno della tua realtà aziendale, sia con chi è all’esterno di essa, come ad esempio i tuoi collaboratori e soprattutto i clienti.
Ma, principalmente, si tratta di un’ottima base di partenza per poter costruire la Brand Identity in modo corretto e coerente con quelli che sono i tuoi obiettivi. Sarà fondamentale consultare questo manuale qualora si voglia operare un re-branding, ma anche, più banalmente, nello sviluppo del sito internet aziendale. Quest’ultimo viene spesso modificato per seguire le novità lanciate dal web 2.0, tagliando o aggiungendo pagine e sezioni. Ricordati che per poter avere una presenza online coerente, bisogna sempre tenere in considerazioni tutte le caratteristiche, visive e non, che compongono il marchio.
Come si può costruire un Brand Book.
Entrando nel vivo della questione, dunque, come si può costruire un Brand Book? Si tratta di qualcosa di personale e che non ha delle istruzioni precise per la sua redazione. Sicuramente però, ci sono alcuni passi da seguire in modo generale:
Primo step: Definire il tuo marchio.
- Com’è nato;
- Qual è la sua mission;
- Quali promesse vuol rispettare;
- Quali obiettivi ha, qual è la vision aziendale;
- Che tipo di prodotti o servizi propone e come si costituiscono.
Potrebbe essere utile, nel caso in cui tu abbia un business già avviato, sentire i pareri dei tuoi soci e collaboratori. Dopo questo primo momento avrai più chiara la personalità del tuo brand e come può essere visto da fuori. Di conseguenza, sarà più semplice realizzare i passi successivi.
Secondo step: Stabilisci le linee guida che rappresentano il brand.
- Logo e baseline. Questi due elementi sono imprescindibili, più sono chiari e definiti, più il consumatore ricorderà facilmente il tuo marchio. Dal colore che essi devono avere alle dimensioni, nulla deve essere dato per scontato o lasciato al caso, perché si dovrà associare chiaramente a ciò che si è detto nel primo step;
- Caratteri e font. Anche in questo caso, definire la tipografia da utilizzare contribuisce ad avere maggiore efficacia, coerenza e armonia;
- Colore. Ad ogni sfumatura si associa ad un’emozione, quindi, anche la scelta del colore del tuo marchio non deve essere casuale, ma dettata da ciò che vuoi comunicare. Inoltre, gli stessi colori dovranno essere utilizzati in tutti i contesti, sempre con l’obiettivo di fortificare il brand. Per evitare confusione con tecnici e programmatori futuri, inoltre, è importante usare il nome corretto del colore, ad esempio basandosi sulla scala di codici di Pantone;
- Stile di comunicazione. Avere un vocabolario di termini aziendali con cui comunicare sia internamente che esternamente è un altro punto da chiarire per poter dare al tuo brand un determinato “tone of voice”, che può variare dal formale allo scherzoso, con tutte le sfumature intermedie o parallele. Questo, ovviamente, dipende anche molto dal tipo di prodotto o servizio che vendi;
- Infine, dovrai definire anche le immagini che vanno utilizzate per rappresentare al meglio il tuo brand. Quindi, con quali fotografie o icone comunicare, le quali dovranno rispettare tutto ciò che hai stabilito in precedenza.
Terzo step: diffondi le tue linee guida.
Tutto ciò che si trova all’interno del tuo libro del brand deve essere comprensibile a chiunque, per avere una comunicazione più efficace e che sia rispettata anche da chi lavora per te o condivisa da chi è già stato tuo cliente.
Una volta letto il Brand Book dovrà essere chiara a tutti l’immagine del tuo marchio e quali sono i tuoi valori e obiettivi. Un manuale poco comprensibile rischierebbe di compromettere quello che si vuole comunicare. È consigliato mettere a disposizione di tutti il Brand Book, affinché venga consultato a piacimento. Il modo più efficace è quello di renderlo pubblico sulle piattaforme online: sul sito web ed eventualmente anche sui canali social.
Un piccolo consiglio che ti suggeriamo è quello di usare i colori, i caratteri e lo stile definiti in precedenza anche per la redazione del Brand Book. In questo modo il lettore avrà già assimilato inconsciamente le caratteristiche del tuo marchio.
I vantaggi che garantisce un Brand Book.
Ricapitolando, perché dovresti costruire un Brand Book e quali sono i vantaggi che otterresti?
- Il tuo marchio risulterebbe più unito e compatto;
- Avrai una buona comunicazione sia con il personale, che con i clienti e i collaboratori;
- Svilupperai un marchio maggiormente riconoscibile e con un buon posizionamento, rispetto alla concorrenza;
- Ti sarà utile per gli eventuali sviluppi del brand in futuro, affinché il tuo marchio risulti comunque coerente.
Il metodo Naytes.
Riordinare in modo preciso i concetti che si vogliono comunicare non è sempre semplice.
Vanno tenuti in considerazione molti concetti durante la stesura, se si intende realizzare un manuale dettagliato in grado di definire le linee guida del marchio. Naytes agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, offre tra i suoi servizi anche la possibilità di creare nuove Brand Identity corredate, ovviamente, dal relativo Brand Book personalizzato. In particolar modo, il nostro metodo consiste in uno studio, effettuato dai nostri esperti di marketing, un piano comunicativo insieme ad imprenditori come te. Esso si basa su 7 passaggi:
- Pre-incontro col cliente. In cui l’obiettivo è quello di definire quali sono i punti fermi dell’azienda, come ad esempio il target di riferimento, il prodotto o servizio offerto, ecc.;
- Ricerca interna tra il team Naytes. In questo momento i nostri esperti di Brand Identity studiano quali sono i colori, i font, le immagini che più si adattano al brand;
- Realizzazione di tre proposte di logo. Prepariamo sempre più di una versione, in modo tale che il cliente possa avere un campo di scelta plurimo;
- Presentazione del lavoro. In questa fase c’è un altro incontro col cliente, al quale vengono mostrati i loghi, la proposta di Brand Identity e gli avatar sui social network;
- Posizionamento sulla mappa valoriale. Dopo che il cliente ha scelto il nuovo logo, si mostra in che modo esso si posiziona rispetto al precedente (se ce n’è uno) e rispetto ai marchi dei principali competitor;
- Decisione del cliente. La penultima fase è quella decisiva, in cui si scelgono e approvano Brand Identity e logo;
- Brand Book. Una volta che si sono stabiliti concretamente tutti gli obiettivi e i valori del cliente, si realizza il Brand Book, in cui vengono date le istruzioni per l’utilizzo del logo.
Se anche tu hai capito che è giunta l’ora di creare una Brand Identity di successo, veicolata da un Brand Book aziendale, contattaci subito!
Al giorno d’oggi, in cui la digitalizzazione delle imprese è sempre più importante per il successo di qualsiasi progetto imprenditoriale, è fondamentale conoscere e sfruttare al meglio tutti gli strumenti a disposizione, per aumentare la propria visibilità sul web. Google è una realtà che non ha di certo bisogno di presentazioni, così come il suo omonimo motore di ricerca, sul quale vengono effettuate, anche in Italia, la stragrande delle maggioranza delle ricerche online. Tra gli strumenti messi a disposizione dall’azienda californiana, però, ce n’è uno che, nel nostro paese, non è ancora sufficientemente noto e sfruttato: Google My Business.
Prima di parlare di GMB, però, è necessario inquadrare correttamente l’ambito in cui si innesta. Ognuno di noi effettua, quotidianamente, delle ricerche su internet e lo fa anche nel momento in cui cerca un prodotto da acquistare o necessita di un servizio qualsiasi. In questo senso, dunque, il web è divenuto un vero e proprio ponte di comunicazione tra le aziende, anche locali, e i clienti.
Essere facilmente reperibili e riconoscibili online, quindi, è un imperativo per fare impresa. E come vedremo, proprio Google My Business può essere uno strumento estremamente utile, per raggiungere questo obiettivo.
Cos’è e dove si trova Google My Business.
Abbiamo già detto che Google My Business è uno strumento per aumentare la visibilità del proprio brand. Ma è importante segnalare anche che, oltre ad essere utilissima per veicolare le principali informazioni relative alla propria azienda… GMB è gratuita!
Questo “googliano” servizio, quindi, è uno strumento da sfruttare al massimo. Anche perché, grazie a GMB è possibile controllare direttamente la propria presenza sui canali Google: dal famoso motore di ricerca a Google Maps. Tramite Google My Business, infatti, è possibile gestire tutte le informazioni che riguardano la propria azienda. Rappresenta quindi un mezzo fondamentale per ogni attività, in particolare per chi si rivolge ad un pubblico soprattutto locale, come le piccole e medie imprese e i professionisti autonomi.
Grazie ad una interfaccia decisamente semplice ed intuitiva, ogni azienda può fornire agli utenti molte informazioni fondamentali circa la propria attività, come:
- Foto dell’azienda e caricate dagli utenti Google;
- Indirizzo aziendale o delle sedi aperte al pubblico;
- Sito internet e contatti telefonici e mail;
- Giorni e orari di apertura;
- Principali prodotti in vendita e/o i servizi offerti;
- Recensioni degli utenti e le risposte dell’azienda;
- Breve descrizione e storia dell’attività.
Con GMB, inoltre, possono essere gestiti anche tutti i fattori che riguardano la SEO del proprio profilo e di tutte le pagine correlate, come le immagini mostrate dopo una ricerca online, i consigli proposti ai possibili clienti dopo una domanda e tanto altro ancora. Google My Business, inoltre, può essere utilizzata e gestita direttamente dal pannello di controllo presente su Google. Dunque, è molto semplice controllare tutte le informazioni inserite tramite qualsiasi dispositivo, anche mobile.
Tutta la forza di GMB.
Per rendersi conto del potenziale di Google My Business basterà cercare sul motore di ricerca una qualsiasi attività, grande o piccola che sia. Che sia la grande multinazionale o la pizzeria di quartiere, sulla destra dello schermo, o in primissimo piano da mobile, troverete tutte le principali informazioni che la riguardano. Considerata l’immensa visibilità del più utilizzato motore di ricerca al mondo, risulta intuitivo quanto questo strumento sia utile agli utenti e, di conseguenza, funzionale per le attività, se gestita correttamente.
Al contrario, la mancata o mala gestione di Google My Business è altamente controproducente! La maggioranza delle attività in tutto il mondo utilizza questo strumento, perdere questa opportunità di visibilità gratuita, equivale ad autosabotare il proprio business. Inoltre, iniziare ad utilizzare GMB è molto facile: è sufficiente creare un account Google aziendale recandosi nella pagina principale del servizio. Da qui potrete effettuare tutte le operazioni disponibili fin dal primo accesso.
Il grande errore, in questo senso, è quello di aprire la Google My Business, ma non gestirla in modo adeguato. Si immagini un utente che si rechi all’indirizzo sbagliato perché non è stato segnalato il cambio di sede o in un giorno di chiusura, perché non sono stati aggiornati gli orari di apertura… A livello di immagine sarebbe disastroso!
Per questo motivo, molte azienda di comunicazione e marketing, come Naytes di Reggio Emilia, rivendica e gestisce al meglio i profili GMB dei propri clienti, migliorandone inoltre la visibilità, il ranking nelle SERP di Google e, quindi, l’utilità per gli utenti.
Come utilizzare GMB in una strategia di comunicazione.
La pubblicità è cambiata moltissimo negli ultimi anni, specialmente a favore dei mezzi di comunicazione digitali. Se prima tutte le manovre di marketing erano basate su un approccio passivo rispetto ai possibili clienti, oggi le cose sono significativamente diverse. La comunicazione è molto più diretta, l’obiettivo è quello di creare un vero e proprio legame tra il cliente e il fornitore dei servizi.
Un esempio pratico di questa evoluzione è la presenza delle imprese sui social network, tramite pagine dedicate, o siti internet ufficiali. Un possibile cliente, infatti, spesso e volentieri si reca autonomamente su queste pagine web, divenendo componente attiva di tutta la manovra di marketing.
Il ruolo di Google My Business.
Google My Business, in questo senso, è fondamentale, perché permette all’azienda di esporre immediatamente il potenziale cliente a tutte le informazioni che riguardano l’impresa. Si rende così la comunicazione tra utente e fornitore molto più semplice e diretta. Senza l’utilizzo di GMB, lo stesso utente è costretto ad una ricerca più complessa e lunga: il contatto con l’azienda diviene meno immediato e l’attività troverà quindi maggior difficoltà a farsi spazio nel mercato attuale.
Tramite il servizio di Google, infatti, qualora qualcuno cercasse un’attività o un servizio specifico in una certa località, sarà molto più facile localizzare le imprese che operano in quel campo, in quella zona. Lo stesso vale per i servizi più specifici, poiché Google propone automaticamente, nei risultati ricerca, le principali attività che hanno fornito dati su quel determinato servizio. E ancora una volta torna il discorso dell’ottimizzazione dello strumento GMB, per emergere tra i competitor.
Di conseguenza Google My Business rappresenta uno degli strumenti più importanti da includere in una strategia di marketing online. Poiché aumenta moltissimo la probabilità di catturare l’attenzione della clientela dopo una semplice ricerca su internet e in maniera totalmente gratuita.
Il nostro consiglio.
Nel mercato attuale, la competizione sul fronte del digital marketing tra le aziende è diventata davvero alta. Per questo motivo, è importante non lasciarsi scappare nessuna possibilità di mettersi maggiormente in risalto nel proprio settore.
Per strutturare una strategia di comunicazione e marketing sul web, che sia coerente tra tutti i canali pubblicitari, è sicuramente utile rivolgersi ad un team di specialisti del settore. Solo con le adeguate competenza, infatti, sarà possibile gestire al meglio tutti i fattori che possono aumentare la propria visibilità online. Con il supporto di professionisti specializzati, come quelli di Naytes comunicazione e marketing, potrete effettuare anche delle analisi di mercato vere e proprie, con le quali mantenere sempre aggiornata la vostra impresa.
Lead generation è il termine che si utilizza per definire tutta una serie di tecniche di marketing ormai fondamentali per ogni azienda. Prima di spiegare nel dettaglio di cosa si tratti, però, è necessario indicare cosa sia un lead. Con questo termine si indica un potenziale cliente che si sa essere interessato ai servizi/prodotti offerti da un’azienda, al punto da averle lasciato i propri dati di contatto. Detto ciò, sarà facile intuire che la lead generation è quell’attività atta a generare e quindi acquisire nuovi leads.
Le strategie che rientrano sotto questa definizione sono, oggigiorno, necessarie per ampliare e far prosperare il proprio business, perché permettono di effettuare nuove vendite a nuovi clienti, già nel medio, ma soprattutto nel lungo periodo. Grazie alla lead generation, infatti, sarà possibile compilare una lista di contatti ben strutturata e targettizzata, perché nata dal presupposto che ogni nominativo in essa contenuto, ad certo livello, si sia dimostrato interessato ai servizi/prodotti aziendali.
Le strategie di marketing che hanno come obiettivo la lead generation sfruttano differenti strumenti di promozione, sponsorizzazione e acquisizione, tanto su internet quanto offline. In questo nostro articolo, ci concentreremo sulla comunicazione online, che ha a sua disposizione strumenti molto potenti e ad ampio raggio. Questo non significa che ragionare ed operare fuori dal mondo del web sia sbagliato: il passaparola, le chiamate, la partecipazione ad eventi di settore e gli spazi pubblicitari in TV, radio e riviste specializzate, hanno ancora la propria forza di ingaggiare determinate fette di pubblico.
Cos’è la lead generation.
Il concetto di lead generation online nasce in seguito alla stabilizzazione di strumenti come i siti web, i social network e l’email marketing. I quali hanno, di fatto, stravolto e ridefinito il processo decisionale che porta all’acquisto. Si tratta di una nuova concezione di tale processo, strutturato su un moderno metodo di generazione di potenziali clienti, perché queste attività hanno il fine di attirare solo persone realmente interessate ai servizi/prodotti proposti.
Acquisire clienti attraverso le tecniche di lead generation, infatti, è una strategia che va oltre la singola vendita. Si parla infatti di percorsi coerenti, organizzati e pensati per fidelizzare l’acquirente; e di relazioni con le persone, basate sulla fiducia nel brand, affinché scelgano i suoi servizi/prodotti ora, ma anche che continuino a farlo nel tempo.
Il web, in questo senso, ci propone canali estremamente performanti, in grado di raggiungere specifiche frange di pubblico, per creare database di utenti estremamente profilati. A tal fine ci vengono in aiuto tutta una serie di strumenti ben definiti, alcuni dei quali protagonisti di nostri altri articoli, quali:
- La SEO (Search Engine Optimization), ossia l’attività di ottimizzazione di un sito web per migliorarne il posizionamento organico sui motori di ricerca;
- La SEM (Search Engine Marketing), che si compone di una serie di pratiche di marketing che hanno lo scopo di far crescere la visibilità e la rintracciabilità di un sito web;
- Il content marketing;
- Il social media marketing e l’email marketing;
- L’utilizzo delle squeeze page, particolari landing page create per far compiere all’utente un’azione ben precisa e quella soltanto.
Lead generation come punto di partenza.
L’acquisizione da parte di un’azienda di nuovi leads è il primo fondamentale step di una strategia organizzata, orientata ad aumentare il fatturato aziendale: il cosiddetto funnel di vendita. Il vantaggio fondamentale di partire dalla lead generation è quello di agire ed entrare in contatto unicamente con utenti profilati e interessati, che assicurano quindi maggiori possibilità di conversione.
Potremmo quindi dire che le strategie di lead generation si sovrappongono e condividono l’obiettivo con il funnel di vendita. Questo progetto condiviso si concretizza passando attraverso a 5 step fondamentali:
1) Posizionamento del sito e orientamento del traffico.
In questa fase si predispongono i canali e gli strumenti necessari all’intera strategia. Il sito dev’essere ottimizzato e SEO oriented e si attuano operazioni di SEM; si creano le strutture, come le pagine social e le landing page ad hoc; si organizzano le attività, relative ai contenuti proposti, di marketing sui social, su Google e di invio di mail e newsletter.
2) Attrazione del target di utenti individuati.
Questa operazione può avvenire in diversi modi, come tramite campagne organiche o sponsorizzate sui social network e tramite gli strumenti Google. Una tecnica molto utilizzata è quella che sfrutta le squeeze page e i cosiddetti lead magnet: le prime sono particolari pagine d’atterraggio, a sé stanti o all’interno di un sito web, in cui gli utenti possono accedere ad un contenuto di alta qualità e di cui sia facile percepire il valore, definiti proprio lead magnet, in cambio dei propri dati personali di contatto, i quali verranno registrati dal sistema nel database dei leads. Qualora sia necessaria una profilazione di alto livello dei leads, è anche possibile strutturare una percorso a step che permetta all’azienda di percepire il grado di interesse del contatto.
3) Conversione del lead in cliente.
Questa è probabilmente la fase più complessa, ma importante, di tutto il funnel di vendita basato sulla lead generation. L’azienda ha ricevuto un contatto, sapendo che in un modo o nell’altro è entrato in contatto con il brand per risolvere un problema/necessità e si è interessato ai servizi/prodotti e al lead magnet gratuito offerti, al punto da lasciare i propri dati di contatto. È dunque il momento di concretizzare la vendita, entrando in contatto one-to-one con l’utente registrato! In questo senso esistono svariate tipologie e strategie di vendita, e molto dipende dal tipo di servizi/prodotti che vengono proposti: il consiglio è quello di non aggredire il profilo, ma di accompagnarlo con intelligenza e pazienza all’acquisto. Questo atteggiamento sarà fondamentale per compiere con successo il prossimo step, quello della fidelizzazione.
4) Fidelizzazione del cliente: il concetto di lead nurturing.
Letteralmente “to nurture” significa “nutrire”, “prendersi cura” o “aiutare nello sviluppo/crescita”. Nel nostro contesto è evidente che si tratti di “coccolare” il lead-cliente e dialogare con lui, per crescere insieme ed instaurare un rapporto duraturo. Occorre tenerlo aggiornato, concedergli contenuti di valore e gratuiti, mettergli a disposizione un servizio di assistenza, proporgli offerte riservate, extra ed esclusive… Sono infinite le modalità per far sentire l’utente importante e, appunto, curato, affinché la sua fiducia e il rapporto empatico con il brand sia tale da renderlo un cliente fidelizzato, che compie acquisti costanti nel tempo.
5) Vendere, per crescere insieme alla clientela.
Il momento della vendita è, ovviamente, il punto d’arrivo di ogni strategia di marketing. Nella visione esposta in questo articolo, però, è anche il punto di partenza di un rapporto duraturo e costante nel tempo con l’utente. Giunti alla prima vendita, quindi, è necessario continuare il dialogo con il cliente, perché scelga nuovamente e sempre il determinato brand e lo consigli anche ad altri utenti, perché soddisfatto non solo del servizi/prodotto offerto, ma anche del contesto e del rapporto che si è generato con l’azienda.
Lead generation: imprescindibile strategia di marketing.
Sarà ormai chiaro come le attività comprese nella definizione della lead generation e tutte le strategie che ne scaturiscono, siano al giorno d’oggi fondamentali, per chi intende fare impresa online ed aumentare i propri introiti, lavorando sul web. Queste linee guida, però, vanno ovviamente adattate alle specificità della singola realtà e strutturate con attenzione, perché portino, nel determinato settore e per i determinati prodotti/servizi, agli obiettivi prefissati.
Naytes agenzia di marketing e comunicazione da anni realizza strategie di lead generation per i propri partner e clienti: scopri le 4 caratteristiche di un sito mirato a convertire, poi contattaci per approfondire l’argomento e conoscere come possiamo aiutarti nella pianificazione, programmazione e attuazione di una strategia di lead generation, studiata ad hoc per te!