Negli ultimi anni avrai sicuramente sentito parlare, o meglio ancora, avrai assistito ad attività di Real Time Marketing. Si tratta di una delle tante strategie di comunicazione adottate dalle aziende e può essere definito come un approccio al mercato che fa leva sulla capacità dell’impresa di essere reattiva agli stimoli esterni. In altre parole, è un metodo che sfrutta i “trending topics” o “temi caldi” del momento e crea di conseguenza contenuti istantanei.
Come ogni altra strategia, anche il Real Time Marketing ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro, che oltre che alcune accortezze da prendere affinché funzioni nel modo migliore. Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere per realizzare dei contenuti in tempo reale, mirati ed efficaci.
Quando fare Real Time Marketing.
Per cominciare, vediamo le principali occasioni in cui è consigliabile mettere in atto questa strategia. Sono due le variabili da tenere in considerazione, ovvero:
- La possibilità di prevedere l’evento;
- L’attitudine proattiva o reattiva dell’azienda.
Tenendo conto di queste due dimensioni, possiamo individuare alcune situazioni in cui il Real Time Marketing può essere un’ottima strategia per la tua azienda.
Eventi prevedibili.
Nel caso in cui l’evento sia altamente prevedibile, l’azienda può decidere di agire in maniera proattiva, preparando dei contenuti in anticipo. A questo punto si dovrà solo aspettare il momento in cui si manifestino le condizioni adatte per condividere i detti contenuti. Si può trattare di contenuti legati a giorni di festività, ricorrenze importanti oppure anche in relazione alla stagionalità. Alternativamente l’impresa può assumere un comportamento reattivo, ad esempio, suggerendo agli utenti acquisti simili a quelli appena effettuati e questo è possibile grazie ai sistemi di monitoraggio sempre più efficienti ed efficaci.
Eventi non prevedibili.
È però nel momento in cui gli eventi non sono prevedibili, che si realizzano i casi di Real Time Marketing più interessanti. Infatti, questo tipo di situazioni richiede una risposta reattiva da parte dell’azienda, la quale deve sapere intercettare e sfruttare la viralità di notizie, avvenimenti e tendenze recenti, in modo da creare contenuti perfettamente in linea con l’attualità.
Case Study.
Un celebre esempio è la pubblicità di Barilla del 2014 in cui sotto la scritta “Bentornati a casa” compaiono 11 maccheroni in fila di cui uno morsicato: è un chiaro riferimento alla nazionale di calcio italiana di ritorno dai mondiali, in particolare al difensore Giorgio Chiellini, che durante l’ultima partita dei mondiali – che sancì l’eliminazione dell’Italia – venne morso da Suarez, attaccante della squadra avversaria.
L’avvenimento, totalmente imprevedibile, ebbe una diffusione vastissima, sia sulle fonti di informazioni più autorevoli che sui social, e Barilla è solo una delle tante aziende che approfittò dell’occasione.
Qualche consiglio per non sbagliare.
A questo punto, vediamo alcuni consigli utili per sapersi destreggiare al meglio con il Real Time Marketing.
Tempestività.
La prima cosa fondamentale da fare è tenersi costantemente aggiornati, non solo tramite le testate giornalistiche, ma anche attraverso i social, e in particolare è utile anche prestare attenzione all’universo dei meme (immagini ironiche che vivono su eventi recenti o su situazioni entrate nella cultura popolare del paese) che possono aiutare a cogliere la potenziale viralità di un avvenimento. È necessario poi essere veloci e reattivi, sia nell’intercettazione delle notizie e dei trend, sia nella creazione dei contenuti. Essere i primi a proporre un certo tipo di contenuto è fondamentale per riuscire ad ottenere un maggiore impatto sugli utenti!
Coerenza & buon gusto.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza. Il Real Time Marketing può essere molto vantaggioso, ma va utilizzato solo se c’è una reale attinenza tra l’evento in questione e il brand. Al contrario, corri il rischio di provocare un effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, bisogna anche avere la sensibilità di capire quando è giusto o meno far leva su un determinato avvenimento. Volendo citare un caso di scarsa attenzione, l’azienda Groupalia, nel 2012, a poche ore dal terremoto in Emilia, ha postato un tweet il cui testo diceva “Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”. Si tratta chiaramente di una scelta di cattivo gusto, che dimostra come non tutti i temi sono adatti.
Piano editoriale.
È utile, infine, impostare in anticipo un piano editoriale generale con le date più rilevanti per strutturare la comunicazione dell’azienda. Ad esempio, il marketing manager di Durex, brand molto abile nell’instant marketing, in un’intervista dice che alcune date fondamentali per la sua azienda possono essere la giornata contro l’omofobia o contro l’AIDS. Chiaramente il piano editoriale deve essere flessibile per poter inserire, quando si presentano, i contenuti realizzati in tempo reale che non possono essere previsti in anticipo.
I vantaggi del Real Time Marketing.
Questo tipo di strategia di marketing, oltre a catturare l’attenzione e creare interesse intorno a sé, può portare anche tanti altri vantaggi alla tua azienda.
Innanzitutto, è un ottimo mezzo per aumentare la brand awareness. Il Real Time Marketing permette di creare contenuti spesso dal tono fresco e divertente, capaci di raggiungere un’alta viralità e rendere quindi il tuo brand molto più riconosciuto. Di conseguenza diventa anche più facile attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.
Creare questo tipo di contenuti sarà anche motivo di differenziazione per la tua azienda. Saper reagire in modo reattivo agli stimoli esterni farà emergere il tuo brand, rendendolo capace e attento, rispetto ai competitor, agli occhi del consumatore. Dunque, il tuo target di riferimento avrà una miglior percezione dell’azienda, la quale potrà trasmettere i suoi valori, scegliendo accuratamente gli episodi e i trend da associare alla propria comunicazione.
Inoltre, una volta affinata la capacità di scovare e approfittare delle giuste occasioni, potrai mettere in evidenza il vantaggio competitivo che appartiene alla tua impresa. Il beneficio principale, in questo caso, è di riuscire a farlo in modo frizzante e leggero, senza darlo troppo a vedere, ma lasciando comunque il segno.
Un ulteriore vantaggio lo possiamo trovare nel rapporto che si crea con gli utenti. Il Real Time Marketing, infatti, è una strategia di comunicazione molto coinvolgente, che solitamente genera un alto numero di interazioni, le quali ti permetteranno di raccogliere informazioni sul tuo pubblico. Like, commenti e condivisioni sono fondamentali per conoscere i gusti e i bisogni dei potenziali clienti. In questo modo potrai realizzare prodotti e campagne marketing su misura per loro.
Come fare Real Time Marketing.
Da quanto detto finora, emerge chiaramente che il Real Time Marketing è una strategia di comunicazione che vale la pena di essere approfondita e adoperata. È un modo di comunicare attraente sia per chi ne fa uso, sia per chi ne è spettatore. Questo grazie al suo carattere brillante, a volte anche irriverente, e soprattutto per la connessione che instaura con gli avvenimenti dell’attualità, che lo rende intuitivo e fruibile da parte di tutti.
Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, bisogna avere le giuste attenzioni prima di decidere realizzare questo genere di contenuti. Un solo post sbagliato, che tocca un argomento troppo delicato, potrebbero rovinare irrimediabilmente l’immagine dell’azienda. È per questo che ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia di comunicazione e marketing esperta come Naytes, che da anni aiuta i propri clienti a gestire tutto ciò che riguarda la propria immagine e comunicazione.
Vi siete mai chiesti quanto il vostro brand sia conosciuto dal pubblico? Quanto lo siano i vostri servizi e prodotti? E quanto, infine, il vostro marchio sia apprezzato da parte dei consumatori? Se non lo avete mai fatto, è il momento di porvi queste domande, poiché le risposte vi daranno importanti indicazioni su quanto è nota la vostra azienda, presso il target di riferimento.
Nell’era digitale, competere nel proprio settore con le numerose realtà che propongono prodotti/servizi simili ai vostri, è tutt’altro che semplice. Il primo passo per farlo è entrare nella testa dei consumatori, affermandosi come un’azienda affidabile e “di qualità”. Per raggiungere questo scopo risulta fondamentale studiare e pianificare una comunicazione efficace e una strategia di marketing incisiva.
Due indicatori, oggi molto utilizzati, riassumono perfettamente questo concetto: Brand Awarness e Brand Reputation, andiamo a scoprire di che si tratta.
Notorietà e reputazione di marca.
Sono proprio queste le due parole chiave: notorietà e reputazione. La Brand Awarness, infatti, è un parametro estremamente specifico che definisce quanto il tuo marchio e, di conseguenza, i prodotti/servizi ad esso associati, sono conosciuti dal pubblico a cui ti rivolgi. È intuitivo, per emergere tra tutti i competitor sul mercato, è necessario che i consumatori ti conoscano, ma anche che sappiano associare i tuoi prodotti/servizi al tuo brand. Con Brand Reputation, invece, si definisce il livello di apprezzamento degli stessi prodotti/servizi, da parte del target di riferimento.
I due concetti sono fortemente interconnessi tra di loro: una buona reputazione, non può che far aumentare la notorietà del brand; al contempo aumentare la riconoscibilità del marchio farà crescere il numero di clienti e, lavorando con metodo e qualità, anche il numero di clienti soddisfatti. Lavorando su entrambi i fronti, dunque, si innescherà un circolo virtuoso che farà necessariamente crescere e apprezzare il vostro brand.
Perché è importante far crescere questi due parametri?
In entrambi i casi, la risposta è semplice: immaginate che, scoprendo la necessità di utilizzare un prodotto o di usufruire di un servizio tra quelli da voi proposti, al cliente medio venga in mente subito il vostro brand: un bel sogno, vero? Per arrivare a questo risultato, però, è fondamentale lavorare con costanza e su diversi fronti. Crearsi una Brand Awareness solida e di successo è un percorso lungo e articolato, ma attraverso la giusta comunicazione e sfruttando strategie di promozione ad hoc, anche questo sogno può diventare realtà!
Commenti e recensioni positive, citazioni e menzioni, il classico “ti consiglio” veicolato dal passaparola, il tutto anche online… È in questo modo che ci si costruisce una buona reputazione, una buona Brand Reputation, nella mente dei potenziali clienti. Nulla più che soddisfare il proprio pubblico, per accrescerne il numero.
Pensateci, spesso e volentieri per scegliere un buon ristorante, basta il numero e la qualità delle recensioni lasciate su un sito che considerate autorevole. In poche parole la Brand Reputation del ristorante, valutata attraverso il sito che consultate e che considerate autorevole in materia, in poche parole, a cui assegnate un’alta Brand Awareness.
Come aumentare la Awareness e la Reputation del brand?
In questo caso la risposta è semplice e complessa al contempo: semplice perché una strategia di comunicazione online e offline stratificata e studiata su misura per il vostro business, farà sicuramente migliorare questi due parametri; ma complessa, perché, com’è facile intuire, sono tanti gli elementi e tante le risorse e le competenze necessarie perché tale strategia possa essere realizzata ad opera d’arte.
Brand Awareness.
Per aumentare la notorietà del vostro marchio è necessario lavorare su tre concetti chiave: riconoscibilità, promozione e pubblicità. In tal senso, Naytes vi può aiutare a lavorare sulla vostra immagine, tramite uno studio approfondito e professionale della vostra brand identity. L’obiettivo è che il consumatore sappia riconoscervi anche solo dal vostro logo e dai suoi colori; ma anche che riesca a capire qualcosa della vostra mission e del vostro modo di lavorare dalle forme e dai dettagli.
Questa correlazione tra marchio e immagine è fondamentale, perché è la base da cui partire per tutte le campagne di promozione sia online, che offline. Anche in questo senso Naytes può rappresentare il partner ideale per te! Grazie ad uno staff esperto e professionale, sapremo coordinare tutte le attività necessarie (pubblicità tradizionale offline, come su riviste di settore o volantini, che online, come campagne social e sponsorizzate sui motori di ricerca) e inserirle in un piano pubblicitario complesso e stratificato, come si diceva in precedenza. In questo modo sarà più facile che un potenziale cliente si ricordi di voi e associ istantaneamente un particolare prodotto o servizio di cui necessita, alla vostra azienda.
Brand Reputation.
Attivato il processo di riconoscimento presso il pubblico target e di associazione tra marchio e prodotti/servizi, è necessario intervenire sulla Brand Reputation. Per migliorare la reputazione della vostra azienda, oggigiorno è fondamentale lavorare online. E come primissima cosa, occorre un sito web performante, moderno e accattivante, nel quale i clienti possano, in ordine:
- Trovare tutte le informazioni fondamentali per contattarvi;
- Scoprire quali prodotti o servizi offrite, capendone nel dettaglio caratteristiche, potenzialità e, soprattutto, se rispondono alle loro esigenze;
- Decidere se e perché scegliere voi, mettendo ben in evidenza i vostri punti di forza e cosa offrite in più, rispetto alla concorrenza;
- Conoscervi profondamente: chi siete, qual è la vostra storia, la vostra mission e il vostro modo di lavorare, i vostri titoli professionalizzanti…
Il vostro sito web sarà anche la base d’atterraggio di tutte le campagne online: la presenza nelle prime posizioni dei motori di ricerca e la presenza sui social network, infatti, sono vettori per portare utenti e potenziali clienti a conoscere il vostro mondo!
Se necessiti di uno studio approfondito circa la Brand Awareness e la Brand Reputation del tuo marchio, non esitare a contattarci! Saremo lieti di esporti il mostro metodo e di lavorare con te!
Affinché la propria comunicazione aziendale sul web abbia successo, è necessario avere una strategia chiara. Alla fase di studio del settore di riferimento e dei canali di promozione, ovvero dopo aver stilato una digital strategy aziendale, è necessario passare ad una fase più operativa. I contenuti individuati per intercettare il pubblico target, infatti, devo essere organizzati e calendarizzati in un piano editoriale.
Il “PED”, tecnicamente, è un documento che definisce precisamente quali contenuti vanno pubblicati e su quale media, ma soprattutto quando condividerli. Il piano editoriale è a tutti gli effetti uno strumento molto importante del content marketing: come in ogni aspetto della vita, infatti, il timing è fondamentale.
Realizzando e seguendo con costanza il proprio piano editoriale sarà possibile ottenere maggiore visibilità e raggiungere gli obiettivi fissati.
Cos’è un piano editoriale?
Non è un semplice calendario, ma uno strumento di programmazione al tempo stesso puntuale, perché ogni giorno si definisce cosa, come e dove pubblicare; ma anche complessivo dell’intera strategia comunicativa, poiché permette una visuale a lungo termine delle condivisioni. Inoltre, nel piano editoriale, ogni componente del team interessato nella realizzazione dei contenuti trova tutte le informazioni necessarie alla produzione.
Il PED contiene tutte gli elementi necessari, relativi alla strategia aziendale di content marketing, che va strutturata in modo completo, effettuando:
- L’analisi del brand e del suo posizionamento sul mercato;
- La definizione degli obiettivi da raggiungere, in modo specifico e basandosi su parametri misurabili;
- Lo studio del pubblico target di riferimento, tramite l’identificazione delle buyer personas dell’azienda;
- La scelta dei contenuti da veicolare e dei canali sui quali condividerli.
Come creare un PED efficace?
Definita la digital strategy, si procede alla definizione del piano editoriale. In genere si tratta di una tabella o un calendario in cui, giorno dopo giorno e per ogni contenuto si specificano:
- Canale di pubblicazione: blog sul sito web aziendale, social network, newsletter o altro ancora;
- Topic, ovvero l’argomento di cui tratterà il contenuto;
- Le keywords fondamentali su cui ci si dovrà concentrare;
- Il testo e le immagini che comporranno il contenuto;
- Se necessario, produzioni simili condivise dai competitor, con il duplice obiettivo di prenderne spunto, ma di differenziarsi.
Il piano editoriale può comporsi di un unico documento omnicomprensivo o diversi file, in linea di massima divisi per canali di pubblicazione. Tutto dipende dalla complessità della strategia di comunicazione e dalla frequenza di condivisione.
In ogni caso, è fondamentale che tutto il team di produzione possa consultare il PED nella sua interezza, per lavorare in sincronia e armonicamente. Un medesimo contenuto, infatti, potrebbe essere declinato per essere pubblicato su diversi canali, adattandolo caso per caso.
Perché definire un piano editoriale?
In primo luogo il piano editoriale permette di gestire con anticipo cosa pubblicare, dove, quando e perché. E, in generale, è possibile avere sempre a disposizione gli obiettivi di ogni campagna e il target di riferimento da raggiungere. Quindi, in sostanza, migliora il lavoro di tutto lo staff, che avrà sempre ben chiaro il lavoro da svolgere.
Vi sono però anche altri motivi per avere un piano editoriale aggiornato, legati alla corretta presenza sul web.
Grazie al PED infatti si mantiene più facilmente il ritmo delle pubblicazioni. Un grande errore nella comunicazione online è quello di partire in quarta, condividendo tanti contenuti nel primo periodo, per poi calare inesorabilmente la frequenza di pubblicazione. Calendarizzare le condivisioni, invece, renderà molto più semplice lavorare con costanza e consolidare la propria presenza nell’universo online.
Inoltre, si evitano contenuti duplicati, non utili al raggiungimento degli obiettivi o fuori target, ossia non interessanti per il pubblico. Questo perché, banalmente, su ogni contenuto si riflette molto prima della produzione, definendolo in ogni dettaglio. In questo modo si rende molto più semplice identificare contenuti doppi o poco utili ai fini aziendali, perché non si arriverà mai a dover realizzare “all’ultimo momento”, con la fretta di un’imminente scadenza.
Infine, il piano editoriale renderà molto più semplice raggiungere un equilibrato livello di “varietà” e “stratificazione” dei contenuti:
- Varietà intesta come diversificazione dei post, sia per quanto riguarda l’argomento trattato e il punto di vista con cui viene esposto; che per quanto riguarda la tipologia dei contenuti: video, infografiche, testo, immagini ecc;
- Stratificazione nel senso che ogni pubblicazione potrà essere richiamata o rielaborata per per essere condivisa su un media differente: il post social può richiamare l’articolo di blog, che a sua volta può essere un approfondimento di un video, solo per fare un esempio.