Il DEM, Direct Email Marketing, è una strategia di marketing che come si può dedurre dal nome si serve delle email come veicolo di comunicazione e il cui scopo è quello di promuovere un prodotto, un servizio o un evento. A differenza delle classiche newsletter, questo è uno strumento di natura più commerciale e che si rivolge ad un target specifico.
Sicuramente ti sarà capitato di imbatterti in questo tipo di mail e forse le stesse mail ti possono aver persuaso ad acquistare un determinato prodotto o a far uso di un certo servizio. Infatti, è stato rilevato che il 70% degli italiani si è dichiarato interessato alle offerte commerciali ricevute via mail, molti dei quali procedono poi a finalizzare l’acquisto.
Possiamo dunque dire che il DEM è uno strumento che può rivelarsi particolarmente interessante ed efficace. Vale la pena quindi capire cosa lo rende tale e quali sono i principali vantaggi che può portare alla tua impresa.
Ingredienti per un DEM efficace.
Il Direct Email Marketing, come abbiamo anticipato, è una strategia di marketing che consiste nell’inviare email pubblicitarie, che includono contenuti personalizzabili, ad una mailing list selezionata. Quello a cui ci si rivolge è un target specifico in cui è possibile inserire vecchi clienti con cui si vuole mantenere o recuperare un rapporto diretto, ma soprattutto nuovi utenti che possono tramutarsi in nuovi potenziali clienti.
Questo è un aspetto che rende il DEM molto efficace e allo stesso tempo vantaggioso in termini di costi, in quanto permette di raggiungere un ampio pubblico, con un budget molto contenuto rispetto ad altri metodi di marketing. La targettizzazione, di conseguenza, è fondamentale per creare una comunicazione mirata.
Bisogna prestare inoltre particolare cura sia alla grafica che al copy. Saranno questi, infatti, gli elementi che permetteranno un maggiore coinvolgimento dell’utente. Il messaggio deve rendere il contenuto allettante, rimanendo coerente con ciò che deve promuovere e, cosa più importante, deve contenere una call to action chiara, semplice e immediata. Quest’ultimo è un elemento che non si può tralasciare, sarà infatti quello che condurrà l’utente esattamente al traguardo a cui lo vogliamo guidare con il nostro email marketing. Anche le immagini che si sceglie di inserire devono essere coerenti e per quanto possibile personalizzate. Aggiungiamo infine che in generale l’intero design deve essere ottimizzato in modo da poter essere visibile sia da desktop che da smartphone.
Parametri di efficacia del DEM.
È poi importante analizzare il comportamento dell’utente dall’apertura del messaggio, fino all’eventuale approdo su una landing page specifica; oppure, in caso di insuccesso, fino al momento dell’annullamento all’iscrizione dalla mailing list. Per farlo possiamo monitorare alcuni specifici parametri. I principali sono:
- CTR (Click-Through-Rate), ovvero la percentuale di persone che hanno cliccato su uno o più link contenuti nella email da loro ricevuta;
- CTOR (Click-Through-Open-Rate), cioè la percentuale di destinatari che ha cliccato sul messaggio in rapporto al totale degli stessi che ha aperto l’email almeno una volta;
- Conversion Rate, che è la percentuale di utenti che consulta un link contenuto nella email e completa una specifica azione;
- Bounce Rate, ovvero la percentuale di email inviate, ma non consegnate con successo;
- Tasso di Unsubscribe, ossia la percentuale di utenti che decide di cancellarsi dalla mailing list, dopo aver ricevuto determinata email.
Questa attività è fondamentale per verificare la percezione dei destinatari e di conseguenza capire se la campagna di Direct Email Marketing sta avendo successo o necessita di qualche assestamento.

I vantaggi delle DEM.
Una volta presa coscienza delle principali accortezze da avere per utilizzare il Direct Email Marketing, parliamo ora dei più importanti vantaggi che questa strategia di marketing può portare alla tua azienda.
Innanzitutto, permette di creare un rapporto più stretto con i tuoi clienti e migliorare il loro tasso di fidelizzazione. L’utente che riceve contenuti personalizzati, sentendosi più coinvolto nelle attività svolte dall’azienda, svilupperà un rapporto di fiducia e un senso di appartenenza nei confronti del brand. Inoltre, la ricezione di messaggi periodici che riportano informazioni utili e contenuti curiosi o interessanti mantengono l’utente attivo e aggiornato rendendolo fedele all’azienda.
Come già accennato in precedenza tramite il DEM è possibile ridurre i costi delle comunicazioni. Si tratta infatti di una strategia che pur richiedendo un budget molto ridotto, permette di raggiungere un pubblico molto vasto! I destinatari, infatti, riceveranno messaggi personalizzati in base ai loro comportamenti specifici.
Bisogna poi considerare che oltre al notevole risparmio sulla realizzazione, grazie al DEM è anche possibile trarre un ricavo tramite l’aumento di vendite. Le mail con contenuti pubblicitari e promozionali possono infatti raggiungere potenziali clienti che, tramite call-to-action ben strutturate, si troveranno ad acquistare i tuoi prodotti o servizi.
Alcuni esempi.
Per concretizzare meglio tutti i concetti che abbiamo elencato fino a questo momento, analizziamo alcuni esempi che possono essere noti ai più.
Spotify.
Come primo caso osserviamo la campagna di email marketing di Spotify. L’obiettivo dell’azienda solitamente è quello di informare ed invitare gli utenti ad ascoltare i nuovi brani, album e podcast usciti sulla piattaforma. In questo caso si è ricorso al “less is more”, infatti il DEM di Spotify è essenziale, con poco testo e proprio grazie a questa semplicità e all’immediatezza della call-to-action è diventato riconoscibile al primo sguardo.
Hawkers.
Parliamo poi di Hawkers, il brand degli occhiali da sole. Il brand propone spesso promozioni ai suoi utenti e solitamente tende a farlo in occasione delle festività più importanti. I messaggi contenuti nelle mail sono sempre molto frizzanti, declinati in uno stile pop che attira facilmente l’attenzione. Un caso particolarmente riuscito si è verificato in corrispondenza della Festa della Repubblica, periodo durante cui l’azienda ha inserito nel suo DEM la celebre immagine della donna che buca un giornale con la testa. L’immagine, che tutti possiamo ben ricordare e ricondurre alla festa del 2 Giugno, è stata modificata con l’inserimento del prodotto.
Netflix.
Come ultimo esempio portiamo il caso di Netflix, la quale nelle sue mail inserisce contenuti riguardati ai propri film e serie tv. In particolare, spesso chiede all’utente di esprimere il proprio apprezzamento riguardo ai contenuti che quest’ultimo ha da poco visualizzato. Tramite questa semplice ma immediata call to action l’utente si sentirà coinvolto e più vicino all’azienda. Inoltre, le mail iniziano sempre salutando il destinatario per nome, dettaglio semplice ma estremamente efficace per esprimere un forte senso di personalizzazione.
Questi sono solo alcuni esempi, ma le possibilità sono molte. L’importante è rispettare alcuni piccoli ma fondamentali accorgimenti per rendere il tuo DEM riconoscibile e incisivo.

Direct Email Marketing.
Il Direct Email Marketing è uno strumento che può risultare tra i più utili per la promozione della tua azienda e, come hai potuto leggere, la sua realizzazione richiede costi molto contenuti e offre benefici davvero vantaggiosi. Fondamentale è conoscere il proprio target e sapere cosa comunicare e come farlo! Il rischio infatti è che la tua email rimanga solamente una tra le tante.
Per questo motivo, il consiglio è quello di affidarsi ad un’agenzia di esperti, che possa supportarti in questa attività! Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, grazie al lavoro coordinato di un team di copywriter, grafici e marketing strategist, può aiutarti a creare DEM efficaci per liste di clienti ben targettizzate. Se vuoi essere sicuro che il DEM per la tua azienda sia costruito in modo ottimale, contattaci subito!
Negli ultimi anni avrai sicuramente sentito parlare, o meglio ancora, avrai assistito ad attività di Real Time Marketing. Si tratta di una delle tante strategie di comunicazione adottate dalle aziende e può essere definito come un approccio al mercato che fa leva sulla capacità dell’impresa di essere reattiva agli stimoli esterni. In altre parole, è un metodo che sfrutta i “trending topics” o “temi caldi” del momento e crea di conseguenza contenuti istantanei.
Come ogni altra strategia, anche il Real Time Marketing ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro, che oltre che alcune accortezze da prendere affinché funzioni nel modo migliore. Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere per realizzare dei contenuti in tempo reale, mirati ed efficaci.
Quando fare Real Time Marketing.
Per cominciare, vediamo le principali occasioni in cui è consigliabile mettere in atto questa strategia. Sono due le variabili da tenere in considerazione, ovvero:
- La possibilità di prevedere l’evento;
- L’attitudine proattiva o reattiva dell’azienda.
Tenendo conto di queste due dimensioni, possiamo individuare alcune situazioni in cui il Real Time Marketing può essere un’ottima strategia per la tua azienda.
Eventi prevedibili.
Nel caso in cui l’evento sia altamente prevedibile, l’azienda può decidere di agire in maniera proattiva, preparando dei contenuti in anticipo. A questo punto si dovrà solo aspettare il momento in cui si manifestino le condizioni adatte per condividere i detti contenuti. Si può trattare di contenuti legati a giorni di festività, ricorrenze importanti oppure anche in relazione alla stagionalità. Alternativamente l’impresa può assumere un comportamento reattivo, ad esempio, suggerendo agli utenti acquisti simili a quelli appena effettuati e questo è possibile grazie ai sistemi di monitoraggio sempre più efficienti ed efficaci.
Eventi non prevedibili.
È però nel momento in cui gli eventi non sono prevedibili, che si realizzano i casi di Real Time Marketing più interessanti. Infatti, questo tipo di situazioni richiede una risposta reattiva da parte dell’azienda, la quale deve sapere intercettare e sfruttare la viralità di notizie, avvenimenti e tendenze recenti, in modo da creare contenuti perfettamente in linea con l’attualità.
Case Study.
Un celebre esempio è la pubblicità di Barilla del 2014 in cui sotto la scritta “Bentornati a casa” compaiono 11 maccheroni in fila di cui uno morsicato: è un chiaro riferimento alla nazionale di calcio italiana di ritorno dai mondiali, in particolare al difensore Giorgio Chiellini, che durante l’ultima partita dei mondiali – che sancì l’eliminazione dell’Italia – venne morso da Suarez, attaccante della squadra avversaria.
L’avvenimento, totalmente imprevedibile, ebbe una diffusione vastissima, sia sulle fonti di informazioni più autorevoli che sui social, e Barilla è solo una delle tante aziende che approfittò dell’occasione.

Qualche consiglio per non sbagliare.
A questo punto, vediamo alcuni consigli utili per sapersi destreggiare al meglio con il Real Time Marketing.
Tempestività.
La prima cosa fondamentale da fare è tenersi costantemente aggiornati, non solo tramite le testate giornalistiche, ma anche attraverso i social, e in particolare è utile anche prestare attenzione all’universo dei meme (immagini ironiche che vivono su eventi recenti o su situazioni entrate nella cultura popolare del paese) che possono aiutare a cogliere la potenziale viralità di un avvenimento. È necessario poi essere veloci e reattivi, sia nell’intercettazione delle notizie e dei trend, sia nella creazione dei contenuti. Essere i primi a proporre un certo tipo di contenuto è fondamentale per riuscire ad ottenere un maggiore impatto sugli utenti!
Coerenza & buon gusto.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza. Il Real Time Marketing può essere molto vantaggioso, ma va utilizzato solo se c’è una reale attinenza tra l’evento in questione e il brand. Al contrario, corri il rischio di provocare un effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, bisogna anche avere la sensibilità di capire quando è giusto o meno far leva su un determinato avvenimento. Volendo citare un caso di scarsa attenzione, l’azienda Groupalia, nel 2012, a poche ore dal terremoto in Emilia, ha postato un tweet il cui testo diceva “Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”. Si tratta chiaramente di una scelta di cattivo gusto, che dimostra come non tutti i temi sono adatti.
Piano editoriale.
È utile, infine, impostare in anticipo un piano editoriale generale con le date più rilevanti per strutturare la comunicazione dell’azienda. Ad esempio, il marketing manager di Durex, brand molto abile nell’instant marketing, in un’intervista dice che alcune date fondamentali per la sua azienda possono essere la giornata contro l’omofobia o contro l’AIDS. Chiaramente il piano editoriale deve essere flessibile per poter inserire, quando si presentano, i contenuti realizzati in tempo reale che non possono essere previsti in anticipo.

I vantaggi del Real Time Marketing.
Questo tipo di strategia di marketing, oltre a catturare l’attenzione e creare interesse intorno a sé, può portare anche tanti altri vantaggi alla tua azienda.
Innanzitutto, è un ottimo mezzo per aumentare la brand awareness. Il Real Time Marketing permette di creare contenuti spesso dal tono fresco e divertente, capaci di raggiungere un’alta viralità e rendere quindi il tuo brand molto più riconosciuto. Di conseguenza diventa anche più facile attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.
Creare questo tipo di contenuti sarà anche motivo di differenziazione per la tua azienda. Saper reagire in modo reattivo agli stimoli esterni farà emergere il tuo brand, rendendolo capace e attento, rispetto ai competitor, agli occhi del consumatore. Dunque, il tuo target di riferimento avrà una miglior percezione dell’azienda, la quale potrà trasmettere i suoi valori, scegliendo accuratamente gli episodi e i trend da associare alla propria comunicazione.
Inoltre, una volta affinata la capacità di scovare e approfittare delle giuste occasioni, potrai mettere in evidenza il vantaggio competitivo che appartiene alla tua impresa. Il beneficio principale, in questo caso, è di riuscire a farlo in modo frizzante e leggero, senza darlo troppo a vedere, ma lasciando comunque il segno.
Un ulteriore vantaggio lo possiamo trovare nel rapporto che si crea con gli utenti. Il Real Time Marketing, infatti, è una strategia di comunicazione molto coinvolgente, che solitamente genera un alto numero di interazioni, le quali ti permetteranno di raccogliere informazioni sul tuo pubblico. Like, commenti e condivisioni sono fondamentali per conoscere i gusti e i bisogni dei potenziali clienti. In questo modo potrai realizzare prodotti e campagne marketing su misura per loro.
Come fare Real Time Marketing.
Da quanto detto finora, emerge chiaramente che il Real Time Marketing è una strategia di comunicazione che vale la pena di essere approfondita e adoperata. È un modo di comunicare attraente sia per chi ne fa uso, sia per chi ne è spettatore. Questo grazie al suo carattere brillante, a volte anche irriverente, e soprattutto per la connessione che instaura con gli avvenimenti dell’attualità, che lo rende intuitivo e fruibile da parte di tutti.
Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, bisogna avere le giuste attenzioni prima di decidere realizzare questo genere di contenuti. Un solo post sbagliato, che tocca un argomento troppo delicato, potrebbero rovinare irrimediabilmente l’immagine dell’azienda. È per questo che ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia di comunicazione e marketing esperta come Naytes, che da anni aiuta i propri clienti a gestire tutto ciò che riguarda la propria immagine e comunicazione.
Il primo passo che la tua azienda deve compiere per essere presente e competitiva sul mercato è la costruzione di un’identità di marca che sia chiara, coerente, funzionale e distintiva. Tecnicamente, l’identità di marca – conosciuta anche con l’espressione Brand Identity – definisce come la tua azienda vuole essere vista dal proprio consumatore. L’immagine aziendale è, dunque, l’aspetto centrale da tenere in considerazione.
Chiaramente, la costruzione della Brand Identity non è definita da un unico step di realizzazione, bensì è un processo a più fasi:
- In primo luogo, la tua azienda deve comprendere – tramite delle specifiche analisi – quale sia il prodotto o servizio che vuole offrire sul mercato e deve avere ben chiaro anche chi vuole raggiungere. Inoltre, nell’analisi iniziale, l’azienda deve studiare i competitors diretti, affinché si possa posizionare in modo differenziato e, possibilmente, in modo migliore rispetto a questi;
- Secondariamente, la tua azienda si deve concentrare principalmente sugli elementi visivi che costruiranno l’immagine dell’azienda stessa. Nello specifico, dovrà porre estrema attenzione sul naming, sullo slogan, sul payoff, sui colori da utilizzare e sul font del brand.
Analisi di target e mercato di riferimento.
Come già anticipato nel primo punto, prima di creare un’identità di marca per la tua azienda, è bene comprendere quale sarà il settore di operatività della stessa, decidendo quale sarà il tuo prodotto o servizio di punta. La tua azienda deve quindi svolgere un’analisi interna finalizzata a scegliere come vuole proporsi e cosa vuole proporre al pubblico.
Una volta delineato in modo chiaro cosa vuole offrire la tua azienda, risulta fondamentale scegliere il target di riferimento al quale doverti rivolgere. Perché la tua azienda possa essere vincente nel mercato in cui si inserisce, deve offrire il proprio prodotto/servizio al giusto target. Per farlo deve attuare delle ricerche approfondite sui segmenti esistenti, così da intercettare quello ideale. In questo caso, le variabili da analizzare riguarderanno i dati anagrafici – come età, sesso, professione, stato sociale, provenienza geografica – ed i punti di interesse dei vari segmenti.
Individuare il target di riferimento a cui comunicare il tuo prodotto/servizio non è però sufficiente: è infatti necessario conoscere anche le altre realtà che operano nello stesso settore e propongono i tuoi medesimi prodotti o servizi. Studiare i cosiddetti competitors permette alla tua azienda di capire come gli altri si posizionano e comunicano e, alla luce di ciò, differenziarti. Poter determinare il vantaggio competitivo della tua azienda è di vitale importanza per posizionarti in modo riconoscibile e distintivo.
Brand Identity: creare il naming della tua azienda.
Arrivati a questo punto, dopo aver dedicato del tempo ad una fase di ricerca ed analisi, inizia la fase più creativa, destinata alla scelta del nome della tua azienda e degli elementi di supporto al nome, quali slogan, payoff e logo.
Con il termine naming s’intende una specifica attività di marketing finalizzata alla ricerca, alla scelta ed alla registrazione del proprio nome aziendale. La funzione principale della scelta del nome è quella di riuscire a rimanere nella memoria del consumatore: per questo motivo, ci sono delle accortezze da seguire al momento della sua creazione.
Prima di tutto devi scegliere un nome che non sia già esistente, altrimenti potrebbe crearti dei problemi di confusione per i consumatori, oltre a delle possibili conseguenze legali. Per far fronte a questo possibile rischio, sarebbe buona prassi controllarne l’esistenza o meno sui siti dell’Ufficio Italiano di Marchi e Brevetti o del Servizio di Consultazione dei Marchi dell’Unione Europea.
Inoltre, per facilitare la memorizzazione del nome della tua azienda, un consiglio utile è quello di affidarsi alla scelta di nomi corti e che richiamino il prodotto o il servizio che offri. Attenzione però ad evitare di andare troppo nel dettaglio per non limitare un futura espansione del portfolio prodotti che potresti voler offrire con la tua azienda.
Per ultimo, ma non meno importante, controlla che il nome che hai scelto abbia uno spazio di dominio libero: oggigiorno è, infatti, impensabile che un’attività non abbia una presenza online. La possibilità di poter partecipare anche al mercato digitale rende la tua azienda attiva a 360 gradi e disponibile all’interno di numerosi canali comunicativi.

Payoff e slogan: facciamo chiarezza!
Dopo aver deciso il nome della tua azienda, l’attenzione si sposta sullo slogan e sul payoff. Questi ultimi sono due elementi verbali che, assieme al nome, accompagnano la costruzione dell’identità della tua azienda.
Lo slogan è una breve frase descrittiva, di semplice memorizzazione, che ha una funzione impattante e di riconoscimento. Rappresenta una parte del messaggio che si focalizza sulla peculiarità o sul benefit del prodotto o del servizio della tua azienda e, questo messaggio, può essere lo stesso utilizzato nel tempo per veicolare diverse campagne oppure può cambiare ad ogni campagna comunicativa. Lo slogan esprime l’universo della tua azienda e, lavorando molto sul riconoscimento, è bene che venga veicolato in tutte le forme di comunicazione che hai adottato per la tua azienda.
Il payoff è, anch’esso, un elemento verbale la cui principale funzione è quella di sintetizzare il posizionamento della marca. Inoltre, esso svolge una funzione chiarificatrice, poiché fornisce maggiori dettagli relativi al settore di operatività della tua azienda, degli obiettivi dei prodotti o servizi offerti. Suggerisce infatti informazioni aggiuntive rispetto quelle già contenute nel nome scelto per la tua azienda. Non per ultimo, il payoff viene utilizzato per veicolare i valori principali che la tua azienda vuole perseguire.
Il logo: spazio alla fantasia.
In aggiunta allo slogan ed al payoff, ulteriore elemento necessario alla costruzione di un’ottimale identità visiva è il logo. Esso è la rappresentazione grafica della tua azienda, e come il nome, assume funzioni diverse tra di loro, ma di medesima importanza:
- Risulta essenziale per lavorare sul posizionamento della marca;
- Viene utilizzato per entrare e sedimentarsi nella mente del consumatore target;
- Permette che la tua azienda si distingua dalla concorrenza, diversificandoti ed evitando che si crei una confusione tra la tua azienda e le altre presenti sul mercato.
Perché un logo sia efficace, deve rispondere a regole specifiche rispetto alla forma, al font, alla dimensione ed ai colori da utilizzare. L’obiettivo della tua azienda è quello di creare un’identità chiara e forte, data dalla giusta combinazione di queste regole.

Comunicare con il giusto tono di voce.
Un ultimo fattore rappresentativo della brand identity è quello del tono di voce. Per tono di voce si intende l’insieme degli aspetti che costituiscono il modo in cui la marca parla al pubblico di riferimento, quindi il focus è orientato al come si esprime un concetto. Definire un preciso tono di voce è importante per veicolare una comunicazione coerente con l’immagine della tua azienda nei più svariati contesti e canali di comunicazione.
Le tipologie di tono di voce sono essenzialmente tre: freddo, caldo e neutro. All’interno di ciascuna categoria è possibile creare diverse declinazioni del medesimo tono, per meglio adattarlo al contesto di riferimento preso in considerazione.
I 6 punti di forza della Brand Identity.
La tua azienda, per spiccare immediatamente e in modo differenziante all’interno di un mercato competitivo, deve costruire una forte identità visiva che possa contribuire a costruire l’esperienza mediante la quale il cliente possa relazionarsi in modo diretto.
Avere una Brand Identity curata nei minimi dettagli vuol dire:
- Avere carattere: affermare con forza chi sta parlando;
- Godere di riconoscibilità: ridurre il tempo di riconoscimento;
- Dotarsi di memorabilità: essere ricordati per i tratti distintivi;
- Godere di attenzionalità: attirare immediatamente l’attenzione dei clienti che ci considerano rilevanti;
- Godere di differenziazione: distinguersi dai competitor;
- Avere fiducia: come conseguenza dell’aver costruito un rapporto.
Naytes di Reggio Emilia, esperta agenzia di comunicazione e marketing, da anni aiuta i propri clienti a costruire la propria Brand Identity. Un complesso e ricco percorso di analisi e studi porterà la tua azienda a godere di un’immagine aziendale unica, distinta e riconoscibile. Grazia ad uno staff di professionisti in vari settori della comunicazione digitale e tradizionale, Naytes è il partner perfetto per portare il tuo brand al successo!
Il mondo delle PMI italiane si sta digitalizzando e ad un ritmo molto sostenuto. Secondo il rapporto “Imprese ed ICT” diffuso da ISTAT, nel 2022 ben il 69,9% delle piccole e medie imprese ha adottato – in media – almeno 4 tra le 12 attività individuate per un ipotetico percorso di digitalizzazione aziendale. Un risultato superiore a quello dell’Unione Europea e sostenuto nel nostro Paese da una serie di interessanti iniziati, tra le quali troviamo anche i Voucher Digitali I4.0 promossi, a Reggio Emilia, direttamente dalla Camera di Commercio.
In questo senso, le aziende italiane stanno facendo progressi significativi, come dimostrato dai seguenti dati forniti da IlSole24Ore:
- Molte più aziende rispetto al passato, hanno ora oltre il 50% del personale che accede a internet a scopi professionali (+23%);
- Per il 74,9% delle imprese, l’impatto ambientale delle tecnologie adottate o che pensa di adottare, è un fattore fondamentale di scelta;
- Dal 2017 ad oggi, c’è stato un notevole miglioramento nell’adozione di servizi digitali come la fatturazione elettronica e l’utilizzo del cloud.
Per questo motivo, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha stanziato 450.000 euro per supportare e sostenere la transazione digitale delle piccole e medio imprese locali. Vediamo come funziona.
L’importanza del commercio digitale.
Negli ultimissimi anni, abbiamo assistito ad una generale presa di coscienza circa l’importanza della digitalizzazione dei business, anche strettamente locali. La pandemia da Coronavirus, in quest’ottica, è stata la spinta che mancava alle aziende italiane.
Il commercio elettronico, infatti, è stato uno dei settori di maggiore crescita durante il lockdown del 2020 e a causa delle limitazioni del biennio 2021-22. In breve tempo, gli e-commerce hanno colmato gran parte del divario accumulato negli anni nei confronti del commercio in presenza.
La necessità di fare acquisti online ha spinto gli italiani ad acquisire familiarità con questo tipo di acquisti, trasformando l’e-commerce in una nuova abitudine consolidata. E nonostante le riaperture, la crescita del commercio online non si è arrestata, ma ha continuato la sua crescita, anche se con un trend e un ritmo più “normale”.
Nel 2022, l’e-commerce di prodotto è cresciuto dell’8%, registrando un fatturato di oltre 33 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l’e-commerce dei servizi ha visto una crescita addirittura del 59%, raggiungendo un fatturato di quasi 15 miliardi di euro.
Nonostante le difficoltà del contesto attuale, il futuro sembra segnato: il commercio al dettaglio fisico e online si integreranno sempre di più in una logica omnicanale, e anche il B2B vedrà una maggiore implementazione di e-commerce.

La situazione nelle imprese italiane.
Nonostante i diversi aspetti positivi derivanti dalla transizione digitale, vi sono però ancora diversi dati negativi che è importante riscontrare, quali:
- Molte imprese italiane non mostrano interesse per la cybersecurity, solo il 14,4% delle piccole e medie imprese si è dotato di un sistema di sicurezza digitale;
- Solo il 13,5% delle aziende assume esperti di ICT per le proprie attività quotidiane o periodiche;
- Inoltre, l’e–commerce presenta performance troppo limitate, poiché solo il 18% delle imprese con almeno 10 addetti ha effettuato vendite online.
Tuttavia, queste lacune possono diventare occasioni per migliorare i modelli di business delle aziende. A tal proposito, vengono adottati provvedimenti come Industria 4.0 e il Piano Nazionale Transizione 4.0: sono due iniziative che prevedono crediti d’imposta volti a incentivare gli investimenti aziendali in beni strumentali, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e formazione.
In tal senso è stato recentemente promosso il bando “Voucher digitali I4.0 – Anno 2023”, dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia. Gli obiettivi dell’iniziativa sono:
- La realizzazione di progetti mirati all’introduzione di modelli di business 4.0;
- La collaborazione tra micro, piccole e medie imprese e soggetti qualificati nell’utilizzo di tecnologie I4.0 (Industria 4.0);
- La promozione dell’attuazione del Piano Transizione 4.0, per consentire alle PMI di sfruttare le potenzialità della transizione digitale.
Voucher Digitali I4.0: come ottenerli.
Le imprese con sede legale nella provincia di Reggio Emilia, di dimensioni micro, piccole e medie, avranno l’opportunità di usufruire di un finanziamento a fondo perduto corrispondente al 50% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 10.000 €.
Tra le molte attività finanziabili, è incluso anche lo sviluppo di piattaforme di e-commerce. Le spese che possono essere coperte dal finanziamento riguardano, in generale, anche servizi di consulenza, formazione, l’acquisto di beni strumentali materiali ed immateriali.
Nel complesso, saranno stanziati un totale di 450.000€ per il finanziamento.
Le istanze per accedere al finanziamento potranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica utilizzando il sistema Telemaco di InfoCamere, dalle ore 10:00 del 09/05/2023 alle ore 16:00 del 13/07/2023.

Da sempre, la reputazione sociale di un’azienda – ossia come un brand viene valutato agli occhi di clienti e potenziali tali – è un fattore decisivo di successo del business. Al giorno d’oggi, vivendo appieno l’era digitale, gran parte del giudizio si è spostato online, principalmente sotto forma di recensione.
Nella scelta di un prodotto o servizio, infatti, l’esperienza vissuta da altri consumatori – un tempo conoscenti, oggi anche sconosciuti – influenza fortemente le decisioni d’acquisto. Possedere una reputazione online negativa, quindi, può comportare tanto la perdita di fiducia da parte dei clienti già acquisiti, quanto una generale distanza con quelli potenziali.
Vediamo, quindi, perché è così importante, come migliorarla e il ruolo primario assegnato dal pubblico alle recensioni.
Cos’è la reputazione sociale online.
La reputazione online è il giudizio che un’azienda, ma anche una persona, un prodotto o un servizio, possiede su internet e sulle varie piattaforme digitali. In parole povere, riguarda l’opinione che gli utenti si fanno tramite le informazioni e i dati che reperiscono su internet.
Attenzione! Perché non va confusa con l’immagine del brand, elemento che identifica ciò che un’azienda vuole trasmettere. La reputazione sociale, infatti, si concentra maggiormente su come si viene percepiti dagli utenti in rete.
Chi gestisce un business, quindi, deve porvi grande cura, perché non può mai avere un pieno controllo su tale reputazione, che dipende da due fattore principali:
- Le informazioni che la stessa azienda inserisci sui propri canali digitali;
- Le opinioni che altri utenti condividono in rete (recensioni, commenti e simili).
Ma perché è così importante? In primo luogo, proprio per colmare la distanza col pubblico e farsi trovare e apprezzare dai clienti e quindi essere scelti rispetto alla concorrenza. E già questo dovrebbe essere sufficiente a convincere un’azienda a non trascurare le strategie che permettono di migliorare la reputazione sociale digitale.
Ma non è tutto qui. Una reputazione positiva consente anche di:
- Attrarre nuovi clienti online, ma non solo;
- I nuovi cliente non possono che far crescere i profitti;
- Migliorare la visibilità sui motori di ricerca;
- Aumentare la fidelizzazione di chi già è stato cliente.
Quest’ultimo, in particolare, è un punto che si rivelerà fondamentale e che, quindi, merita di essere approfondito. In generale, raccogliere le recensioni e i feedback dei clienti soddisfatti, permette di mostrare che la loro opinione conta, facendoli sentire importanti – cosa che di fatto sono – e aumentando il loro grado di fidelizzazione.

L’importanza delle recensioni.
Tenendo ben a mente tutto il discorso appena affrontato, ti sarà già chiaro quanto le recensioni online abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione di una reputazione positiva. Sono infatti giudizi che sostengono le aziende nel mostrare la loro qualità, aumentare le vendite e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Recenti ricerche, in particolare, hanno evidenziato che, statisticamente, le recensioni sono in grado di influenzare il 90% dei lead e sono più efficaci di una buona presentazione di vendita. Gli utenti online, infatti, si fidano delle recensioni al pari di un consiglio personale di un amico. Sono quindi importanti perché – è ormai innegabile –, portano al successo attraverso un aumento degli introiti, dei tassi di conversione e dei visitatori sui canali online.
Recensioni sì, ma quante?
Non è facile quantificare il numero di buone recensioni necessarie perché siano efficaci e, quindi, portino risultati positivi. Mediamente, per poter essere competitiva, un’azienda necessita di almeno 20 recensioni positive. Solitamente, però, le attività che hanno il miglior posizionamento su Google, per un determinato settore, ne posseggono molte di più.
Inoltre, occorre anche concentrarsi sull’ottenere sempre nuove recensioni. Un’attività di richiesta e aggiornamento è fondamentale, perché più del 73% dei clienti considera quelle vecchie di tre mesi poco rilevanti.
Ma cosa succede se la tua azienda non ha ancora recensioni? Si tratta di un fattore che può determinare bassi numeri, relativamente a vendite e a contatti. Infatti, circa il 59% dei clienti potenziali vuole consultare almeno 3-7 recensioni prima di affidarsi ad una nuova realtà che non conosce.
Questo significa che se il tuo business non possiede ancora recensioni – oppure ne ha poche o, ancora peggio, sono mediamente negative – rischia di essere escluso dal mercato degli utenti che cercano sui motori di ricerca un prodotto o servizio.
Come migliorare la reputazione sociale.
Essere sempre coerenti.
Il primo passo per ottenere i migliori risultati in termini di reputazione sociale è essere sempre coerenti e mantenere le promesse con il proprio pubblico. Come avviene per qualsiasi tipo di relazione, infatti, rispettare la parola data ed essere onesti – in ogni tipo di comunicazione e su ogni canale – con i clienti è fondamentale per dar vita a una reputazione online di valore.
Se, ad esempio, hai offerto uno sconto a un cliente per scusarti a causa di disservizio o se hai promesso di risolvere una problematica che un utente ha posto sui social, portare a termine tali attività è necessario per mantenere elevata la propria reputazione.
Considera inoltre che, al giorno d’oggi, la stragrande maggioranza delle interazioni online sono pubbliche. Occorre quindi tenere sempre a mente che chiunque può seguire l’andamento della discussione con la persona che ha riscontrato una problematica. Questo significa che, nonostante il team di marketing di un’azienda possa investire ingenti somme per pubblicizzare il proprio marchio, se non si ha un buon rapporto con i clienti non c’è strategia promozionale che possa salvare la reputazione online.
I feedback degli utenti sono una grande opportunità per apportare cambiamenti e miglioramenti all’attività, perfezionandone anche l’organizzazione. I clienti esperti notano questi dettagli e sono quegli aspetti che li faranno tornare ad acquistare.

La reputazione dei competitor.
Una buona norma, è quella di tenere sempre un occhio puntato verso la concorrenza. Vale per strategie, comunicazioni e offerte, come per la reputazione sociale. Infatti, la tua reputazione sociale online ha più o meno valore anche in relazione a quella della concorrenza.
Oltre al numero e al giudizio medio delle recensioni, è necessario studiare come i competitor si procurano le recensioni, come rispondono e quale tipo di assistenza assicurano a loro clienti. E questo vale per ogni piattaforma che ospita commenti e giudizi: ogni canale, quindi, rappresenta una possibilità di imparare e di migliorare la tua strategia di gestione della reputazione online.
Tutte queste informazioni sono fondamentali per aiutare la tua azienda a migliorare la sua reputazione online. Un grande vantaggio del monitorare i competitor, inoltre, è quello di poter evitare di imbattersi in errori o, al contrario, prendere spunto da strategie vincenti.
La spinta data da testimonial e influencer.
Ci sono alcune strategie che possono aiutarti a migliorare la reputazione online. Una di queste – forse la più potente in questi anni – è la collaborazione con influencer/testiomonial che godono di un’ottima considerazione e di fiducia online.
L’influencer marketing è un trend determinante online. Le grandi aziende e i marchi più noti, infatti, generano un ottimo ROI (Return On Investment) grazie alle partnership con personaggi molto conosciuti. Gli utenti amano ascoltare i consigli e le esperienze di acquisto di persone che seguono e di cui si fidano!
Per le aziende, questo tipo di collaborazione ha dei risvolti positivi sulla reputazione online principalmente in due modi:
- Aumenta la conoscenza della tua azienda, grazie alla risonanza che il testimonial genera e perché il tuo brand sarà associato al nome noto;
- Ne accresce la credibilità, grazie alla fiducia che gli utenti ripongono nel personaggio famoso e nei suoi consigli.
Naturalmente, occorre anche trovare il testimonial giusto! Oltre ad avere un’ottima reputazione online, infatti, deve essere coerente con la filosofia e la politica della tua azienda. Infine, deve essere credibile nell’utilizzare i tuoi prodotti, usufruire i tuoi servizi ed essere adeguato al target di pubblico con cui vuoi comunicare.
Fidelizzare i clienti.
Una pratica molto importante, parlando di reputazione online, è la fidelizzazione dei clienti.
L’obiettivo principale, in questo senso, è garantire che il cliente effettui acquisti ripetuti, che sia soddisfatto dei servizi ricevuti e che non passi alla concorrenza. Per ottenere questo risultato occorre garantire alle persone un’ottima esperienza di acquisto e bisogna assicurare sempre un valore elevato dei prodotti e dei servizi.
Tre vantaggi del concentrarsi sulla fidelizzazione dei clienti:
- Ti permetterà di ottenere un valore medio dell’ordine più elevato. Alcuni studi hanno dimostrato che più a lungo un cliente ha una “relazione” con un venditore online, più spenderà in un certo lasso di tempo;
- Ti farà accrescere i profitti. I clienti fidelizzati sono disposti anche a provare nuovi prodotti dell’azienda di cui si fidano. Maggiore soddisfazione vuol dire, quindi, anche più profitti su ogni linea di prodotto o di servizio;
- Reputazione sociale migliore. I clienti soddisfatti e che ripongono la loro fiducia in un’azienda, saranno più predisposti a lasciare recensioni e commenti positivi ed entusiasti!
Migliorare la propria reputazione digitale, è ormai assodato, è fondamentale. Ma non temere! Non dovrai farlo necessariamente da solo. Noi di Naytes agenzia di comunicazione e marketing curiamo con grande attenzione la nostra reputazione e ci prodighiamo con altrettanta energia a migliorare quella dei nostri clienti, con strategie e tecniche estremamente efficaci.
Quindi, se vuoi sapere a che livello è la tua reputazione digitale e come puoi renderla più solida, contattaci! Siamo a tua disposizione.