L’importanza del video nell’attuale panorama digitale.
Attrarre l’attenzione del pubblico in un contesto sempre più saturo di informazioni non è sicuramente cosa facile, specie se si considerano i tempi di attenzione sempre più brevi dei consumatori moderni. Optare per una comunicazione coinvolgente e dinamica, che sappia toccare tutte le sfere emotive del consumatore, si rende allora necessario. Una strategia di marketing che in questo contesto si è guadagnata un posto tra quelle di successo, configurandosi come uno degli strumenti più potenti e versatili a disposizione delle aziende, è il video marketing.
Il potere visivo del video marketing.
Il segreto del successo di questa strategia risiede in gran parte nel suo potere visivo: i consumatori sono naturalmente attratti dall’idea di guardare video, siano essi informativi o divertenti, data l’estrema facilità con cui possono essere seguiti.
La capacità dei video di raccontare una storia o trasmettere un messaggio in pochi secondi, combinando immagini in movimento, suoni e testi, li rende strumenti potenti per le strategie di marketing digitale, in grado di stimolare l’interesse e promuovere l’interazione in modo efficace.
Il video offre un’ampia flessibilità creativa, lasciando alle aziende la libertà di sperimentare con una varietà di stili, toni e formati, adattando il messaggio alle preferenze del proprio pubblico. Dalle animazioni alle riprese dal vivo, dalle pubblicità divertenti ai video educativi, le possibilità creative sono infinite. E le aziende possono utilizzarli per i più disparati motivi: per aumentare la consapevolezza del marchio, trasmettere valori e obiettivi o creare una connessione autentica con il pubblico.
Tendenze attuali.
Stories.
Le tendenze attuali nel video marketing riflettono l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e delle piattaforme digitali. Tra queste, la condivisione di Stories, ovvero di video brevi e in formato verticale particolarmente popolari su piattaforme come Instagram, Snapchat e TikTok. Questi brevi contenuti video sono progettati per essere consumati rapidamente, adattandosi perfettamente al comportamento degli utenti moderni che cercano informazioni rapide e intrattenimento istantaneo. Sono ideali per mostrare momenti di vita vera, il dietro le quinte e le promozioni, contribuendo così a mantenere vivo l’interesse del pubblico e a promuovere la brand awareness in modo immediato.
Video (marketing) in diretta.
Un’altra tendenza è il video in diretta, che permette alle aziende di interagire in tempo reale con il proprio pubblico, rispondendo alle domande, mostrando eventi dal vivo e offrendo un’esperienza autentica, il che non può che rafforzare il legame emotivo tra il marchio e i suoi clienti.
Tutorial e testimonianze.
Attraverso video dimostrativi, testimonianze dei clienti o tutorial, le aziende possono educare il pubblico sulle caratteristiche e i vantaggi dei prodotti o servizi che offrono, guidandoli attraverso il processo di acquisto. Inoltre, l’inclusione di call-to-action chiare e persuasive può spingere gli spettatori a compiere azioni specifiche, come iscriversi alla newsletter, scaricare un ebook o effettuare un acquisto. Contribuendo così a incrementare le conversioni e il ritorno sull’investimento.
Video marketing, influencer e content creator.
Molte aziende stanno sfruttando il potenziale del video marketing attraverso collaborazioni con influencer e creator di contenuti. Il pubblico consolidato e l’alta credibilità nei confronti dei propri seguaci rendono gli influencer i partner ideali di un marchio che, attraverso video sponsorizzati, recensioni di prodotti e partecipazioni a eventi, può sfruttare la loro influenza per raggiungere nuovi segmenti di pubblico e accrescere la consapevolezza del proprio marchio.
Le aziende, insomma, stanno cercando di creare contenuti video che siano il più rilevante e personalizzati possibile per il proprio pubblico, utilizzando dati demografici, comportamentali e di interesse per adattare i messaggi alle esigenze specifiche e ai gusti degli utenti.
Strategie efficaci per il video marketing.
Conoscere a fondo il proprio pubblico di riferimento e comprendere i loro interessi e bisogni è quindi essenziale per sviluppare strategie di video marketing che abbiano un impatto significativo. Tuttavia, anche il miglior video non avrà successo senza una promozione adeguata. È cruciale distribuire i video su tutte le piattaforme di social media pertinenti, integrandoli nelle e-mail di marketing e posizionandoli visibilmente sul sito web. L’utilizzo di annunci a pagamento su piattaforme come Facebook, Instagram e YouTube può aiutare a raggiungere un pubblico più ampio e mirato. Per migliorare continuamente le strategie di video marketing, è essenziale poi analizzare regolarmente le prestazioni dei video, monitorando metriche chiave come il numero di visualizzazioni, il tasso di retention, l’engagement degli spettatori e le conversioni generate. Questi dati forniscono informazioni preziose su ciò che funziona e ciò che, invece, deve essere ottimizzato.
Conclusione.
In un panorama digitale in continua evoluzione, è fondamentale essere aperti alla sperimentazione con nuove idee e approcci. L’innovazione e la sperimentazione possono aiutare a distinguersi dalla concorrenza e a mantenere il marchio rilevante e coinvolgente. Esplorare nuove forme di contenuto video, piattaforme di distribuzione innovative e strategie di promozione diverse può fare la differenza.
Affidati a professionisti del settore come noi di Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, per definire e perseguire la strategia di video marketing più adatta a te e al tuo pubblico!
Nel campo marketing, inutile ignorarlo, siamo in una fase storica di continua ricerca di innovazione: in questo senso il neuromarketing si afferma come una frontiera rivoluzionaria. Questo approccio interdisciplinare, che unisce – com’è facile intuire – neuroscienza e marketing, mira a decifrare le dinamiche nascoste dietro le decisioni di acquisto dei consumatori.
Utilizzando metodologie avanzate per analizzare le reazioni cerebrali agli stimoli di marketing, il neuromarketing fornisce una prospettiva unica sulle forze psicologiche che influenzano il comportamento dei consumatori. La potenza di questa disciplina è impressionante se utilizzata correttamente, perché ci permette a tutti gli effetti di “entrare nella mente” del nostro pubblico di riferimento.
Immergiamoci quindi nell’argomento, analizzando come il neuromarketing possa arricchire la nostra comprensione del marketing aziendale; ma anche rivoluzionarne le strategie, rendendole più efficienti, orientate al cliente e basate su dati concreti e misurabili.
Cos’è il neuromarketing?
Il neuromarketing rappresenta un incrocio affascinante tra le intuizioni della neuroscienza e le strategie di marketing. Questa disciplina si concentra sullo studio delle reazioni cerebrali dei consumatori a messaggi pubblicitari, branding e prodotti, utilizzando tecniche come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalografia (EEG). Questi strumenti non solo tracciano l’attività cerebrale, ma offrono anche dati preziosi su come i consumatori reagiscono a livello emotivo e cognitivo a vari stimoli di marketing.
Questa analisi approfondita va ben oltre le tradizionali indagini, i sondaggi e i focus group, svelando preferenze e reazioni spesso non espresse verbalmente. In questo modo ci è possibile comprendere meglio cosa attira realmente l’attenzione dei consumatori e cosa stimola una reazione emotiva positiva.
La scienza dietro il neuromarketing.
La base del neuromarketing risiede nel principio che molte decisioni di acquisto sono guidate da processi inconsci. Il cervello umano, con la sua complessa rete di emozioni, pensieri e ricordi, agisce come un elaboratore di informazioni sofisticato. Comprendere come queste componenti interagiscono può fornire spunti essenziali per il marketing.
Tecniche come la fMRI possono infatti rivelare quali aree del cervello si attivano in risposta a specifici stimoli di marketing. Indicano quindi come i messaggi pubblicitari possono essere ottimizzati per suscitare le reazioni desiderate.
Benefici per le imprese.
Il neuromarketing offre un ampio spettro di vantaggi per le imprese che scelgono di adottarlo. Uno dei principali benefici risiede nella capacità di migliorare l’efficacia delle campagne pubblicitarie. Grazie ai dati neuroscientifici, le aziende possono creare messaggi pubblicitari che catturano più efficacemente l’attenzione e suscitano reazioni emotive positive nei consumatori. Questo significa non solo un maggiore engagement, ma anche un incremento delle conversioni e delle vendite.
Inoltre, il neuromarketing permette di sviluppare prodotti che rispondono meglio ai desideri e alle necessità inconsce dei clienti. Attraverso l’analisi delle risposte cerebrali a prototipi e design, le aziende possono perfezionare i loro prodotti prima del lancio, riducendo il rischio di insuccessi sul mercato. Il branding ne trae ugualmente beneficio: comprendendo quali elementi visivi e narrativi generano una connessione emotiva più forte, le imprese possono costruire marchi più potenti e memorabili.
Infine, un uso efficace del neuromarketing può portare a una maggiore efficienza delle spese pubblicitarie. Con dati più precisi su ciò che funziona, le risorse possono essere allocate in modo più strategico, riducendo gli sprechi e aumentando il ritorno sull’investimento (ROI).
Etica, privacy e neuromarketing.
Sebbene il neuromarketing offra potenzialità straordinarie, solleva anche importanti questioni etiche e di privacy. L’analisi delle risposte cerebrali dei consumatori implica l’acquisizione di dati estremamente sensibili e personali. È quindi fondamentale che le aziende operino con la massima trasparenza, ottenendo il consenso informato dei partecipanti e garantendo la protezione dei loro dati.
Un altro aspetto etico riguarda il potenziale uso manipolativo del neuromarketing. Se da un lato questa disciplina può migliorare la rilevanza e l’efficacia delle comunicazioni di marketing, dall’altro esiste il rischio che possa essere utilizzata per influenzare indebitamente le scelte dei consumatori. Le aziende devono quindi adottare un approccio responsabile, assicurandosi che le tecniche di neuromarketing siano utilizzate per migliorare l’esperienza del cliente e non per sfruttare le loro vulnerabilità.
La futura evoluzione del neuromarketing.
Il campo del neuromarketing è in continua evoluzione e le prospettive future sono estremamente promettenti. L’integrazione con l’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una delle frontiere più interessanti. L’AI può infatti analizzare grandi quantità di dati neuroscientifici in modo più rapido e accurato, offrendo insights ancora più profondi e azionabili.
Un’altra area di sviluppo riguarda l’uso della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) nelle ricerche di neuromarketing. Queste tecnologie immersive possono simulare ambienti di vendita realistici, permettendo alle aziende di testare le reazioni dei consumatori in situazioni molto simili a quelle reali.
Come iniziare.
Per le aziende interessate a esplorare il neuromarketing, il primo passo è la formazione. È importante comprendere i principi di base della neuroscienza e come questi possano essere applicati al marketing. Investire in corsi e workshop può fornire una solida base di conoscenze.
Successivamente, è utile collaborare con esperti del settore. Ci sono numerosi consulenti e agenzie specializzate in neuromarketing che possono guidare le aziende nell’implementazione delle tecniche appropriate. Questi professionisti possono aiutare a selezionare gli strumenti giusti e interpretare correttamente i dati raccolti.
Infine, è fondamentale integrare il neuromarketing all’interno delle strategie di marketing esistenti. Questo significa non solo utilizzare i dati neuroscientifici per informare le decisioni di marketing, ma anche per sperimentare e iterare continuamente, ottimizzando le campagne sulla base delle risposte reali dei consumatori.
Conclusioni.
Il neuromarketing rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo del marketing moderno. Offrendo una comprensione più profonda e scientifica delle motivazioni dei consumatori, permette alle aziende di creare strategie di comunicazione più efficaci, personalizzate e orientate al cliente. Tuttavia, con questa potenza viene anche una grande responsabilità. Le aziende devono operare con trasparenza e rispetto, garantendo che l’uso del neuromarketing sia etico e centrato sul benessere del consumatore.
Il ruolo dell’AI nella società odierna e nel marketing.
L’unica costante nella vita è il cambiamento. Tutto ciò che ci circonda è destinato ad evolversi, in un modo o in un altro. E la tecnologia, fin dalle sue prime applicazioni, ha rispettato egregiamente questo processo. Dalla stampa a caratteri mobili di Gutenberg fino all’avvento dell’AI marketing, il nostro mondo è in continuo cambiamento, fatto di pc all’avanguardia, schermi LCD sempre più grandi, smartphone che fanno di tutto, chatbots sempre più realistici e internet che è ovunque intorno a noi. L’unica costante è che l’innovazione tecnologica cresce a ritmi sempre più incessanti.
Oggi, in particolar modo il mondo del marketing, sta attraversando un profondo cambiamento, avendo abbracciato un nuovo strumento dalle infinite potenzialità: l’Intelligenza Artificiale. Annette Chacko di Sprout Blog afferma infatti che l’AI marketing è destinato a guidare il 45% dell’economia globale totale entro il 2030.
L’AI utilizza un’infinità di dati e metadati che, combinati tra loro, riescono non solo a fornire servizi personalizzati ai consumatori, ma anche a influenzarne la domanda. In che modo? Imparando, per esempio, ad analizzare le loro azioni, a prevederne i comportamenti e a comprenderne preferenze, abitudini e bisogni.
Prima di domandarci cosa sia l’AI marketing e quali siano le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel marketing, capiamo cosa si intende per Intelligenza Artificiale.
Che cos’è l’Intelligenza Artificiale?
Con “Intelligenza Artificiale”, o AI, ci si riferisce alla capacità di un computer digitale di eseguire funzioni cognitive comunemente collegate alla mente umana, come la capacità di ragionare, prendere decisioni, scoprire significati, imparare dall’esperienza passata e generare testi in un linguaggio naturale. In pratica è una macchina in grado di apprendere, imitare e simulare il comportamento intelligente degli esseri umani.
Da non confondere con la machine learning, la branca dell’AI che si riferisce alla capacità di creare un’Intelligenza Artificiale, ossia in grado di generare conoscenza a partire da dati preesistenti, in ottica di apprendimento automatico.
I software di Intelligenza Artificiale moderni.
I software di AI moderni sono in grado di prendere decisioni che di solito verrebbero prese dagli esseri umani. Per fare ciò utilizzano reti neurali artificiali (artificial neural network, abbreviato in ANN). Si tratta di un insieme di strumenti e tecnologie che ci permettono di utilizzare l’apprendimento automatico per automatizzare, appunto, compiti specifici.
Ecco alcuni esempi di software AI moderni, utilizzati nel campo del marketing:
- HubSpot.
Offre una suite di strumenti di automazione del marketing che utilizzano l’IA per migliorare la generazione di lead, la gestione dei clienti e la personalizzazione delle comunicazioni. L’AI di HubSpot può aiutare a identificare i potenziali clienti più promettenti e automatizzare le campagne di marketing.
- Mailchimp.
È una piattaforma di automazione delle e-mail marketing che utilizza l’IA per migliorare la segmentazione del pubblico, la personalizzazione delle email e l’ottimizzazione degli orari di invio. L’AI di Mailchimp può anche suggerire contenuti e oggetti migliori per le e-mail.
- AdRoll.
È una piattaforma di advertising digitale che utilizza l’AI per ottimizzare le campagne pubblicitarie online. L’AI analizza i dati degli utenti per identificare il pubblico più adatto e ottimizza le offerte pubblicitarie in tempo reale per massimizzare il ROI.
- Chatbots di marketing.
Molte aziende utilizzano chatbot basati sull’AI per migliorare l’interazione con i clienti e i visitatori del sito web. Questi chatbot possono rispondere alle domande dei clienti, fornire assistenza, raccogliere dati di contatto e condurre gli utenti attraverso il processo di acquisto.
Questi sono solo alcuni esempi di come l’AI sta rivoluzionando il campo del marketing, migliorando l’efficacia delle strategie, l’interazione con i clienti e l’automazione delle attività ripetitive. L’AI può aiutare i marketer a prendere decisioni più informate e a offrire esperienze più personalizzate ai loro clienti.
Uno dei software più conosciuti e più utilizzati di intelligenza artificiale, al giorno d’oggi, è sicuramente ChatGPT.
Cos’è ChatGPT e come funziona.
Per capire come funziona, bisogna partire da una definizione precisa di cosa sia ChatGPT. E per essere il più precisi possibile, l’abbiamo chiesto direttamente a GPT!
“ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI basato sull’architettura GPT (Generative Pre-trained Transformer). È una versione specifica di GPT progettata per generare testo conversazionale coerente e significativo in risposta a domande e input degli utenti. GPT è una delle iterazioni più avanzate di modelli di linguaggio basati su trasformatori.”
Prima di essere messo in produzione, GPT è stato addestrato su una vasta quantità di testo da Internet. Questo addestramento iniziale gli ha permesso di apprendere il linguaggio naturale, la grammatica, il contesto e una conoscenza generale del mondo.
Quando si fornisce un input a ChatGPT, il modello elabora l’input attraverso le sue reti neurali e genera una risposta in base al contesto e alla comprensione del testo fornito. La risposta è generata una parola alla volta, tenendo conto del contesto precedente per garantire una coerenza nel testo generato.
In breve, ChatGPT è un modello di linguaggio avanzato che utilizza un’architettura a trasformatori e l’apprendimento automatico su grandi dataset per generare testo conversazionale in risposta a input umani. È stato utilizzato in una varietà di applicazioni, tra cui assistenti virtuali, chatbot, servizi di supporto clienti automatizzati e molto altro.
I vantaggi dell’AI per le aziende.
L’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento molto interessante di lavoro, per ogni tipo di azienda. Presenta infatti una serie di innegabili vantaggi, che ovviamente dipendono dall’applicazione specifica e dal contesto in cui viene utilizzata. Ecco una panoramica generale dei principiali pro dell’utilizzo delle intelligenze artificiali:
- Automatizzazione.
L’AI può automatizzare compiti ripetitivi e noiosi, consentendo agli esseri umani di concentrarsi su attività più creative e ad alto valore aggiunto.
- Velocità e precisione.
Può elaborare enormi quantità di dati in tempi molto brevi e fornire risultati con elevata precisione.
- Apprendimento continuo.
Gli algoritmi possono migliorare nel tempo attraverso l’apprendimento continuo, adattandosi a nuove informazioni e cambiamenti nell’ambiente.
- Disponibilità 24/7.
I sistemi basati su AI possono essere attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza bisogno di pause o ferie.
- Riduzione degli errori umani.
Può contribuire a ridurre gli errori umani, specialmente in compiti critici come la chirurgia assistita da robot o la sicurezza informatica.
- Analisi dei Big Data.
L’AI può analizzare grandi volumi di dati per estrarre insight utili e tendenze che altrimenti potrebbero sfuggire all’attenzione umana.
D’altra parte, è innegabile che esistano anche dei problemi, delle remore e degli svantaggi nell’utilizzo massivo di queste prime AI presenti sul mercato. È importante notare, però, che stiamo parlando di una tecnologia in continua evoluzione e molte preoccupazioni saranno sicuramente affrontate nei prossimi anni. E – si spera – risolte attraverso regolamentazioni adeguate, ricerca etica e sviluppo responsabile.
Come per ogni nuova tecnologia che si affaccia sul mercato, anche i vantaggi dell’AI possono essere massimizzati, e gli svantaggi minimizzati, attraverso una gestione oculata e una comprensione approfondita delle sue implicazioni.
Conclusioni.
L’AI per il marketing rappresenta una nuova era in cui siamo chiamati nuovamente a evolvere il nostro modo di pensare e lavorare. L’Intelligenza Artificiale applicata al marketing avrà un impatto senza precedenti sulla segmentazione della clientela, sullo sviluppo di esperienze più personalizzate basate sull’individuo e sulla modellazione predittiva dei comportamenti del consumatore.
Siamo di fronte a una nuova eccezionale opportunità non solo per le imprese, ma anche per l’intera collettività e la professionalità dei singoli individui. La chiave, secondo noi, è smettere di domandarci quali attività può sostituire l’Intelligenza Artificiale e iniziare a chiederci come l’AI possa migliorare i flussi di lavoro di ognuno di noi.
Per questo motivo, il consiglio è quello di affidarsi ad un’agenzia di esperti, che possa supportarti in questa attività! Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, grazie al lavoro coordinato di un team di copywriter, grafici e marketing strategist, può aiutarti a gestire l’AI nel migliore dei modi.
Se anche tu sei interessato ad abbracciare questa rivoluzione insieme a noi, contattaci subito!
In un mondo che si sta trasformando in un’arena competitiva sempre più accesa, la comprensione del mercato in cui si opera e l’identificazione chiara dei tuoi competitor diventano pilastri centrali. Questa consapevolezza è vitale per strutturare una strategia di marketing e comunicazione che sia non solo efficace, ma anche innovativa. L’analisi dettagliata dei competitor non è solo una parte integrante del vostro e-commerce, ma è diventata una necessità ineludibile. Con la fortuna di vivere nell’era digitale, la tecnologia ci ha regalato gli strumenti per condurre tali analisi con una facilità e precisione senza precedenti. In questo articolo, noi di Naytes agenzia di marketing e comunicazione, ti vogliamo fornire una guida pratica attraverso alcuni dei migliori e indispensabili strumenti per effettuare un’analisi dettagliata dei tuoi competitor sul mercato.
Google Trends: una finestra esclusiva su competitor e mercato.
Non possiamo parlare di strumenti senza menzionare Google Trends. Questa potente piattaforma fornisce una vista senza pari sulle tendenze di ricerca correnti su Google, diventando un faro per le tue strategie di marketing. Immagina di gestire un e-commerce incentrato su prodotti alimentari: tramite Google Trends potresti scoprire, ad esempio, che un termine specifico come “mango” sta vivendo un’impennata in termini di ricerche. Questa informazione potrebbe segnalare un’opportunità d’oro per ampliare il tuo catalogo e soddisfare una domanda crescente.
Ricerche di mercato e sui competitor: Netcom e Casaleggio, le tue lenti analitiche.
Le ricerche di mercato sono ben più che semplici numeri: rappresentano una miniera d’oro di intuizioni e informazioni. Portali come Netcom e Casaleggio emergono come baluardi in questo campo, offrendo analisi estremamente dettagliate su una miriade di settori. La bellezza di questi report è che molti di essi sono facilmente accessibili senza costi. Con questi dati alla mano, potrai immergerti in strategie che hanno dimostrato di funzionare e identificare le tendenze emergenti nel tuo settore specifico. Questo è fondamentale per avere una visione chiara della direzione in cui il mercato si sta muovendo.
Ricerca organica e a pagamento su Google: la frontiera del tuo settore.
Quando si tratta di individuare i competitor diretti, la ricerca specifica su Google emerge come un’arma inestimabile. Inserendo keyword rilevanti relative al tuo settore, avrai una visione chiara dei competitor che dominano sia i risultati di ricerca a pagamento, che quelli organici. Questi rappresenteranno i tuoi principali avversari sul campo di battaglia delle SERP (pagine dei risultati di ricerca).
Strumenti di analisi competitiva: l’onnipotenza di SEMrush.
Strumenti come SEMrush sono veri e propri tesori per chiunque voglia avere un quadro chiaro della concorrenza. Con questi strumenti, puoi raccogliere dati cruciali su come i tuoi rivali stanno performando, non solo sui motori di ricerca, ma anche nei social media e nelle loro campagne pubblicitarie. Ti permettono infatti di scoprire quali keyword stanno targettizzando, analizzare i loro punti di forza e, cosa più importante, individuare le opportunità che potresti sfruttare a tuo vantaggio.
Amazon Scout: l’alleato imperdibile per i venditori su Amazon.
Per coloro che hanno l’obiettivo di dominare la piattaforma Amazon, l’utilizzo di Amazon Scout è quasi obbligatorio. Questa pratica estensione per browser ti offre uno sguardo approfondito sui venditori presenti su Amazon, permettendoti di analizzare i loro prezzi, margini di profitto e molto altro. È uno strumento fondamentale per chiunque voglia avere un’idea chiara della concorrenza su una delle piattaforme e-commerce più grandi ed utilizzate al mondo.
Analizziamo i competitor con una lente d’ingrandimento.
Disporre di dati sui tuoi competitor è solo l’inizio. La vera maestria risiede nell’andare oltre le semplici cifre. Osserva le mosse dei tuoi concorrenti anche offline (quando rilevante), e avvalendoti di strumenti analitici avanzati, studia nel dettaglio le piattaforme che utilizzano, le integrazioni che hanno implementato e molto altro. E non fermarti qui: esplora i bilanci, le note integrative e altri documenti aziendali per ottenere una visione chiara delle loro strategie a medio e lungo termine.
Conclusioni.
Non c’è dubbio: l’analisi approfondita dei competitor è un elemento chiave per assicurarsi un posto al sole nel complicato mondo aziendale di oggi. Avvalendoti degli strumenti che abbiamo esplorato in questo articolo potrai avere una visione a 360 gradi del tuo mercato e dei giocatori chiave al suo interno. Questa consapevolezza ti fornirà le basi per creare strategie di marketing e comunicazione decisamente efficaci, per distinguerti dalla massa e per consolidare la tua presenza nel settore di riferimento. Ma non ti spaventare! Non sei solo in questo viaggio: il team di Naytes è al tuo fianco, pronto a supportarti in ogni passo. Non esitare a contattarci: insieme, possiamo intraprendere un percorso vincente verso il successo.
Ti sei mai chiesto cos’è un Brand Book? Se sei proprietario di un marchio ed è la prima volta che senti nominare questo anglicismo, allora dovresti continuare a leggere!
Letteralmente, viene tradotto come “libro del marchio” e, infatti, si tratta di un vero e proprio manuale da seguire per una corretta comunicazione non solo con i clienti, ma anche con i tuoi collaboratori. Inoltre, è la base per la tua azienda per ottenere un buon posizionamento nel mercato di riferimento.
Essendo un libro guida contiene delle regole fondamentali, che sono utili proprio per queste funzioni. Se ancora non ne hai costruito uno per la tua azienda o agenzia, ti spieghiamo come fare.
Cos’è un Brand Book.
Innanzitutto, è importante dare una definizione a questo termine: lo si può considerare come un documento in cui sono elencate tutte le linee guida necessarie per comunicare correttamente il proprio brand. Ti sarà molto utile sia per riuscire ad interfacciarti sia con coloro che si trovano all’interno della tua realtà aziendale, sia con chi è all’esterno di essa, come ad esempio i tuoi collaboratori e soprattutto i clienti.
Ma, principalmente, si tratta di un’ottima base di partenza per poter costruire la Brand Identity in modo corretto e coerente con quelli che sono i tuoi obiettivi. Sarà fondamentale consultare questo manuale qualora si voglia operare un re-branding, ma anche, più banalmente, nello sviluppo del sito internet aziendale. Quest’ultimo viene spesso modificato per seguire le novità lanciate dal web 2.0, tagliando o aggiungendo pagine e sezioni. Ricordati che per poter avere una presenza online coerente, bisogna sempre tenere in considerazioni tutte le caratteristiche, visive e non, che compongono il marchio.
Come si può costruire un Brand Book.
Entrando nel vivo della questione, dunque, come si può costruire un Brand Book? Si tratta di qualcosa di personale e che non ha delle istruzioni precise per la sua redazione. Sicuramente però, ci sono alcuni passi da seguire in modo generale:
Primo step: Definire il tuo marchio.
- Com’è nato;
- Qual è la sua mission;
- Quali promesse vuol rispettare;
- Quali obiettivi ha, qual è la vision aziendale;
- Che tipo di prodotti o servizi propone e come si costituiscono.
Potrebbe essere utile, nel caso in cui tu abbia un business già avviato, sentire i pareri dei tuoi soci e collaboratori. Dopo questo primo momento avrai più chiara la personalità del tuo brand e come può essere visto da fuori. Di conseguenza, sarà più semplice realizzare i passi successivi.
Secondo step: Stabilisci le linee guida che rappresentano il brand.
- Logo e baseline. Questi due elementi sono imprescindibili, più sono chiari e definiti, più il consumatore ricorderà facilmente il tuo marchio. Dal colore che essi devono avere alle dimensioni, nulla deve essere dato per scontato o lasciato al caso, perché si dovrà associare chiaramente a ciò che si è detto nel primo step;
- Caratteri e font. Anche in questo caso, definire la tipografia da utilizzare contribuisce ad avere maggiore efficacia, coerenza e armonia;
- Colore. Ad ogni sfumatura si associa ad un’emozione, quindi, anche la scelta del colore del tuo marchio non deve essere casuale, ma dettata da ciò che vuoi comunicare. Inoltre, gli stessi colori dovranno essere utilizzati in tutti i contesti, sempre con l’obiettivo di fortificare il brand. Per evitare confusione con tecnici e programmatori futuri, inoltre, è importante usare il nome corretto del colore, ad esempio basandosi sulla scala di codici di Pantone;
- Stile di comunicazione. Avere un vocabolario di termini aziendali con cui comunicare sia internamente che esternamente è un altro punto da chiarire per poter dare al tuo brand un determinato “tone of voice”, che può variare dal formale allo scherzoso, con tutte le sfumature intermedie o parallele. Questo, ovviamente, dipende anche molto dal tipo di prodotto o servizio che vendi;
- Infine, dovrai definire anche le immagini che vanno utilizzate per rappresentare al meglio il tuo brand. Quindi, con quali fotografie o icone comunicare, le quali dovranno rispettare tutto ciò che hai stabilito in precedenza.
Terzo step: diffondi le tue linee guida.
Tutto ciò che si trova all’interno del tuo libro del brand deve essere comprensibile a chiunque, per avere una comunicazione più efficace e che sia rispettata anche da chi lavora per te o condivisa da chi è già stato tuo cliente.
Una volta letto il Brand Book dovrà essere chiara a tutti l’immagine del tuo marchio e quali sono i tuoi valori e obiettivi. Un manuale poco comprensibile rischierebbe di compromettere quello che si vuole comunicare. È consigliato mettere a disposizione di tutti il Brand Book, affinché venga consultato a piacimento. Il modo più efficace è quello di renderlo pubblico sulle piattaforme online: sul sito web ed eventualmente anche sui canali social.
Un piccolo consiglio che ti suggeriamo è quello di usare i colori, i caratteri e lo stile definiti in precedenza anche per la redazione del Brand Book. In questo modo il lettore avrà già assimilato inconsciamente le caratteristiche del tuo marchio.
I vantaggi che garantisce un Brand Book.
Ricapitolando, perché dovresti costruire un Brand Book e quali sono i vantaggi che otterresti?
- Il tuo marchio risulterebbe più unito e compatto;
- Avrai una buona comunicazione sia con il personale, che con i clienti e i collaboratori;
- Svilupperai un marchio maggiormente riconoscibile e con un buon posizionamento, rispetto alla concorrenza;
- Ti sarà utile per gli eventuali sviluppi del brand in futuro, affinché il tuo marchio risulti comunque coerente.
Il metodo Naytes.
Riordinare in modo preciso i concetti che si vogliono comunicare non è sempre semplice.
Vanno tenuti in considerazione molti concetti durante la stesura, se si intende realizzare un manuale dettagliato in grado di definire le linee guida del marchio. Naytes agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, offre tra i suoi servizi anche la possibilità di creare nuove Brand Identity corredate, ovviamente, dal relativo Brand Book personalizzato. In particolar modo, il nostro metodo consiste in uno studio, effettuato dai nostri esperti di marketing, un piano comunicativo insieme ad imprenditori come te. Esso si basa su 7 passaggi:
- Pre-incontro col cliente. In cui l’obiettivo è quello di definire quali sono i punti fermi dell’azienda, come ad esempio il target di riferimento, il prodotto o servizio offerto, ecc.;
- Ricerca interna tra il team Naytes. In questo momento i nostri esperti di Brand Identity studiano quali sono i colori, i font, le immagini che più si adattano al brand;
- Realizzazione di tre proposte di logo. Prepariamo sempre più di una versione, in modo tale che il cliente possa avere un campo di scelta plurimo;
- Presentazione del lavoro. In questa fase c’è un altro incontro col cliente, al quale vengono mostrati i loghi, la proposta di Brand Identity e gli avatar sui social network;
- Posizionamento sulla mappa valoriale. Dopo che il cliente ha scelto il nuovo logo, si mostra in che modo esso si posiziona rispetto al precedente (se ce n’è uno) e rispetto ai marchi dei principali competitor;
- Decisione del cliente. La penultima fase è quella decisiva, in cui si scelgono e approvano Brand Identity e logo;
- Brand Book. Una volta che si sono stabiliti concretamente tutti gli obiettivi e i valori del cliente, si realizza il Brand Book, in cui vengono date le istruzioni per l’utilizzo del logo.
Se anche tu hai capito che è giunta l’ora di creare una Brand Identity di successo, veicolata da un Brand Book aziendale, contattaci subito!