In un’epoca dove la presenza digitale è fondamentale, capire e ottimizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web è essenziale. In questo senso, ci viene incontro il colosso del web Google, che mette a disposizione degli utenti un’utilissima piattaforma di analisi chiamata – ovviamente – Google Analytics 4 (GA4).
Nel mercato italiano, Google è sicuramente il principale e più utilizzato motore di ricerca, interrogato ogni giorno migliaia e migliaia di volte. Per questo motivo GA4 è uno strumento così utile! Analytics mette infatti a disposizione degli utenti strumenti avanzati per tracciare, analizzare e interpretare i dati del traffico web in modi precedentemente inimmaginabili.
In questo articolo ti spiegheremo quali sono le potenzialità e l’utilità di Google Analytics e quando è importante saperlo utilizzare al meglio, per migliorare le prestazioni del proprio sito web.
Che cos’è Google Analytics 4?
GA4 è la più recente evoluzione nel portfolio di strumenti di analisi di Google. A differenza delle sue versioni precedenti, GA4 si orienta verso un approccio basato su eventi e sessioni. In questo modo è in grado di offrire una comprensione più dettagliata e versatile del comportamento degli utenti, sul proprio sito web.
Questa nuova versione traccia i dati classici come le visualizzazioni di pagina, ma permette anche di monitorare interazioni più complesse e personalizzate. Oggi, infatti, è possibile riconoscere azioni come gli scroll, i download di file, e molto altro ancora. Queste funzionalità rendono Google Analytics 4 uno strumento indispensabile per chiunque voglia ottenere una visione completa e quotidianamente aggiornata del proprio sito web.
Perché passare a GA4?
Il passaggio a GA4 è cruciale per stare al passo con le esigenze del monitoraggio moderno. Questa versione, con la sua enfasi sul tracking avanzato degli eventi, offre una flessibilità e una profondità di analisi ineguagliate. L’integrazione con altre piattaforme Google, come Google Ads, e la capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale per prevedere tendenze future e comportamenti degli utenti, rendono GA4 un potente alleato nella strategia digitale di qualsiasi azienda. Il suo design centrato sulla privacy si adatta inoltre alle crescenti preoccupazioni globali riguardo la sicurezza dei dati degli utenti.
Come configurare Google Analytics 4.
Configurare Google Analytics 4 non è difficile, ma richiede attenzione. Innanzitutto, devi creare un nuovo account GA4 all’interno del tuo Google Analytics e configurare i parametri di tracciamento in base alle esigenze specifiche del tuo sito web. È possibile importare le configurazioni dalla tua vecchia versione, ma è importante considerare le nuove funzionalità e le opportunità di tracciamento offerte dalla nuova piattaforma. Se non sei pratico degli strumenti Google, il nostro consiglio è di farti aiutare da un esperto in materia: GA4 può risultare fondamentale per il tuo business online ed è gratuito! Perché dovresti perdere l’occasione di sfruttarla al meglio?
Caratteristiche principali di Google Analytics 4.
Google Analytics 4 offre agli utenti una gamma di funzionalità potenti e innovative, vediamone le più importanti!
Google Analytics 4 e l’approccio basato sugli eventi.
A differenza delle versioni precedenti che si basavano principalmente sulle sessioni e le pagine viste, GA4 adotta un modello basato sugli eventi. Questo significa che ogni interazione dell’utente con il sito viene registrata come un evento. Questo spostamento di focus consente una maggiore flessibilità e dettaglio nell’analisi del comportamento degli utenti. Gli eventi possono includere azioni come clic, scroll della pagina, visualizzazioni di video, e molto altro, offrendo una visione più completa dell’esperienza sul tuo sito web.
Integrazione di machine learning e AI.
GA4 sfrutta intensamente il machine learning e l’intelligenza artificiale per offrire insights più profondi e predire tendenze future. Questa tecnologia è in grado di identificare automaticamente tendenze significative nei dati, come un aumento delle conversioni o un cambiamento nei comportamenti degli utenti. È quindi in grado di fornirti informazioni preziose, che potrebbero non essere evidenti all’analisi umana.
Flessibilità e personalizzazione dei report.
GA4 offre una maggiore flessibilità nella creazione di report personalizzati. Potrai quindi creare rapporti su misura per le tue specifiche esigenze, scegliendo gli eventi, le metriche e le dimensioni che sono più rilevanti per la tua attività. Questa personalizzazione consente ad ogni analista di concentrarsi sugli aspetti più critici delle prestazioni del sito web.
Orientamento alla privacy e alla conformità normativa.
In risposta alle crescenti preoccupazioni globali sulla privacy dei dati, GA4 pone un’enfasi significativa sul rispetto della privacy degli utenti. Include funzionalità che aiutano a garantire la conformità con le normative sulla privacy come il GDPR e il CCPA. Comprendendo anche la gestione dei consensi, la raccolta di dati anonimizzati e la limitazione della conservazione dei dati.
Integrazione tra Google Analytics 4 e altre piattaforme Google.
GA4 si integra senza problemi con altre piattaforme e servizi di Google, come Google Ads, Google Marketing Platform e YouTube. Ti permetterà quindi di combinare e analizzare i dati provenienti da differenti aree del tuo ecosistema, offrendoti una visione più ampia dell’efficacia delle tue campagne di marketing e delle performance del tuo sito.
Analisi del percorso utente migliorata.
Con GA4, potrai tracciare il percorso completo di un cliente attraverso il sito, dalla prima interazione fino alla conversione. Questo ti permette di comprendere meglio il suo viaggio fino all’acquisto e, soprattutto, ad identificare punti di forza e di debolezza del tuo funnel di conversione.
Migliori pratiche per l’uso di Google Analytics 4.
L’adozione di Google Analytics 4 richiede un approccio strategico per massimizzarne i benefici. Le seguenti sono alcune delle migliori pratiche per utilizzare GA4 efficacemente, garantendo che i dati raccolti siano utili, accurati e significativi.
1) Imposta obiettivi chiari e misurabili.
Prima di immergerti in GA4, è fondamentale stabilire obiettivi chiari e misurabili. Possono essere vari e molto diversi tra loro: ad esempio l’aumento delle vendite, il miglioramento del coinvolgimento degli utenti, la riduzione del tasso di rimbalzo, ecc. Avere obiettivi specifici ti aiuterà a concentrarti sulle metriche più rilevanti e a interpretare i dati in modo più efficace.
2) Configurazione attenta dell’account Google Analytics 4.
Come si diceva quale paragrafo prima, una configurazione accurata dell’account è essenziale. Assicurati di configurare (o farti configurare) correttamente le proprietà di tracciamento, gli eventi personalizzati e le dimensioni utente. Ogni errore può portare a dati inaccurati o fuorvianti. In ogni caso, Google Analytics 4 ti mette a disposizione una funzione di configurazione guidata per semplificarti il processo.
3) Utilizza il tracciamento basato sugli eventi.
GA4, come abbiamo ampiamente detto, si basa fortemente sul tracciamento degli eventi. Approfitta di questa funzionalità per monitorare azioni specifiche sul tuo sito, come clic su pulsanti, visualizzazioni di video, e interazioni con il contenuto. Rifletti attentamente su quali comportamenti ti interessa conoscere e personalizza gli eventi per adattarli alle tue esigenze specifiche.
4) Esplora e sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning.
GA4 integra l’AI e il machine learning per fornire insights preziosi. Utilizza questi strumenti per identificare pattern nascosti, tendenze, e per ricevere suggerimenti automatici su come migliorare le prestazioni del tuo sito.
5) Sfrutta la segmentazione avanzata di Google Analytics 4.
Utilizza la segmentazione avanzata per dividere i dati in gruppi specifici. Questo ti permette di analizzare il comportamento di segmenti di utenti distinti, come quelli provenienti da diverse fonti di traffico, dispositivi o aree geografiche.
6) Conduci analisi regolari e aggiornamenti.
GA4 è in continua evoluzione. Conduci analisi regolari per rimanere aggiornato sulle nuove funzionalità e sull’efficacia delle tue strategie. Aggiorna periodicamente le tue configurazioni per garantire che rispecchino le esigenze in evoluzione del tuo business.
Conclusioni.
Google Analytics 4 rappresenta un salto qualitativo nel mondo dell’analisi dei dati web. Con la sua interfaccia intuitiva, le potenti funzionalità e la sua capacità di adattarsi alle moderne esigenze di privacy, GA4 è lo strumento ideale per chiunque voglia comprendere e migliorare le performance del proprio sito web.
In questa nuova era dell’analisi dei dati hai opportunità senza precedenti per ottimizzare la tua presenza online e guidare il tuo sito verso nuovi livelli di successo. Per questo motivo, ti consigliamo di affidarti ad un’agenzia di professionisti come Naytes, che sappia guidarti nelle scelte, nelle analisi e nelle implementazioni della tua strategia digitale, sul tuo sito web e non solo!
Ti sei mai chiesto cos’è un Brand Book? Se sei proprietario di un marchio ed è la prima volta che senti nominare questo anglicismo, allora dovresti continuare a leggere!
Letteralmente, viene tradotto come “libro del marchio” e, infatti, si tratta di un vero e proprio manuale da seguire per una corretta comunicazione non solo con i clienti, ma anche con i tuoi collaboratori. Inoltre, è la base per la tua azienda per ottenere un buon posizionamento nel mercato di riferimento.
Essendo un libro guida contiene delle regole fondamentali, che sono utili proprio per queste funzioni. Se ancora non ne hai costruito uno per la tua azienda o agenzia, ti spieghiamo come fare.
Cos’è un Brand Book.
Innanzitutto, è importante dare una definizione a questo termine: lo si può considerare come un documento in cui sono elencate tutte le linee guida necessarie per comunicare correttamente il proprio brand. Ti sarà molto utile sia per riuscire ad interfacciarti sia con coloro che si trovano all’interno della tua realtà aziendale, sia con chi è all’esterno di essa, come ad esempio i tuoi collaboratori e soprattutto i clienti.
Ma, principalmente, si tratta di un’ottima base di partenza per poter costruire la Brand Identity in modo corretto e coerente con quelli che sono i tuoi obiettivi. Sarà fondamentale consultare questo manuale qualora si voglia operare un re-branding, ma anche, più banalmente, nello sviluppo del sito internet aziendale. Quest’ultimo viene spesso modificato per seguire le novità lanciate dal web 2.0, tagliando o aggiungendo pagine e sezioni. Ricordati che per poter avere una presenza online coerente, bisogna sempre tenere in considerazioni tutte le caratteristiche, visive e non, che compongono il marchio.
Come si può costruire un Brand Book.
Entrando nel vivo della questione, dunque, come si può costruire un Brand Book? Si tratta di qualcosa di personale e che non ha delle istruzioni precise per la sua redazione. Sicuramente però, ci sono alcuni passi da seguire in modo generale:
Primo step: Definire il tuo marchio.
- Com’è nato;
- Qual è la sua mission;
- Quali promesse vuol rispettare;
- Quali obiettivi ha, qual è la vision aziendale;
- Che tipo di prodotti o servizi propone e come si costituiscono.
Potrebbe essere utile, nel caso in cui tu abbia un business già avviato, sentire i pareri dei tuoi soci e collaboratori. Dopo questo primo momento avrai più chiara la personalità del tuo brand e come può essere visto da fuori. Di conseguenza, sarà più semplice realizzare i passi successivi.
Secondo step: Stabilisci le linee guida che rappresentano il brand.
- Logo e baseline. Questi due elementi sono imprescindibili, più sono chiari e definiti, più il consumatore ricorderà facilmente il tuo marchio. Dal colore che essi devono avere alle dimensioni, nulla deve essere dato per scontato o lasciato al caso, perché si dovrà associare chiaramente a ciò che si è detto nel primo step;
- Caratteri e font. Anche in questo caso, definire la tipografia da utilizzare contribuisce ad avere maggiore efficacia, coerenza e armonia;
- Colore. Ad ogni sfumatura si associa ad un’emozione, quindi, anche la scelta del colore del tuo marchio non deve essere casuale, ma dettata da ciò che vuoi comunicare. Inoltre, gli stessi colori dovranno essere utilizzati in tutti i contesti, sempre con l’obiettivo di fortificare il brand. Per evitare confusione con tecnici e programmatori futuri, inoltre, è importante usare il nome corretto del colore, ad esempio basandosi sulla scala di codici di Pantone;
- Stile di comunicazione. Avere un vocabolario di termini aziendali con cui comunicare sia internamente che esternamente è un altro punto da chiarire per poter dare al tuo brand un determinato “tone of voice”, che può variare dal formale allo scherzoso, con tutte le sfumature intermedie o parallele. Questo, ovviamente, dipende anche molto dal tipo di prodotto o servizio che vendi;
- Infine, dovrai definire anche le immagini che vanno utilizzate per rappresentare al meglio il tuo brand. Quindi, con quali fotografie o icone comunicare, le quali dovranno rispettare tutto ciò che hai stabilito in precedenza.
Terzo step: diffondi le tue linee guida.
Tutto ciò che si trova all’interno del tuo libro del brand deve essere comprensibile a chiunque, per avere una comunicazione più efficace e che sia rispettata anche da chi lavora per te o condivisa da chi è già stato tuo cliente.
Una volta letto il Brand Book dovrà essere chiara a tutti l’immagine del tuo marchio e quali sono i tuoi valori e obiettivi. Un manuale poco comprensibile rischierebbe di compromettere quello che si vuole comunicare. È consigliato mettere a disposizione di tutti il Brand Book, affinché venga consultato a piacimento. Il modo più efficace è quello di renderlo pubblico sulle piattaforme online: sul sito web ed eventualmente anche sui canali social.
Un piccolo consiglio che ti suggeriamo è quello di usare i colori, i caratteri e lo stile definiti in precedenza anche per la redazione del Brand Book. In questo modo il lettore avrà già assimilato inconsciamente le caratteristiche del tuo marchio.
I vantaggi che garantisce un Brand Book.
Ricapitolando, perché dovresti costruire un Brand Book e quali sono i vantaggi che otterresti?
- Il tuo marchio risulterebbe più unito e compatto;
- Avrai una buona comunicazione sia con il personale, che con i clienti e i collaboratori;
- Svilupperai un marchio maggiormente riconoscibile e con un buon posizionamento, rispetto alla concorrenza;
- Ti sarà utile per gli eventuali sviluppi del brand in futuro, affinché il tuo marchio risulti comunque coerente.
Il metodo Naytes.
Riordinare in modo preciso i concetti che si vogliono comunicare non è sempre semplice.
Vanno tenuti in considerazione molti concetti durante la stesura, se si intende realizzare un manuale dettagliato in grado di definire le linee guida del marchio. Naytes agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, offre tra i suoi servizi anche la possibilità di creare nuove Brand Identity corredate, ovviamente, dal relativo Brand Book personalizzato. In particolar modo, il nostro metodo consiste in uno studio, effettuato dai nostri esperti di marketing, un piano comunicativo insieme ad imprenditori come te. Esso si basa su 7 passaggi:
- Pre-incontro col cliente. In cui l’obiettivo è quello di definire quali sono i punti fermi dell’azienda, come ad esempio il target di riferimento, il prodotto o servizio offerto, ecc.;
- Ricerca interna tra il team Naytes. In questo momento i nostri esperti di Brand Identity studiano quali sono i colori, i font, le immagini che più si adattano al brand;
- Realizzazione di tre proposte di logo. Prepariamo sempre più di una versione, in modo tale che il cliente possa avere un campo di scelta plurimo;
- Presentazione del lavoro. In questa fase c’è un altro incontro col cliente, al quale vengono mostrati i loghi, la proposta di Brand Identity e gli avatar sui social network;
- Posizionamento sulla mappa valoriale. Dopo che il cliente ha scelto il nuovo logo, si mostra in che modo esso si posiziona rispetto al precedente (se ce n’è uno) e rispetto ai marchi dei principali competitor;
- Decisione del cliente. La penultima fase è quella decisiva, in cui si scelgono e approvano Brand Identity e logo;
- Brand Book. Una volta che si sono stabiliti concretamente tutti gli obiettivi e i valori del cliente, si realizza il Brand Book, in cui vengono date le istruzioni per l’utilizzo del logo.
Se anche tu hai capito che è giunta l’ora di creare una Brand Identity di successo, veicolata da un Brand Book aziendale, contattaci subito!
Il mondo delle PMI italiane si sta digitalizzando e ad un ritmo molto sostenuto. Secondo il rapporto “Imprese ed ICT” diffuso da ISTAT, nel 2022 ben il 69,9% delle piccole e medie imprese ha adottato – in media – almeno 4 tra le 12 attività individuate per un ipotetico percorso di digitalizzazione aziendale. Un risultato superiore a quello dell’Unione Europea e sostenuto nel nostro Paese da una serie di interessanti iniziati, tra le quali troviamo anche i Voucher Digitali I4.0 promossi, a Reggio Emilia, direttamente dalla Camera di Commercio.
In questo senso, le aziende italiane stanno facendo progressi significativi, come dimostrato dai seguenti dati forniti da IlSole24Ore:
- Molte più aziende rispetto al passato, hanno ora oltre il 50% del personale che accede a internet a scopi professionali (+23%);
- Per il 74,9% delle imprese, l’impatto ambientale delle tecnologie adottate o che pensa di adottare, è un fattore fondamentale di scelta;
- Dal 2017 ad oggi, c’è stato un notevole miglioramento nell’adozione di servizi digitali come la fatturazione elettronica e l’utilizzo del cloud.
Per questo motivo, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha stanziato 450.000 euro per supportare e sostenere la transazione digitale delle piccole e medio imprese locali. Vediamo come funziona.
L’importanza del commercio digitale.
Negli ultimissimi anni, abbiamo assistito ad una generale presa di coscienza circa l’importanza della digitalizzazione dei business, anche strettamente locali. La pandemia da Coronavirus, in quest’ottica, è stata la spinta che mancava alle aziende italiane.
Il commercio elettronico, infatti, è stato uno dei settori di maggiore crescita durante il lockdown del 2020 e a causa delle limitazioni del biennio 2021-22. In breve tempo, gli e-commerce hanno colmato gran parte del divario accumulato negli anni nei confronti del commercio in presenza.
La necessità di fare acquisti online ha spinto gli italiani ad acquisire familiarità con questo tipo di acquisti, trasformando l’e-commerce in una nuova abitudine consolidata. E nonostante le riaperture, la crescita del commercio online non si è arrestata, ma ha continuato la sua crescita, anche se con un trend e un ritmo più “normale”.
Nel 2022, l’e-commerce di prodotto è cresciuto dell’8%, registrando un fatturato di oltre 33 miliardi di euro. Allo stesso tempo, l’e-commerce dei servizi ha visto una crescita addirittura del 59%, raggiungendo un fatturato di quasi 15 miliardi di euro.
Nonostante le difficoltà del contesto attuale, il futuro sembra segnato: il commercio al dettaglio fisico e online si integreranno sempre di più in una logica omnicanale, e anche il B2B vedrà una maggiore implementazione di e-commerce.
La situazione nelle imprese italiane.
Nonostante i diversi aspetti positivi derivanti dalla transizione digitale, vi sono però ancora diversi dati negativi che è importante riscontrare, quali:
- Molte imprese italiane non mostrano interesse per la cybersecurity, solo il 14,4% delle piccole e medie imprese si è dotato di un sistema di sicurezza digitale;
- Solo il 13,5% delle aziende assume esperti di ICT per le proprie attività quotidiane o periodiche;
- Inoltre, l’e–commerce presenta performance troppo limitate, poiché solo il 18% delle imprese con almeno 10 addetti ha effettuato vendite online.
Tuttavia, queste lacune possono diventare occasioni per migliorare i modelli di business delle aziende. A tal proposito, vengono adottati provvedimenti come Industria 4.0 e il Piano Nazionale Transizione 4.0: sono due iniziative che prevedono crediti d’imposta volti a incentivare gli investimenti aziendali in beni strumentali, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e formazione.
In tal senso è stato recentemente promosso il bando “Voucher digitali I4.0 – Anno 2023”, dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia. Gli obiettivi dell’iniziativa sono:
- La realizzazione di progetti mirati all’introduzione di modelli di business 4.0;
- La collaborazione tra micro, piccole e medie imprese e soggetti qualificati nell’utilizzo di tecnologie I4.0 (Industria 4.0);
- La promozione dell’attuazione del Piano Transizione 4.0, per consentire alle PMI di sfruttare le potenzialità della transizione digitale.
Voucher Digitali I4.0: come ottenerli.
Le imprese con sede legale nella provincia di Reggio Emilia, di dimensioni micro, piccole e medie, avranno l’opportunità di usufruire di un finanziamento a fondo perduto corrispondente al 50% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 10.000 €.
Tra le molte attività finanziabili, è incluso anche lo sviluppo di piattaforme di e-commerce. Le spese che possono essere coperte dal finanziamento riguardano, in generale, anche servizi di consulenza, formazione, l’acquisto di beni strumentali materiali ed immateriali.
Nel complesso, saranno stanziati un totale di 450.000€ per il finanziamento.
Le istanze per accedere al finanziamento potranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica utilizzando il sistema Telemaco di InfoCamere, dalle ore 10:00 del 09/05/2023 alle ore 16:00 del 13/07/2023.
Da sempre, la reputazione sociale di un’azienda – ossia come un brand viene valutato agli occhi di clienti e potenziali tali – è un fattore decisivo di successo del business. Al giorno d’oggi, vivendo appieno l’era digitale, gran parte del giudizio si è spostato online, principalmente sotto forma di recensione.
Nella scelta di un prodotto o servizio, infatti, l’esperienza vissuta da altri consumatori – un tempo conoscenti, oggi anche sconosciuti – influenza fortemente le decisioni d’acquisto. Possedere una reputazione online negativa, quindi, può comportare tanto la perdita di fiducia da parte dei clienti già acquisiti, quanto una generale distanza con quelli potenziali.
Vediamo, quindi, perché è così importante, come migliorarla e il ruolo primario assegnato dal pubblico alle recensioni.
Cos’è la reputazione sociale online.
La reputazione online è il giudizio che un’azienda, ma anche una persona, un prodotto o un servizio, possiede su internet e sulle varie piattaforme digitali. In parole povere, riguarda l’opinione che gli utenti si fanno tramite le informazioni e i dati che reperiscono su internet.
Attenzione! Perché non va confusa con l’immagine del brand, elemento che identifica ciò che un’azienda vuole trasmettere. La reputazione sociale, infatti, si concentra maggiormente su come si viene percepiti dagli utenti in rete.
Chi gestisce un business, quindi, deve porvi grande cura, perché non può mai avere un pieno controllo su tale reputazione, che dipende da due fattore principali:
- Le informazioni che la stessa azienda inserisci sui propri canali digitali;
- Le opinioni che altri utenti condividono in rete (recensioni, commenti e simili).
Ma perché è così importante? In primo luogo, proprio per colmare la distanza col pubblico e farsi trovare e apprezzare dai clienti e quindi essere scelti rispetto alla concorrenza. E già questo dovrebbe essere sufficiente a convincere un’azienda a non trascurare le strategie che permettono di migliorare la reputazione sociale digitale.
Ma non è tutto qui. Una reputazione positiva consente anche di:
- Attrarre nuovi clienti online, ma non solo;
- I nuovi cliente non possono che far crescere i profitti;
- Migliorare la visibilità sui motori di ricerca;
- Aumentare la fidelizzazione di chi già è stato cliente.
Quest’ultimo, in particolare, è un punto che si rivelerà fondamentale e che, quindi, merita di essere approfondito. In generale, raccogliere le recensioni e i feedback dei clienti soddisfatti, permette di mostrare che la loro opinione conta, facendoli sentire importanti – cosa che di fatto sono – e aumentando il loro grado di fidelizzazione.
L’importanza delle recensioni.
Tenendo ben a mente tutto il discorso appena affrontato, ti sarà già chiaro quanto le recensioni online abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione di una reputazione positiva. Sono infatti giudizi che sostengono le aziende nel mostrare la loro qualità, aumentare le vendite e migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Recenti ricerche, in particolare, hanno evidenziato che, statisticamente, le recensioni sono in grado di influenzare il 90% dei lead e sono più efficaci di una buona presentazione di vendita. Gli utenti online, infatti, si fidano delle recensioni al pari di un consiglio personale di un amico. Sono quindi importanti perché – è ormai innegabile –, portano al successo attraverso un aumento degli introiti, dei tassi di conversione e dei visitatori sui canali online.
Recensioni sì, ma quante?
Non è facile quantificare il numero di buone recensioni necessarie perché siano efficaci e, quindi, portino risultati positivi. Mediamente, per poter essere competitiva, un’azienda necessita di almeno 20 recensioni positive. Solitamente, però, le attività che hanno il miglior posizionamento su Google, per un determinato settore, ne posseggono molte di più.
Inoltre, occorre anche concentrarsi sull’ottenere sempre nuove recensioni. Un’attività di richiesta e aggiornamento è fondamentale, perché più del 73% dei clienti considera quelle vecchie di tre mesi poco rilevanti.
Ma cosa succede se la tua azienda non ha ancora recensioni? Si tratta di un fattore che può determinare bassi numeri, relativamente a vendite e a contatti. Infatti, circa il 59% dei clienti potenziali vuole consultare almeno 3-7 recensioni prima di affidarsi ad una nuova realtà che non conosce.
Questo significa che se il tuo business non possiede ancora recensioni – oppure ne ha poche o, ancora peggio, sono mediamente negative – rischia di essere escluso dal mercato degli utenti che cercano sui motori di ricerca un prodotto o servizio.
Come migliorare la reputazione sociale.
Essere sempre coerenti.
Il primo passo per ottenere i migliori risultati in termini di reputazione sociale è essere sempre coerenti e mantenere le promesse con il proprio pubblico. Come avviene per qualsiasi tipo di relazione, infatti, rispettare la parola data ed essere onesti – in ogni tipo di comunicazione e su ogni canale – con i clienti è fondamentale per dar vita a una reputazione online di valore.
Se, ad esempio, hai offerto uno sconto a un cliente per scusarti a causa di disservizio o se hai promesso di risolvere una problematica che un utente ha posto sui social, portare a termine tali attività è necessario per mantenere elevata la propria reputazione.
Considera inoltre che, al giorno d’oggi, la stragrande maggioranza delle interazioni online sono pubbliche. Occorre quindi tenere sempre a mente che chiunque può seguire l’andamento della discussione con la persona che ha riscontrato una problematica. Questo significa che, nonostante il team di marketing di un’azienda possa investire ingenti somme per pubblicizzare il proprio marchio, se non si ha un buon rapporto con i clienti non c’è strategia promozionale che possa salvare la reputazione online.
I feedback degli utenti sono una grande opportunità per apportare cambiamenti e miglioramenti all’attività, perfezionandone anche l’organizzazione. I clienti esperti notano questi dettagli e sono quegli aspetti che li faranno tornare ad acquistare.
La reputazione dei competitor.
Una buona norma, è quella di tenere sempre un occhio puntato verso la concorrenza. Vale per strategie, comunicazioni e offerte, come per la reputazione sociale. Infatti, la tua reputazione sociale online ha più o meno valore anche in relazione a quella della concorrenza.
Oltre al numero e al giudizio medio delle recensioni, è necessario studiare come i competitor si procurano le recensioni, come rispondono e quale tipo di assistenza assicurano a loro clienti. E questo vale per ogni piattaforma che ospita commenti e giudizi: ogni canale, quindi, rappresenta una possibilità di imparare e di migliorare la tua strategia di gestione della reputazione online.
Tutte queste informazioni sono fondamentali per aiutare la tua azienda a migliorare la sua reputazione online. Un grande vantaggio del monitorare i competitor, inoltre, è quello di poter evitare di imbattersi in errori o, al contrario, prendere spunto da strategie vincenti.
La spinta data da testimonial e influencer.
Ci sono alcune strategie che possono aiutarti a migliorare la reputazione online. Una di queste – forse la più potente in questi anni – è la collaborazione con influencer/testiomonial che godono di un’ottima considerazione e di fiducia online.
L’influencer marketing è un trend determinante online. Le grandi aziende e i marchi più noti, infatti, generano un ottimo ROI (Return On Investment) grazie alle partnership con personaggi molto conosciuti. Gli utenti amano ascoltare i consigli e le esperienze di acquisto di persone che seguono e di cui si fidano!
Per le aziende, questo tipo di collaborazione ha dei risvolti positivi sulla reputazione online principalmente in due modi:
- Aumenta la conoscenza della tua azienda, grazie alla risonanza che il testimonial genera e perché il tuo brand sarà associato al nome noto;
- Ne accresce la credibilità, grazie alla fiducia che gli utenti ripongono nel personaggio famoso e nei suoi consigli.
Naturalmente, occorre anche trovare il testimonial giusto! Oltre ad avere un’ottima reputazione online, infatti, deve essere coerente con la filosofia e la politica della tua azienda. Infine, deve essere credibile nell’utilizzare i tuoi prodotti, usufruire i tuoi servizi ed essere adeguato al target di pubblico con cui vuoi comunicare.
Fidelizzare i clienti.
Una pratica molto importante, parlando di reputazione online, è la fidelizzazione dei clienti.
L’obiettivo principale, in questo senso, è garantire che il cliente effettui acquisti ripetuti, che sia soddisfatto dei servizi ricevuti e che non passi alla concorrenza. Per ottenere questo risultato occorre garantire alle persone un’ottima esperienza di acquisto e bisogna assicurare sempre un valore elevato dei prodotti e dei servizi.
Tre vantaggi del concentrarsi sulla fidelizzazione dei clienti:
- Ti permetterà di ottenere un valore medio dell’ordine più elevato. Alcuni studi hanno dimostrato che più a lungo un cliente ha una “relazione” con un venditore online, più spenderà in un certo lasso di tempo;
- Ti farà accrescere i profitti. I clienti fidelizzati sono disposti anche a provare nuovi prodotti dell’azienda di cui si fidano. Maggiore soddisfazione vuol dire, quindi, anche più profitti su ogni linea di prodotto o di servizio;
- Reputazione sociale migliore. I clienti soddisfatti e che ripongono la loro fiducia in un’azienda, saranno più predisposti a lasciare recensioni e commenti positivi ed entusiasti!
Migliorare la propria reputazione digitale, è ormai assodato, è fondamentale. Ma non temere! Non dovrai farlo necessariamente da solo. Noi di Naytes agenzia di comunicazione e marketing curiamo con grande attenzione la nostra reputazione e ci prodighiamo con altrettanta energia a migliorare quella dei nostri clienti, con strategie e tecniche estremamente efficaci.
Quindi, se vuoi sapere a che livello è la tua reputazione digitale e come puoi renderla più solida, contattaci! Siamo a tua disposizione.
Al giorno d’oggi, per ogni azienda, avere una presenza forte e ben riconoscibile sul web è fondamentale. La comunicazione digitale e il modo di porsi nei confronti dei clienti e potenziali tali sono aspetti importantissimi per ogni brand. Uno dei primi passi per affermarsi online, è quello di realizzare un sito web di alta qualità, che sappia esprimere l’identità e i valori del brand, ma che sappia anche presentare i prodotti e servizi offerti, al target di pubblico corretto. Il sito aziendale è la vetrina digitale dell’attività, a tutti gli effetti analoga alle più tradizionali vetrine su strada nel mondo “reale”. Tra le primissime decisioni da prendere per creare un sito web da zero riguardano il dominio e l’hosting.
Ma cosa sono esattamente? Quali sono i concetti che stanno alle spalle di dominio e hosting? E quali sono le differenze tra i due? In questo articolo, spiegheremo in dettaglio che cosa sono il dominio e l’hosting, come funzionano e come gestirli.
Cos’è un dominio e come funziona?
Un dominio è un nome univoco che identifica un sito web su internet. Il dominio consente agli utenti di accedere al sito utilizzando un nome facile da ricordare, invece di dover utilizzare un complesso indirizzo IP numerico, molto difficile da poter memorizzare, soprattutto perché, mediamente, navighiamo decine di siti differenti ogni giorno.
Il dominio è composto da due parti principali: il nome di dominio e l’estensione di dominio. Ad esempio, in “naytes.it”, “naytes” è il nome e “.it” è l’estensione. Quando si digita un nome di dominio nel browser (come Chrome, Safari, Mozilla ecc…), il computer utilizza il sistema dei DNS (nomi di dominio, appunto) per tradurre il nome nell’indirizzo IP numerico del server web corrispondente, che viene quindi utilizzato per recuperare, in questo caso, naytes.it, dal server in cui è allocato.
Registrazione del dominio.
La registrazione del dominio è il processo mediante il quale si acquisisce il diritto esclusivo di utilizzare un nome sul web. Il primo passo è, ovviamente, scegliere un nome che sia disponibile, ossia che non sia già utilizzato da terzi. Successivamente, sarà la volta dell’identificazione dell’estensione desiderata. E, per chiudere, la presentazione di tutte le necessarie informazioni di registrazione, come avviene per ogni acquisto online.
I prezzi per la registrazione di un dominio possono variare a seconda dell’estensione, della durata della registrazione e del provider scelto. In generale, i prezzi annuali per la registrazione di dominio vanno da pochi euro per le estensioni più comuni come .com, .org e .net, a qualche centinaio di euro per altre più specifiche come .luxury, .vip o .estate.
Il servizio di hosting.
L’hosting è il servizio che consente di pubblicare un sito web su internet, rendendolo accessibile ai visitatori. L’hosting prevede l’utilizzo di server web (= computer ad alte prestazioni che ospitano i file del sito web e li rendono disponibili al pubblico attraverso una connessione internet ad alta velocità). Gli utenti possono scegliere tra diversi tipi di hosting, tra le soluzioni più comuni troviamo l’hosting “condiviso”, “dedicato”, “VPS” (Virtual Private Server) e “cloud”.
Tipi di hosting: condiviso, dedicato, VPS, cloud.
Esistono quindi diversi tipi di hosting tra cui scegliere, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Di seguito sono riportati i quattro tipi di hosting più comuni:
- Hosting condiviso. Questo tipo di hosting prevede che un sito web condivida lo stesso server con altri siti. Ciò significa che le risorse del server, come la CPU, la RAM e la larghezza di banda, vengono divise tra tutti gli “ospitati” sul server. L’hosting condiviso è generalmente la tipologia più economica, ma potrebbe non essere la scelta migliore per i siti web ad alto traffico o che richiedono prestazioni elevate;
- Hosting dedicato. In questo caso un intero server viene assegnato a un singolo sito web. Ciò significa che tutte le risorse hardware del server di cui nel punto 1., sono a disposizione esclusiva di quel determinato sito. L’hosting dedicato può offrire prestazioni elevate, maggiore sicurezza e maggiore controllo, ma è anche più costoso rispetto ad altre opzioni;
- Virtual Private Server. Il VPS è un tipo di hosting che simula un server dedicato all’interno di un server condiviso. In pratica, il VPS suddivide il server in diverse parti, ognuna delle quali funge da server virtuale autonomo. Ogni VPS ha le proprie risorse hardware e l’utente ha controllo completo sul proprio ambiente. Una buona scelta per siti ad alto traffico che richiedono più risorse rispetto all’hosting condiviso, ma non richiedono un server dedicato;
- Hosting cloud. Utilizza una rete di server connessi tra loro per ospitare i siti web. Ciò significa che ogni singolo sito viene ospitato su più server contemporaneamente. Questa soluzione offre maggiore flessibilità, scalabilità e disponibilità rispetto ad altre forme di hosting. È una buona scelta per i siti con picchi di traffico imprevedibili o che richiedono alta disponibilità e scalabilità.
Come scegliere il provider adatto alle tue esigenze.
La scelta del provider di hosting dipende dalle specifiche necessità tue e del tuo sito aziendale. Ma quali sono i fattori più importanti da considerare nella scelta? Vediamoli insieme:
- Tipo di hosting. Determinare quale tipo di hosting è necessario (vedi paragrafo precedente) in base alle esigenze del sito web e alla quantità di traffico prevista;
- Affidabilità. Verificare che il provider offra un uptime garantito del 99,9% e che disponga di un supporto tecnico affidabile per affrontare eventuali problemi;
- Prestazioni. Assicurarsi che il provider di hosting offra prestazioni veloci e affidabili, utilizzando server ad alta velocità e connessioni internet veloci;
- Sicurezza. Verificare che l’hosting offra misure di sicurezza per proteggere il sito da attacchi informatici, hacker e virus;
- Scalabilità. Verificare che offra anche la possibilità di aggiornare il piano di hosting a seconda delle mutevoli esigenze nel tempo;
- Prezzo. Confrontare sempre i prezzi tra le diverse soluzioni, soppesandone il rapporto qualità-prezzo.
Conclusione.
Come sarà ormai evidente, dominio e hosting sono due cose completamente diverse, certamente legate tra loro (ed è per questo che spesso vengono confuse), ma molto differenti. In sintesi, il dominio è l’indirizzo web del sito, mentre l’hosting si riferisce alla locazione su un server. Senza un dominio, il sito non sarebbe accessibile su internet, mentre senza l’hosting non avrebbe un luogo in cui risiedere e non sarebbe disponibile.
Per la gestione dell’hosting e del dominio per il loro sito web, molte aziende si affidano a professionisti del settore. Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, da anni si occupa della realizzazione di siti web e della loro gestione, dall’acquisto del dominio, allocato su server di proprietà, alla consegna del sito pronto per la messa online, effettuando poi, nel corso degli anni, la necessaria manutenzione e tutti gli aggiornamenti necessari a garantirne il corretto funzionamento e performance eccellenti. Contattaci e richiedi subito una consulenza gratuita per la realizzazione o la manutenzione del tuo sito web aziendale!