Al giorno d’oggi, in cui la digitalizzazione delle imprese è sempre più importante per il successo di qualsiasi progetto imprenditoriale, è fondamentale conoscere e sfruttare al meglio tutti gli strumenti a disposizione, per aumentare la propria visibilità sul web. Google è una realtà che non ha di certo bisogno di presentazioni, così come il suo omonimo motore di ricerca, sul quale vengono effettuate, anche in Italia, la stragrande delle maggioranza delle ricerche online. Tra gli strumenti messi a disposizione dall’azienda californiana, però, ce n’è uno che, nel nostro paese, non è ancora sufficientemente noto e sfruttato: Google My Business.
Prima di parlare di GMB, però, è necessario inquadrare correttamente l’ambito in cui si innesta. Ognuno di noi effettua, quotidianamente, delle ricerche su internet e lo fa anche nel momento in cui cerca un prodotto da acquistare o necessita di un servizio qualsiasi. In questo senso, dunque, il web è divenuto un vero e proprio ponte di comunicazione tra le aziende, anche locali, e i clienti.
Essere facilmente reperibili e riconoscibili online, quindi, è un imperativo per fare impresa. E come vedremo, proprio Google My Business può essere uno strumento estremamente utile, per raggiungere questo obiettivo.
Cos’è e dove si trova Google My Business.
Abbiamo già detto che Google My Business è uno strumento per aumentare la visibilità del proprio brand. Ma è importante segnalare anche che, oltre ad essere utilissima per veicolare le principali informazioni relative alla propria azienda… GMB è gratuita!
Questo “googliano” servizio, quindi, è uno strumento da sfruttare al massimo. Anche perché, grazie a GMB è possibile controllare direttamente la propria presenza sui canali Google: dal famoso motore di ricerca a Google Maps. Tramite Google My Business, infatti, è possibile gestire tutte le informazioni che riguardano la propria azienda. Rappresenta quindi un mezzo fondamentale per ogni attività, in particolare per chi si rivolge ad un pubblico soprattutto locale, come le piccole e medie imprese e i professionisti autonomi.
Grazie ad una interfaccia decisamente semplice ed intuitiva, ogni azienda può fornire agli utenti molte informazioni fondamentali circa la propria attività, come:
- Foto dell’azienda e caricate dagli utenti Google;
- Indirizzo aziendale o delle sedi aperte al pubblico;
- Sito internet e contatti telefonici e mail;
- Giorni e orari di apertura;
- Principali prodotti in vendita e/o i servizi offerti;
- Recensioni degli utenti e le risposte dell’azienda;
- Breve descrizione e storia dell’attività.
Con GMB, inoltre, possono essere gestiti anche tutti i fattori che riguardano la SEO del proprio profilo e di tutte le pagine correlate, come le immagini mostrate dopo una ricerca online, i consigli proposti ai possibili clienti dopo una domanda e tanto altro ancora. Google My Business, inoltre, può essere utilizzata e gestita direttamente dal pannello di controllo presente su Google. Dunque, è molto semplice controllare tutte le informazioni inserite tramite qualsiasi dispositivo, anche mobile.
Tutta la forza di GMB.
Per rendersi conto del potenziale di Google My Business basterà cercare sul motore di ricerca una qualsiasi attività, grande o piccola che sia. Che sia la grande multinazionale o la pizzeria di quartiere, sulla destra dello schermo, o in primissimo piano da mobile, troverete tutte le principali informazioni che la riguardano. Considerata l’immensa visibilità del più utilizzato motore di ricerca al mondo, risulta intuitivo quanto questo strumento sia utile agli utenti e, di conseguenza, funzionale per le attività, se gestita correttamente.
Al contrario, la mancata o mala gestione di Google My Business è altamente controproducente! La maggioranza delle attività in tutto il mondo utilizza questo strumento, perdere questa opportunità di visibilità gratuita, equivale ad autosabotare il proprio business. Inoltre, iniziare ad utilizzare GMB è molto facile: è sufficiente creare un account Google aziendale recandosi nella pagina principale del servizio. Da qui potrete effettuare tutte le operazioni disponibili fin dal primo accesso.
Il grande errore, in questo senso, è quello di aprire la Google My Business, ma non gestirla in modo adeguato. Si immagini un utente che si rechi all’indirizzo sbagliato perché non è stato segnalato il cambio di sede o in un giorno di chiusura, perché non sono stati aggiornati gli orari di apertura… A livello di immagine sarebbe disastroso!
Per questo motivo, molte azienda di comunicazione e marketing, come Naytes di Reggio Emilia, rivendica e gestisce al meglio i profili GMB dei propri clienti, migliorandone inoltre la visibilità, il ranking nelle SERP di Google e, quindi, l’utilità per gli utenti.
Come utilizzare GMB in una strategia di comunicazione.
La pubblicità è cambiata moltissimo negli ultimi anni, specialmente a favore dei mezzi di comunicazione digitali. Se prima tutte le manovre di marketing erano basate su un approccio passivo rispetto ai possibili clienti, oggi le cose sono significativamente diverse. La comunicazione è molto più diretta, l’obiettivo è quello di creare un vero e proprio legame tra il cliente e il fornitore dei servizi.
Un esempio pratico di questa evoluzione è la presenza delle imprese sui social network, tramite pagine dedicate, o siti internet ufficiali. Un possibile cliente, infatti, spesso e volentieri si reca autonomamente su queste pagine web, divenendo componente attiva di tutta la manovra di marketing.
Il ruolo di Google My Business.
Google My Business, in questo senso, è fondamentale, perché permette all’azienda di esporre immediatamente il potenziale cliente a tutte le informazioni che riguardano l’impresa. Si rende così la comunicazione tra utente e fornitore molto più semplice e diretta. Senza l’utilizzo di GMB, lo stesso utente è costretto ad una ricerca più complessa e lunga: il contatto con l’azienda diviene meno immediato e l’attività troverà quindi maggior difficoltà a farsi spazio nel mercato attuale.
Tramite il servizio di Google, infatti, qualora qualcuno cercasse un’attività o un servizio specifico in una certa località, sarà molto più facile localizzare le imprese che operano in quel campo, in quella zona. Lo stesso vale per i servizi più specifici, poiché Google propone automaticamente, nei risultati ricerca, le principali attività che hanno fornito dati su quel determinato servizio. E ancora una volta torna il discorso dell’ottimizzazione dello strumento GMB, per emergere tra i competitor.
Di conseguenza Google My Business rappresenta uno degli strumenti più importanti da includere in una strategia di marketing online. Poiché aumenta moltissimo la probabilità di catturare l’attenzione della clientela dopo una semplice ricerca su internet e in maniera totalmente gratuita.
Il nostro consiglio.
Nel mercato attuale, la competizione sul fronte del digital marketing tra le aziende è diventata davvero alta. Per questo motivo, è importante non lasciarsi scappare nessuna possibilità di mettersi maggiormente in risalto nel proprio settore.
Per strutturare una strategia di comunicazione e marketing sul web, che sia coerente tra tutti i canali pubblicitari, è sicuramente utile rivolgersi ad un team di specialisti del settore. Solo con le adeguate competenza, infatti, sarà possibile gestire al meglio tutti i fattori che possono aumentare la propria visibilità online. Con il supporto di professionisti specializzati, come quelli di Naytes comunicazione e marketing, potrete effettuare anche delle analisi di mercato vere e proprie, con le quali mantenere sempre aggiornata la vostra impresa.
Al giorno d’oggi, chiunque voglia fare impresa e vendere i propri prodotti/servizi direttamente al consumatore finale, è necessario che instauri con lui un rapporto di fiducia, che spesso e volentieri nasce dal dialogo azienda-cliente e dalle interazioni che intercorrono tra le due parti. Per questo motivo, sempre più imprese investono le proprie risorse nella comunicazione, utilizzando le ultime tecnologie, come metodi più tradizionali. In un mondo dove, però, il consumatore è sovresposto ad una moltitudine di stimoli differenti, è necessario percorrere diverse strade, per trovare quella migliore per intercettare il proprio pubblico target. In questo senso, uno dei metodi più efficaci – e sicuramente anche molto di tendenza in questo periodo – è lo storytelling, ossia comunicare attraverso una storia.
La psicologia, infatti, ci insegna che le persone vengono attratte da tutto quello in cui possono identificarsi e amano sentirsi coinvolte in ciò che guardano o sentono. E questo è sicuramente un concetto utile e corretto, anche quando parliamo di comunicazione e marketing.
Lo storytelling, in particolare, è una di quelle strategie di comunicazione che ha, in primo luogo, l’obiettivo di rafforzare l’identità del brand nell’immaginario del cliente. Grazie allo storytelling, infatti, l’azienda può promuovere e trasmettere anche i propri valori morali ed etici, in cui il cliente potrà rispecchiarsi attraverso la narrazione di una storia.
Ma come fa un’azienda a mettere in campo questa strategia?
Come fare storytelling.
Una campagna pubblicitaria, i social media, un sito web, una pagina di rivista, un cartellone pubblicitario, un video o una semplice immagine. Tanti possono essere gli strumenti con cui fare storytelling ed è fondamentale utilizzarli in maniera integrata e coerente. Perché una storia, d’altronde, deve avere una sua continuità e una concatenazione di elementi che devono essere correttamente interpretati e percepiti dal pubblico target.
Gli elementi che definiscono le colonne portati dello storytelling sono quelli di ogni racconto, che ognuno di noi conosce e riconosce:
- Il protagonista (nel nostro caso potrebbe essere anche l’azienda o il professionista);
- Un luogo e un tempo ben definiti;
- Le azioni compiute dal protagonista;
- Gli ostacoli da superare per conquistare un obiettivo chiaro e semplice;
- Il finale a cui aspirare e da raggiungere.
Chi può fare storytelling.
Chiunque, letteralmente chiunque! Non bisogna, infatti, credere che solo le grandi aziende abbiano qualcosa da raccontare. Tutte le imprese, anche quelle più giovani o meno strutturate, hanno la propria storia da raccontare e da far vivere a chi ascolta.
Il racconto di ogni azienda è fatto di un inizio, un’idea che ha concepito la sua nascita, delle difficoltà che si manifestano giorno dopo giorno, di ostacoli superati, di successi e soddisfazioni raccolte col tempo. Bisogna trasmettere tutti questi elementi all’interno di una storia capace di raccontare i valori distintivi del brand.
Se gli stessi valori saranno condivisi dai clienti, la storia avrà sicuramente successo, perché l’identità del brand ne uscirà rafforzata. Riuscire a coinvolgere i clienti in questa narrazione, come detto, è l’obiettivo principale dello storytelling. Occorre che il pubblico si senta parte di questa storia! Ma attenzione, è importante emozionare senza però cadere in eccessivi sentimentalismi o finzioni: bisogna essere autentici, nessuno crede ad una narrazione finta.
Un caso concreto.
Un tipico esempio di storytelling fatto ad arte è quello costruito da Nike, in cui “empatia” ed “emozione” costituiscono i fondamenti della comunicazione. Utilizzando l’archetipo – ossia, il modello di comportamento – dell’eroe, ha creato di volta in volta delle narrazioni estremamente coinvolgenti per i propri clienti: celebre è la frase “Just do it”, che fa da filo conduttore di queste comunicazioni.
Il messaggio è che chiunque può diventare un eroe, chiunque può vestire capi Nike e riuscire a realizzare i propri obiettivi. Nike in questa storia si propone come “l’aiutante dell’eroe”, altra figura tipica del racconto. Dunque, il brand si ritrae come colui che aiuta l’eroe, ovvero il cliente, a vincere e raggiungere i suoi obiettivi.
Per perseguire questo scopo, affidarsi ad un’agenzia di comunicazione e marketing come Naytes, è sempre una scelta saggia. Strutturare uno storytelling efficace per la propria azienda è tutt’altro che semplice, mentre è fin troppo facile incorrere in errori di valutazione. Naytes mette a disposizione dei propri clienti un team di professionisti, esperti in vari campi della comunicazione, per costruire una narrazione efficace e impattante. Veicolando nel modo corretto i valori etici e morali dell’azienda, l’identità del brand verrà fortemente rafforzata, nella consapevolezza del cliente!
Nel momento in cui un’azienda decide di presidiare e di sfruttare i canali di comunicazione e marketing digitali per consolidare o aumentare la forza del proprio brand, è necessario studiare una strategia bene precisa, per ottimizzare l’investimento e rendere più efficaci i propri sforzi. Strumento di supporto fondamentale in questo senso è la digital strategy, che sarà il punto di partenza su cui basare i propri interventi sul web.
E attenzione, perché non stiamo parlando solo a chi si approccia per la prima volta al mondo del marketing online; ma anche alle aziende consolidate, comprese quelle che operano già da anni sul mercato digitale. Come spiegheremo di seguito, infatti, grazie ad una digital strategy sarà possibile individuare quali canali presidiare e come farlo nella maniera corretta. I comportamenti degli utenti e le loro abitudini, infatti, cambiano e si evolvono col passare del tempo. Una digital strategy, quindi, può essere molto importante anche per brand con un’importante storicità e riconoscibilità di marca.
Andiamo dunque a spiegare cosa sia una digital strategy, come viene realizzata da agenzie di marketing e comunicazione come Naytes di Reggio Emilia e quali gli obiettivi che si pone.
Cos’è e perché partire da una digital strategy.
Per sintetizzarne i concetti fondamentali, la digital strategy è un’analisi, fatta da esperti del settore, necessaria a studiare la migliore presenza sul web per una determinata azienda. Definisce e focalizza l’attenzione sugli strumenti e i canali online che possono risultare più redditizi per la data attività e per sponsorizzare i suoi prodotti/servizi. Inoltre, permette di pianificare nel dettaglio ogni intervento sul web, valutandone benefici o rischi, per ottimizzare gli investimenti.
Il fine ultimo di ogni digital strategy, infatti, è quello di raggiungere efficacemente gli obiettivi di business fissati e garantire il successo dell’azienda sul web.
Al giorno d’oggi è fondamentale utilizzare al meglio i canali disponibili online. E basare il proprio lavoro su una strategia digitale è il modo giusto di farlo! Seguendo una digital strategy professionale, infatti, sarà possibile sfruttare al meglio tutti i benefici del marketing digitale, quali:
- Ottenere una maggiore visibilità per la propria azienda e dunque per i prodotti/servizi che offre al pubblico;
- Gestire e migliorare due fattori importantissimi sul web: la brand awarness e la brand reputation;
- Individuare quali canali online sfruttare: alcuni di essi permetteranno di intercettare meglio è più facilmente il proprio target di riferimento, altri meno. Grazie alla digital strategy sarà chiaro su quali canali puntare e su quali, invece, investire risorse minori;
- Oltre che intercettare nuovi clienti, sarà più semplice fidelizzare quelli che hanno già usufruito dei prodotti/servizi offerti dalla propria azienda;
- Il markerting online, infine, permette di analizzare semplicemente, ma nel dettaglio i risultati ottenuti dalle varie attività sul web. In questo modo sarà semplice capire quali sono i canali più o meno redditizi per il proprio business e come modificare la propria strategia per renderla ancora più efficace.
Come realizzare una strategia digitale di successo.
Il mondo digitale offre al giorno d’oggi una miriade di possibilità non solo per promuovere un’attività, ma anche per aumentare i propri clienti e, di conseguenza, il proprio fatturato. Interagire con il web nel modo giusto è dunque fondamentale e una digital strategy studiata a regola d’arte, l’abbiamo detto, è il primo passo per farlo.
Per realizzare una strategia digitale di successo, Naytes analizza preliminarmente quattro punti fondamentali, ovvero:
- Individuare quelle che vengono definite le buyer personas di una determinata azienda o attività. Le buyer personas sono sostanzialmente delle rappresentazioni univoche di macrocategorie di clienti-tipo che presentano caratteristiche bene definite e condivise tra loro;
- Parallelamente all’individuazione delle buyer personas, si va ad osservare anche i loro comportamenti tipici di fronte ad un problema o ad una necessità. In poche parole si va a definire il customer journey, ovvero il percorso e tutto l’insieme di passaggi che un potenziale cliente compie online, per arrivare all’acquisto di un servizio/prodotto;
- Come terzo step si compie un’analisi dei diversi canali digitali disponibili, per capire quali utilizzare per intercettare al meglio le buyer personas e interagire con esse;
- Infine, una volta definiti i precedenti punti, si studia la migliore strategia per integrare e far collaborare al meglio i diversi strumenti digitali e social. L’obiettivo è quello di realizzare una comunicazione condivisa e stratificata, per ottenere i migliori risultati possibili.
Come la digital strategy guida il lavoro online.
Il risultato di una digital strategy non è solo la base da cui partire per interagire e presidiare il web. Essa infatti definisce, anche e soprattutto, le linee guida da seguire nel lavoro quotidiano e dunque le azioni da compiere su ogni canale online, giorno dopo giorno. Nel dettaglio, grazie ad una strategia digitale professionale, saranno ben definiti:
- In primis, gli obiettivi aziendali da raggiungere e, di conseguenza, anche il budget da allocare in ogni diversa attività, secondo un piano di marketing;
- Il piano editoriale di content marketing per la condivisione di contenuti sui diversi canali online e il timing da rispettare per compiere ogni azione;
- Come gestire le interconnessioni tra i vari canali e come gestire le relazioni con i clienti e le reazioni del mercato alle determinate campagne di comunicazione;
- Inoltre, la digital strategy guarda anche al futuro. Oltre a definire le azioni da compiere nel presente, infatti, programma anche quali canali online potranno essere sfruttati una volta raggiunti determinati obiettivi. Ed eventualmente anche quali innovazioni e strumenti tecnologici andare ad introdurre.
Possiamo dunque concludere che definire una digital strategy prima di intraprendere un percorso di marketing e comunicazione sul web è fondamentale per non disperdere risorse ed energie, ma focalizzarle verso i migliori canali e le migliori strategie comunicative; ma anche perché è il primo passo per programmare un futuro più prospero per la propria azienda.
Saper ottimizzare un video su Facebook è oggi importantissimo perché, negli ultimi anni, l’aspetto “visual” ha acquisito sempre più importanza sui social. Oggi un’azienda che vuole comunicare col suo pubblico deve utilizzare al meglio il formato video, per poter coinvolgere nel modo corretto gli utenti.
Per produrre video di qualità, spesso la soluzione migliore è quella di affidarsi ad un’agenzia di marketing. Solo in questo modo un brand ha la possibilità di sfruttare le migliori risorse offerto in questo determinato campo. In particolare le attrezzature professionali, ovviamente necessarie per registrare; ma parliamo anche e soprattutto dei professionisti del settore che si occuperanno di tutte le fasi di lavoro della produzione dei video: dall’ideazione alla stesura del “recitato”, fino all’editing, al montaggio finale e, importantissimo, alla sua pubblicazione sul web. Un’agenzia esperta nel campo come Naytes di Reggio Emilia, ascoltando le esigenze del cliente, è in grado di pianificare tutta la strategia necessaria per arrivare all’obiettivo preposto dal brand.
In questo articolo proveremo, dunque, a fornirti alcuni consigli per capire come sfruttare al meglio tutte le potenzialità offerto da questo strumento.
Segui i consigli di Facebook.
Guardando alle guide di Facebook, è possibile trovare le Best Practice per migliorare la qualità delle tue inserzioni video. Ne riporteremo alcune alla fine di questo articolo e faranno riferimento direttamente alla guida fornita da Facebook.
Pubblica il video direttamente su Facebook.
Può sembrare scontato, ma pensiamo necessario specificarlo, soprattutto se stai muovendo i tuoi primi passi sulla piattaforma. I video caricati direttamente su Facebook e quindi senza passare prima da siti web esterni, garantiscono risultati di visibilità migliori. È totalmente sconsigliato, dunque, linkare da piattaforme esterne (no, neanche da Youtube!).
Presta attenzione ai testi e all’anteprima.
Di solito, chi vuole postare un video su Facebook ignora uno dei passaggi più importanti da fare, ossia quello del caricamento. In questo passaggio, invece, è necessario curare dettagliatamente i vari tipi di testo: i tag, il titolo, la didascalia, ma soprattutto la cosiddetta thumbnail, cioè l’immagine di anteprima.
È infatti preferibile selezionare personalmente l’anteprima, perché quelle scelte automaticamente da Facebook non sono “user friendly” e, spesso e volentieri, l’algoritmo premia le thumbnails graficamente corrette, rispetto ad quelle poco coerenti. Fai grande attenzione però ai limiti di testo imposti da Facebook per l’immagine di anteprima! Le immagini che presentano più del 20% di superficie occupata da testo, infatti, potrebbero essere penalizzate nel momento della pubblicazione.
Valuta tutte le opzioni disponibili.
I video sono uno dei formati più performanti non solo su Facebook, ma anche su Instagram: è stato infatti riscontrato come abbiano una grande capacità di attrazione per gli utenti. Il nostro consiglio è di non utilizzare solo formati semplici, puoi infatti esplorare altre opzioni più evolute come: le dirette Facebook, in modo da poter interagire in live con il tuo pubblico; oppure puoi pubblicare i video a 360 gradi che, sin dall’inizio, garantiscono un elevato engagement.
Inoltre Facebook, da qualche tempo, consente di taggare i tuoi prodotti all’interno dei video: questa può essere una risorsa utilissima per il tuo brand.
Le Video Best Practice di Facebook.
Vediamo insieme qualche indicazione fornita direttamente da Facebook per l’ottimizzazione dei video.
1. Formati video da evitare.
Includere qualche foto non è un problema, ma assicurati che la maggior parte dei tuoi video siano effettivamente dei video. Non usare i formati seguenti:
- Slideshow di immagini;
- Collage di testi;
- Clip in loop.
2. Specifiche consigliate.
È importante avere una risoluzione e una velocità di trasmissione sufficienti, nonché evitare sfocature, effetti quadrettati o altri problemi legati alla compressione.
Fotogrammi al secondo: 30 fps.
Velocità di trasmissione minima:
- Risoluzione 720 pixel: 3 mbps;
- Risoluzione 1080 pixel: 6 mbps;
- Molto movimento o testo: 6 mbps.
3. Durata consigliata.
Non è vero che solo i video brevi sono efficaci su Facebook. Di fatto, sia i video brevi sia quelli più lunghi possono ottenere risultati positivi, purché la durata sia adatta ai contenuti e incoraggi i fan a tornare per guardarne altri.
I video più lunghi sono ideali per programmi a episodi, storie in evoluzione, dirette streaming e così via:
- 1-3 minuti è una durata sufficiente;
- Oltre i 3 minuti, però, è la durata ottimale per queste tipologie di video.
I video più brevi sono ideali per la condivisione di momenti divertenti e interessanti, teaser, annunci, sondaggi, inserzioni e così via:
- Meno di un minuto;
- Massimo 20 secondi per le storie.
4. L’importanza dei sottotitoli.
Progetta i contenuti per l’audio disattivato, ma sorprendi con l’audio attivato. Molte persone, ovviamente, guardano i video con il volume alzato; ma ce ne sono altrettante che lo fanno senza audio: per lo predisponi i sottotitoli, in modo che possano godere del tuo video, senza perdersi nessuna informazione. In questo modo potrei soddisfare entrambe le esigenze!
Per altre Best Pratice, infine, ti consigliamo di visitare questa pagina di Facebook dedicata all’argomento.
Un’azienda può seguire questi consigli, provando da sola a creare video perfetti e che abbiano degli obiettivi chiari; oppure può affidarsi, come detto prima, ad un’agenzia di marketing specializzata nel settore, che possiede un background di conoscenze in costante aggiornamento per portare tutti i vantaggi possibili ai propri clienti. La pianificazione di una strategia video per Facebook, collegata ovviamente ad altre di marketing digitale, all’interno di un piano editoriale stratificato e armonico, permetteranno al tuo brand di comunicare nel modo più efficace possibile.
Pianificando una strategia social, preferibilmente inserita in un piano marketing ben definito, è importante per un brand prendere in considerazione un’opzione di comunicazione molto interessante, ossia quella degli eventi.
Gli eventi sono un’occasione di comunicazione fondamentale, soprattutto per i brand locali. In particolare, quindi, pariamo di quelli che interagiscono costantemente con il territorio di appartenenza e che vendono prodotti e servizi per la comunità in cui sono inseriti. Essi possono avere molteplici obiettivi ed è essenziale dunque per un’azienda pianificare una strategia per gli eventi.
Un’ottima soluzione, in questo senso, è quella di affidarsi ad un’agenzia di comunicazione con cui condividere gli obiettivi finali, per raggiungere il successo del proprio business! Naytes comunicazione e marketing, ad esempio, possiede tutte le competenze necessarie per mettere a punto tutti i vari step di lavoro.
A questo proposito, è doveroso segnalare la presenza di un’app appartenente al mondo di Facebook, che può risultare davvero utile: Facebook Local.
Cos’è Facebook Local.
Facebook Local è l’app con cui il social network ci invita a scoprire, partecipare e condividere gli eventi che si trovano all’interno della nostra comunità e della nostra cerchia relazionale sui social media. Grazie ad essa è possibile scoprire gli eventi che si producono all’interno del nostro territorio o gli eventi che sono stati organizzati o condivisi dai vostri amici.
Ma come può un’impresa, un’organizzazione o un’associazione di volontariato utilizzare gli eventi Facebook? Sostanzialmente attraverso 3 modalità.
Gli eventi fisici.
Che si tratti dell’open day di una scuola, della partecipazione ad una fiera con un proprio stand aziendale, di una manifestazione, di una riunione o di altro ancora… Organizzare un evento su Facebook è un modo molto efficace per riscuotere l’interesse delle persone. L’utilizzo di questa funzione produce tre risultati: fa sì che le interazione vengano sollecitate dal passaparola; la visibilità dell’evento aumenta grazie al newsfeed di Facebook; ed è anche il modo migliore per portare nuovi utenti sulla pagina aziendale o dell’evento stesso. A tutti gli iscritti si potranno comunicare novità e far “vivere” agli interessati l’evento, prima che questo si vada a concretizzare.
Gli eventi digitali.
L’evento su Facebook può essere anche esclusivamente digitale. Può, ad esempio, essere l’occasione per poter dare l’appuntamento ad un webinar. Il quale potrebbe tenersi proprio all’interno di Facebook e grazie al quale mettere a fattor comune le proprie competenze. In questo caso, l’evento potrebbe essere realizzato all’interno di un gruppo su Facebook. Si potrà così dare appuntamento a tutti i partecipanti di una determinata community a vivere un momento di confronto e di informazione.
Campagne pubblicitarie con Facebook Local.
Ed infine, gli eventi possono essere anche l’occasione per fare campagna pubblicitaria e raggiungere una nuova tipologia di utenti. In questo senso, gli eventi realizzati attraverso Facebook Local possono davvero essere il carburante per la attività social di un brand. I social media, infatti, non vai dimenticato che non servono solo ad alzare pollici, ma soprattutto a stringere mani! E gli eventi sono un nuovo modo per poter vivere il brand attraverso questi canali, anche in modo più utile e più vasto.
Concordare la sponsorizzazione di eventi con un’agenzia di marketing come Naytes, facendo sì che questa vada ad integrarsi con una strategia di comunicazione ben definita, potrebbe davvero far spiccare il volo al ogni business (locale e non). E soprattutto può fortemente contribuire a far avvicinare il proprio brand ai potenziali clienti, oltre che a fidelizzare quelli attuali.