Il ruolo cruciale del video marketing nell’era digitale

L’importanza del video nell’attuale panorama digitale.

Attrarre l’attenzione del pubblico in un contesto sempre più saturo di informazioni non è sicuramente cosa facile, specie se si considerano i tempi di attenzione sempre più brevi dei consumatori moderni. Optare per una comunicazione coinvolgente e dinamica, che sappia toccare tutte le sfere emotive del consumatore, si rende allora necessario. Una strategia di marketing che in questo contesto si è guadagnata un posto tra quelle di successo, configurandosi come uno degli strumenti più potenti e versatili a disposizione delle aziende, è il video marketing.

 

Il potere visivo del video marketing.

Il segreto del successo di questa strategia risiede in gran parte nel suo potere visivo: i consumatori sono naturalmente attratti dall’idea di guardare video, siano essi informativi o divertenti, data l’estrema facilità con cui possono essere seguiti.

La capacità dei video di raccontare una storia o trasmettere un messaggio in pochi secondi, combinando immagini in movimento, suoni e testi, li rende strumenti potenti per le strategie di marketing digitale, in grado di stimolare l’interesse e promuovere l’interazione in modo efficace.

Il video offre un’ampia flessibilità creativa, lasciando alle aziende la libertà di sperimentare con una varietà di stili, toni e formati, adattando il messaggio alle preferenze del proprio pubblico. Dalle animazioni alle riprese dal vivo, dalle pubblicità divertenti ai video educativi, le possibilità creative sono infinite. E le aziende possono utilizzarli per i più disparati motivi: per aumentare la consapevolezza del marchio, trasmettere valori e obiettivi o creare una connessione autentica con il pubblico.

Video marketing

Tendenze attuali.

Stories.

Le tendenze attuali nel video marketing riflettono l’evoluzione delle preferenze dei consumatori e delle piattaforme digitali. Tra queste, la condivisione di Stories, ovvero di video brevi e in formato verticale particolarmente popolari su piattaforme come Instagram, Snapchat e TikTok. Questi brevi contenuti video sono progettati per essere consumati rapidamente, adattandosi perfettamente al comportamento degli utenti moderni che cercano informazioni rapide e intrattenimento istantaneo. Sono ideali per mostrare momenti di vita vera, il dietro le quinte e le promozioni, contribuendo così a mantenere vivo l’interesse del pubblico e a promuovere la brand awareness in modo immediato.

Video (marketing) in diretta.

Un’altra tendenza è il video in diretta, che permette alle aziende di interagire in tempo reale con il proprio pubblico, rispondendo alle domande, mostrando eventi dal vivo e offrendo un’esperienza autentica, il che non può che rafforzare il legame emotivo tra il marchio e i suoi clienti.

Tutorial e testimonianze.

Attraverso video dimostrativi, testimonianze dei clienti o tutorial, le aziende possono educare il pubblico sulle caratteristiche e i vantaggi dei prodotti o servizi che offrono, guidandoli attraverso il processo di acquisto. Inoltre, l’inclusione di call-to-action chiare e persuasive può spingere gli spettatori a compiere azioni specifiche, come iscriversi alla newsletter, scaricare un ebook o effettuare un acquisto. Contribuendo così a incrementare le conversioni e il ritorno sull’investimento.

Video marketing, influencer e content creator.

Molte aziende stanno sfruttando il potenziale del video marketing attraverso collaborazioni con influencer e creator di contenuti. Il pubblico consolidato e l’alta credibilità nei confronti dei propri seguaci rendono gli influencer i partner ideali di un marchio che, attraverso video sponsorizzati, recensioni di prodotti e partecipazioni a eventi, può sfruttare la loro influenza per raggiungere nuovi segmenti di pubblico e accrescere la consapevolezza del proprio marchio.

Video marketing

Le aziende, insomma, stanno cercando di creare contenuti video che siano il più rilevante e personalizzati possibile per il proprio pubblico, utilizzando dati demografici, comportamentali e di interesse per adattare i messaggi alle esigenze specifiche e ai gusti degli utenti.

Strategie efficaci per il video marketing.

Conoscere a fondo il proprio pubblico di riferimento e comprendere i loro interessi e bisogni è quindi essenziale per sviluppare strategie di video marketing che abbiano un impatto significativo. Tuttavia, anche il miglior video non avrà successo senza una promozione adeguata. È cruciale distribuire i video su tutte le piattaforme di social media pertinenti, integrandoli nelle e-mail di marketing e posizionandoli visibilmente sul sito web. L’utilizzo di annunci a pagamento su piattaforme come Facebook, Instagram e YouTube può aiutare a raggiungere un pubblico più ampio e mirato. Per migliorare continuamente le strategie di video marketing, è essenziale poi analizzare regolarmente le prestazioni dei video, monitorando metriche chiave come il numero di visualizzazioni, il tasso di retention, l’engagement degli spettatori e le conversioni generate. Questi dati forniscono informazioni preziose su ciò che funziona e ciò che, invece, deve essere ottimizzato.

Conclusione.

In un panorama digitale in continua evoluzione, è fondamentale essere aperti alla sperimentazione con nuove idee e approcci. L’innovazione e la sperimentazione possono aiutare a distinguersi dalla concorrenza e a mantenere il marchio rilevante e coinvolgente. Esplorare nuove forme di contenuto video, piattaforme di distribuzione innovative e strategie di promozione diverse può fare la differenza.

Affidati a professionisti del settore come noi di Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, per definire e perseguire la strategia di video marketing più adatta a te e al tuo pubblico!

Neuromarketing: cos’è e come può migliorare le tue strategie di comunicazione

Nel campo marketing, inutile ignorarlo, siamo in una fase storica di continua ricerca di innovazione: in questo senso il neuromarketing si afferma come una frontiera rivoluzionaria. Questo approccio interdisciplinare, che unisce – com’è facile intuire – neuroscienza e marketing, mira a decifrare le dinamiche nascoste dietro le decisioni di acquisto dei consumatori.

Utilizzando metodologie avanzate per analizzare le reazioni cerebrali agli stimoli di marketing, il neuromarketing fornisce una prospettiva unica sulle forze psicologiche che influenzano il comportamento dei consumatori. La potenza di questa disciplina è impressionante se utilizzata correttamente, perché ci permette a tutti gli effetti di “entrare nella mente” del nostro pubblico di riferimento.

Immergiamoci quindi nell’argomento, analizzando come il neuromarketing possa arricchire la nostra comprensione del marketing aziendale; ma anche rivoluzionarne le strategie, rendendole più efficienti, orientate al cliente e basate su dati concreti e misurabili.

Cos’è il neuromarketing?

Il neuromarketing rappresenta un incrocio affascinante tra le intuizioni della neuroscienza e le strategie di marketing. Questa disciplina si concentra sullo studio delle reazioni cerebrali dei consumatori a messaggi pubblicitari, branding e prodotti, utilizzando tecniche come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e l’elettroencefalografia (EEG). Questi strumenti non solo tracciano l’attività cerebrale, ma offrono anche dati preziosi su come i consumatori reagiscono a livello emotivo e cognitivo a vari stimoli di marketing.

Questa analisi approfondita va ben oltre le tradizionali indagini, i sondaggi e i focus group, svelando preferenze e reazioni spesso non espresse verbalmente. In questo modo ci è possibile comprendere meglio cosa attira realmente l’attenzione dei consumatori e cosa stimola una reazione emotiva positiva.

La scienza dietro il neuromarketing.

La base del neuromarketing risiede nel principio che molte decisioni di acquisto sono guidate da processi inconsci. Il cervello umano, con la sua complessa rete di emozioni, pensieri e ricordi, agisce come un elaboratore di informazioni sofisticato. Comprendere come queste componenti interagiscono può fornire spunti essenziali per il marketing.

Tecniche come la fMRI possono infatti rivelare quali aree del cervello si attivano in risposta a specifici stimoli di marketing. Indicano quindi come i messaggi pubblicitari possono essere ottimizzati per suscitare le reazioni desiderate.

Neuromarketing

Benefici per le imprese.

Il neuromarketing offre un ampio spettro di vantaggi per le imprese che scelgono di adottarlo. Uno dei principali benefici risiede nella capacità di migliorare l’efficacia delle campagne pubblicitarie. Grazie ai dati neuroscientifici, le aziende possono creare messaggi pubblicitari che catturano più efficacemente l’attenzione e suscitano reazioni emotive positive nei consumatori. Questo significa non solo un maggiore engagement, ma anche un incremento delle conversioni e delle vendite.

Inoltre, il neuromarketing permette di sviluppare prodotti che rispondono meglio ai desideri e alle necessità inconsce dei clienti. Attraverso l’analisi delle risposte cerebrali a prototipi e design, le aziende possono perfezionare i loro prodotti prima del lancio, riducendo il rischio di insuccessi sul mercato. Il branding ne trae ugualmente beneficio: comprendendo quali elementi visivi e narrativi generano una connessione emotiva più forte, le imprese possono costruire marchi più potenti e memorabili.

Infine, un uso efficace del neuromarketing può portare a una maggiore efficienza delle spese pubblicitarie. Con dati più precisi su ciò che funziona, le risorse possono essere allocate in modo più strategico, riducendo gli sprechi e aumentando il ritorno sull’investimento (ROI).

Etica, privacy e neuromarketing.

Sebbene il neuromarketing offra potenzialità straordinarie, solleva anche importanti questioni etiche e di privacy. L’analisi delle risposte cerebrali dei consumatori implica l’acquisizione di dati estremamente sensibili e personali. È quindi fondamentale che le aziende operino con la massima trasparenza, ottenendo il consenso informato dei partecipanti e garantendo la protezione dei loro dati.

Un altro aspetto etico riguarda il potenziale uso manipolativo del neuromarketing. Se da un lato questa disciplina può migliorare la rilevanza e l’efficacia delle comunicazioni di marketing, dall’altro esiste il rischio che possa essere utilizzata per influenzare indebitamente le scelte dei consumatori. Le aziende devono quindi adottare un approccio responsabile, assicurandosi che le tecniche di neuromarketing siano utilizzate per migliorare l’esperienza del cliente e non per sfruttare le loro vulnerabilità.

La futura evoluzione del neuromarketing.

Il campo del neuromarketing è in continua evoluzione e le prospettive future sono estremamente promettenti. L’integrazione con l’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una delle frontiere più interessanti. L’AI può infatti analizzare grandi quantità di dati neuroscientifici in modo più rapido e accurato, offrendo insights ancora più profondi e azionabili.

Un’altra area di sviluppo riguarda l’uso della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) nelle ricerche di neuromarketing. Queste tecnologie immersive possono simulare ambienti di vendita realistici, permettendo alle aziende di testare le reazioni dei consumatori in situazioni molto simili a quelle reali.

Neuromarketing

Come iniziare.

Per le aziende interessate a esplorare il neuromarketing, il primo passo è la formazione. È importante comprendere i principi di base della neuroscienza e come questi possano essere applicati al marketing. Investire in corsi e workshop può fornire una solida base di conoscenze.

Successivamente, è utile collaborare con esperti del settore. Ci sono numerosi consulenti e agenzie specializzate in neuromarketing che possono guidare le aziende nell’implementazione delle tecniche appropriate. Questi professionisti possono aiutare a selezionare gli strumenti giusti e interpretare correttamente i dati raccolti.

Infine, è fondamentale integrare il neuromarketing all’interno delle strategie di marketing esistenti. Questo significa non solo utilizzare i dati neuroscientifici per informare le decisioni di marketing, ma anche per sperimentare e iterare continuamente, ottimizzando le campagne sulla base delle risposte reali dei consumatori.

Conclusioni.

Il neuromarketing rappresenta una delle innovazioni più significative nel campo del marketing moderno. Offrendo una comprensione più profonda e scientifica delle motivazioni dei consumatori, permette alle aziende di creare strategie di comunicazione più efficaci, personalizzate e orientate al cliente. Tuttavia, con questa potenza viene anche una grande responsabilità. Le aziende devono operare con trasparenza e rispetto, garantendo che l’uso del neuromarketing sia etico e centrato sul benessere del consumatore.

Il marketing non convenzionale: la comunicazione che non ti aspetti

Il mondo in cui viviamo è in continua evoluzione e, con questo, anche il modo di fare marketing cambia costantemente. I mutamenti sociali, tecnologici ed economici trasformano il modo in cui le aziende comunicano e interagiscono con i consumatori, portandole ad esplorare le strategie più disparate, sempre nuove e innovative. Si potrebbe dire che molte realtà stanno percorrendo strade di “marketing non convenzionale”, con l’obiettivo di raggiungere nuovi ed efficaci risultati.

Negli ultimi anni, infatti, la comunicazione sembra puntare in particolare sull’autenticità, sulla personalizzazione del messaggio e sul coinvolgimento del cliente, sui valori del marchio e sulla responsabilità sociale, anche in risposta al fatto che il consumatore di oggi è autonomo, competente, selettivo ed esigente.

Nel quadro descritto, un approccio che sta guadagnando sempre più rilevanza in questo scenario è – come già anticipato – l’unconventional marketing o marketing non convenzionale. Si tratta di una soluzione di marketing, un modo di interagire con il proprio target aziendale, che sfida la tradizione e apre nuove strade per l’engagement del pubblico.

Cerchiamo quindi di approfondire cosa si intenda per marketing non convenzionale e quali possono essere le tecniche e le strategie che si possono adottare.

Cosa si intende per unconventional marketing?

Con il termine unconventional marketing facciamo riferimento all’idea di marketing dinamico, ad un insieme di strategie di comunicazione alternative che fanno leva su creatività, originalità e fattore sorpresa per raggiungere e impressionare il pubblico. È proprio l’impatto sui consumatori a rappresentare il pilastro portante di queste strategie perché sono loro a poter diffondere e rendere virale una campagna pubblicitaria lanciata da un brand.

Ti sarai già trovato di fronte se non addirittura seduto sopra a iniziative di questo tipo. Ne esistono di diverse, ognuna caratterizzata da tecniche e approcci propri, ma una cosa le accomuna tutte: sanno sorprendere.

Vediamo quali sono le forme più comuni:

Guerrilla marketing.

Utilizza tecniche pubblicitarie poco convenzionali e a basso costo per sorprendere e coinvolgere il pubblico in maniera inaspettata. L’adattabilità e la flessibilità sono il vero valore aggiunto di questa forma di marketing non convenzionale: si può fare “guerrilla” per promuovere un nuovo prodotto o servizio, per riparare a una crisi d’immagine o, ancora, per sensibilizzare rispetto ad un determinato tema o problema sociale.

Il messaggio viene reso nel mondo reale stravolgendo e reinterpretando l’ambiente abituale del consumatore: strade, piazze, lampioni, strisce pedonali, vengono modificati fisicamente al fine di creare un’esperienza originale ed immediata di incontro con il brand.

Un esempio concreto ci è offerto dal brand Nestlé: una panchina e le sue doghe diventano la barretta di cioccolato KitKat, per metà ancora avvolta nell’iconica confezione rossa.
Ed ecco che diventa possibile sedersi comodi e rilassarsi su strategie di marketing!

Viral marketing.

È una strategia di promozione che sfrutta il passaparola e l’uso dei social media per creare contenuti digitali che si diffondano rapidamente tra i consumatori attraverso la condivisione online.

I video, i meme, le GIF virali sono gli esempi più immediati di contenuti aziendali che diventano popolari, grazie alla loro semplicità di lettura e alla familiarità degli utenti con formati come questi. Al contrario di quanto potrebbe sembrare, una campagna di marketing virale richiede un’accurata strutturazione: i contenuti devono essere in grado di catturare l’attenzione degli utenti tanto da spingerli naturalmente a diffondere il messaggio sul web e sui social media.

Un’iniziativa del genere è stata promossa da McDonald’s nel 2015: presentati in pigiama e ti prometto una colazione gratis! Estremamente semplice ma estremamente efficace, proprio in virtù della sua accessibilità. L’hashtag dedicato #ImLovinIt divenne virale in poche ore, entrando nei trending topics su Twitter.

Marketing non convenzionale

Marketing esperienziale.

Concentrandosi sulla Brand Awareness, l’obiettivo di queste strategie è quello di creare un ambiente che favorisca il desiderio dei clienti di prendere parte o lasciarsi coinvolgere dall’evento. Il marketing esperienziale può spaziare dai pop-up store agli eventi virtuali, a feste, a installazioni interattive. Quanto più l’iniziativa è divertente e interessante, tanto più è probabile che gli utenti vorranno saperne di più e utilizzare il prodotto o il servizio promosso.

Oltre che per scopi promozionali, una campagna di questo tipo può anche essere creata semplicemente per riflettere l’essenza e i valori del brand. Lo storytelling si rivela spesso la strategia adatta in questi casi perché permette di creare un legame emotivo con il consumatore, raccontando non solo ciò che l’azienda fa ma anche ciò che l’azienda è.

In ogni caso, il marketing esperienziale per avere successo deve creare un’esperienza memorabile per lo spettatore. Ikea ha spesso centrato l’obiettivo creando veri e propri eventi virali. Un esempio è lo sleep-over organizzato nel 2011 in Gran Bretagna: una selezione di 100 persone ha avuto la possibilità di dormire nei letti del mega-store Ikea tra i prodotti del brand, sentendosi come a casa propria.

Product Placement.

Consiste nell’inserimento di prodotti o marchi in contenuti come libri, film, programmi televisivi o video musicali, al fine di raggiungere un pubblico più ampio e influente. Si può trattare di Screen Placement se l’inserimento è di tipo visual, di Script Placement quando invece è di tipo verbale, come nel caso del testo di una canzone nella quale si richiama un brand, o, ancora, di Plot Placement quando il prodotto è il protagonista della trama, come nel film “Il Diavolo veste Prada”.

Davanti a queste strategie, lo spettatore non è portato ad identificare l’impresa inserzionista come fonte del messaggio, ma lo associa piuttosto all’attore che ha fatto uso del prodotto o che ne ha parlato.

È possibile realizzare campagne di Product Placement anche sui social network: sempre più aziende in tutto il mondo scelgono piattaforme come Facebook e Instagram e la figura dell’influencer per pubblicizzare i propri prodotti con stories o post dedicati.

I vantaggi del marketing non convenzionale per le aziende.

Insomma, il marketing non convenzionale trova i modi più creativi e innovativi per promuovere un prodotto o un’idea. Risiede proprio in questo aspetto uno dei vantaggi principali che rendono queste strategie molto attraenti per le aziende: perché permettono loro, tra le altre cose, di distinguersi dalla concorrenza.

Un’altra questione da non sottovalutare è che queste trovate comunicative sono spesso progettate per coinvolgere i consumatori e non semplicemente per trasmettere un messaggio pubblicitario. Ciò può generare una maggiore interazione e partecipazione da parte dei soggetti raggiunti, contribuendo a creare un legame più forte con il marchio.

Marketing non convenzionale

Proprio perché sono spesso inaspettate, sorprendenti o emotivamente coinvolgenti, le iniziative di marketing non convenzionale tendono ad essere più memorabili rispetto agli annunci pubblicitari tradizionali. L’obiettivo e il risultato, infatti, è proprio quello di lasciare un’impronta duratura sui consumatori e aumentare così la probabilità di una conversione futura. La capacità di un’azienda di generare buzz e diventare virali – oltre a generare un potenziale incremento delle vendite – contribuisce anche a “spingere” il marchio all’attenzione del pubblico su scala globale.

E l’aspetto migliore di tutto questo è che molte delle strategie di marketing non convenzionale richiedono meno risorse finanziarie rispetto alle campagne di comunicazione tradizionali e possono essere realizzate da qualsiasi azienda, perché tutto quello di cui hanno bisogno è un’idea nuova, sorprendente e fuori dagli schemi! È grazie alla loro “pazzia” che anche piccole imprese o startup con budget limitati, possono ottenere un grande fragore mediatico e impatto sul proprio pubblico di riferimento, ma non solo.

Conclusioni.

Con i suoi numerosi vantaggi, optare per una strategia di marketing non convenzionale può spesso rivelarsi la soluzione migliore per le aziende in cerca di successo nel mercato attuale. Definire una campagna di questo tipo, però, non è semplice come può apparire. Bisogna utilizzare in maniera corretta tutte le sue modalità e i suoi strumenti per evitare che la natura audace e fuori dagli schemi di molte di queste tattiche generi problemi di percezione negativa o reazioni impreviste da parte dei consumatori.

Ma niente paura! Per sperimentare la loro efficacia ti basterà affidarti ad un team di esperti come quello di Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia: la collaborazione sinergica di un team di copywriter, grafici e marketing strategist ti permetterà di definire la strategia di marketing non convenzionale più adatta alla tua azienda.

Strumenti essenziali per l’analisi dei competitor del tuo e-commerce: la guida di Naytes

In un mondo che si sta trasformando in un’arena competitiva sempre più accesa, la comprensione del mercato in cui si opera e l’identificazione chiara dei tuoi competitor diventano pilastri centrali. Questa consapevolezza è vitale per strutturare una strategia di marketing e comunicazione che sia non solo efficace, ma anche innovativa. L’analisi dettagliata dei competitor non è solo una parte integrante del vostro e-commerce, ma è diventata una necessità ineludibile. Con la fortuna di vivere nell’era digitale, la tecnologia ci ha regalato gli strumenti per condurre tali analisi con una facilità e precisione senza precedenti. In questo articolo, noi di Naytes agenzia di marketing e comunicazione, ti vogliamo fornire una guida pratica attraverso alcuni dei migliori e indispensabili strumenti per effettuare un’analisi dettagliata dei tuoi competitor sul mercato.

 

Google Trends: una finestra esclusiva su competitor e mercato.

Non possiamo parlare di strumenti senza menzionare Google Trends. Questa potente piattaforma fornisce una vista senza pari sulle tendenze di ricerca correnti su Google, diventando un faro per le tue strategie di marketing. Immagina di gestire un e-commerce incentrato su prodotti alimentari: tramite Google Trends potresti scoprire, ad esempio, che un termine specifico come “mango” sta vivendo un’impennata in termini di ricerche. Questa informazione potrebbe segnalare un’opportunità d’oro per ampliare il tuo catalogo e soddisfare una domanda crescente.

Ricerche di mercato e sui competitor: Netcom e Casaleggio, le tue lenti analitiche.

Le ricerche di mercato sono ben più che semplici numeri: rappresentano una miniera d’oro di intuizioni e informazioni. Portali come Netcom e Casaleggio emergono come baluardi in questo campo, offrendo analisi estremamente dettagliate su una miriade di settori. La bellezza di questi report è che molti di essi sono facilmente accessibili senza costi. Con questi dati alla mano, potrai immergerti in strategie che hanno dimostrato di funzionare e identificare le tendenze emergenti nel tuo settore specifico. Questo è fondamentale per avere una visione chiara della direzione in cui il mercato si sta muovendo.

Competitor

Ricerca organica e a pagamento su Google: la frontiera del tuo settore.

Quando si tratta di individuare i competitor diretti, la ricerca specifica su Google emerge come un’arma inestimabile. Inserendo keyword rilevanti relative al tuo settore, avrai una visione chiara dei competitor che dominano sia i risultati di ricerca a pagamento, che quelli organici. Questi rappresenteranno i tuoi principali avversari sul campo di battaglia delle SERP (pagine dei risultati di ricerca).

Strumenti di analisi competitiva: l’onnipotenza di SEMrush.

Strumenti come SEMrush sono veri e propri tesori per chiunque voglia avere un quadro chiaro della concorrenza. Con questi strumenti, puoi raccogliere dati cruciali su come i tuoi rivali stanno performando, non solo sui motori di ricerca, ma anche nei social media e nelle loro campagne pubblicitarie. Ti permettono infatti di scoprire quali keyword stanno targettizzando, analizzare i loro punti di forza e, cosa più importante, individuare le opportunità che potresti sfruttare a tuo vantaggio.

Amazon Scout: l’alleato imperdibile per i venditori su Amazon.

Per coloro che hanno l’obiettivo di dominare la piattaforma Amazon, l’utilizzo di Amazon Scout è quasi obbligatorio. Questa pratica estensione per browser ti offre uno sguardo approfondito sui venditori presenti su Amazon, permettendoti di analizzare i loro prezzi, margini di profitto e molto altro. È uno strumento fondamentale per chiunque voglia avere un’idea chiara della concorrenza su una delle piattaforme e-commerce più grandi ed utilizzate al mondo.

Competitor

Analizziamo i competitor con una lente d’ingrandimento.

Disporre di dati sui tuoi competitor è solo l’inizio. La vera maestria risiede nell’andare oltre le semplici cifre. Osserva le mosse dei tuoi concorrenti anche offline (quando rilevante), e avvalendoti di strumenti analitici avanzati, studia nel dettaglio le piattaforme che utilizzano, le integrazioni che hanno implementato e molto altro. E non fermarti qui: esplora i bilanci, le note integrative e altri documenti aziendali per ottenere una visione chiara delle loro strategie a medio e lungo termine.

Conclusioni.

Non c’è dubbio: l’analisi approfondita dei competitor è un elemento chiave per assicurarsi un posto al sole nel complicato mondo aziendale di oggi. Avvalendoti degli strumenti che abbiamo esplorato in questo articolo potrai avere una visione a 360 gradi del tuo mercato e dei giocatori chiave al suo interno. Questa consapevolezza ti fornirà le basi per creare strategie di marketing e comunicazione decisamente efficaci, per distinguerti dalla massa e per consolidare la tua presenza nel settore di riferimento. Ma non ti spaventare! Non sei solo in questo viaggio: il team di Naytes è al tuo fianco, pronto a supportarti in ogni passo. Non esitare a contattarci: insieme, possiamo intraprendere un percorso vincente verso il successo.

Real Time Marketing: perché è un ottimo alleato per la tua comunicazione

Negli ultimi anni avrai sicuramente sentito parlare, o meglio ancora, avrai assistito ad attività di Real Time Marketing. Si tratta di una delle tante strategie di comunicazione adottate dalle aziende e può essere definito come un approccio al mercato che fa leva sulla capacità dell’impresa di essere reattiva agli stimoli esterni. In altre parole, è un metodo che sfrutta i “trending topics” o “temi caldi” del momento e crea di conseguenza contenuti istantanei.

Come ogni altra strategia, anche il Real Time Marketing ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro, che oltre che alcune accortezze da prendere affinché funzioni nel modo migliore. Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere per realizzare dei contenuti in tempo reale, mirati ed efficaci.

Quando fare Real Time Marketing.

Per cominciare, vediamo le principali occasioni in cui è consigliabile mettere in atto questa strategia. Sono due le variabili da tenere in considerazione, ovvero:

  1. La possibilità di prevedere l’evento;
  2. L’attitudine proattiva o reattiva dell’azienda.

Tenendo conto di queste due dimensioni, possiamo individuare alcune situazioni in cui il Real Time Marketing può essere un’ottima strategia per la tua azienda.

Eventi prevedibili.

Nel caso in cui l’evento sia altamente prevedibile, l’azienda può decidere di agire in maniera proattiva, preparando dei contenuti in anticipo. A questo punto si dovrà solo aspettare il momento in cui si manifestino le condizioni adatte per condividere i detti contenuti. Si può trattare di contenuti legati a giorni di festività, ricorrenze importanti oppure anche in relazione alla stagionalità. Alternativamente l’impresa può assumere un comportamento reattivo, ad esempio, suggerendo agli utenti acquisti simili a quelli appena effettuati e questo è possibile grazie ai sistemi di monitoraggio sempre più efficienti ed efficaci.

Eventi non prevedibili.

È però nel momento in cui gli eventi non sono prevedibili, che si realizzano i casi di Real Time Marketing più interessanti. Infatti, questo tipo di situazioni richiede una risposta reattiva da parte dell’azienda, la quale deve sapere intercettare e sfruttare la viralità di notizie, avvenimenti e tendenze recenti, in modo da creare contenuti perfettamente in linea con l’attualità.

Case Study.

Un celebre esempio è la pubblicità di Barilla del 2014 in cui sotto la scritta “Bentornati a casa” compaiono 11 maccheroni in fila di cui uno morsicato: è un chiaro riferimento alla nazionale di calcio italiana di ritorno dai mondiali, in particolare al difensore Giorgio Chiellini, che durante l’ultima partita dei mondiali – che sancì l’eliminazione dell’Italia – venne morso da Suarez, attaccante della squadra avversaria.

L’avvenimento, totalmente imprevedibile, ebbe una diffusione vastissima, sia sulle fonti di informazioni più autorevoli che sui social, e Barilla è solo una delle tante aziende che approfittò dell’occasione.

Real Time

Qualche consiglio per non sbagliare.

A questo punto, vediamo alcuni consigli utili per sapersi destreggiare al meglio con il Real Time Marketing.

Tempestività.

La prima cosa fondamentale da fare è tenersi costantemente aggiornati, non solo tramite le testate giornalistiche, ma anche attraverso i social, e in particolare è utile anche prestare attenzione all’universo dei meme (immagini ironiche che vivono su eventi recenti o su situazioni entrate nella cultura popolare del paese) che possono aiutare a cogliere la potenziale viralità di un avvenimento. È necessario poi essere veloci e reattivi, sia nell’intercettazione delle notizie e dei trend, sia nella creazione dei contenuti. Essere i primi a proporre un certo tipo di contenuto è fondamentale per riuscire ad ottenere un maggiore impatto sugli utenti!

Coerenza & buon gusto.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza. Il Real Time Marketing può essere molto vantaggioso, ma va utilizzato solo se c’è una reale attinenza tra l’evento in questione e il brand. Al contrario, corri il rischio di provocare un effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, bisogna anche avere la sensibilità di capire quando è giusto o meno far leva su un determinato avvenimento. Volendo citare un caso di scarsa attenzione, l’azienda Groupalia, nel 2012, a poche ore dal terremoto in Emilia, ha postato un tweet il cui testo diceva “Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”. Si tratta chiaramente di una scelta di cattivo gusto, che dimostra come non tutti i temi sono adatti.

Piano editoriale.

È utile, infine, impostare in anticipo un piano editoriale generale con le date più rilevanti per strutturare la comunicazione dell’azienda. Ad esempio, il marketing manager di Durex, brand molto abile nell’instant marketing, in un’intervista dice che alcune date fondamentali per la sua azienda possono essere la giornata contro l’omofobia o contro l’AIDS. Chiaramente il piano editoriale deve essere flessibile per poter inserire, quando si presentano, i contenuti realizzati in tempo reale che non possono essere previsti in anticipo.

Real Time

I vantaggi del Real Time Marketing.

Questo tipo di strategia di marketing, oltre a catturare l’attenzione e creare interesse intorno a sé, può portare anche tanti altri vantaggi alla tua azienda.

Innanzitutto, è un ottimo mezzo per aumentare la brand awareness. Il Real Time Marketing permette di creare contenuti spesso dal tono fresco e divertente, capaci di raggiungere un’alta viralità e rendere quindi il tuo brand molto più riconosciuto. Di conseguenza diventa anche più facile attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.

Creare questo tipo di contenuti sarà anche motivo di differenziazione per la tua azienda. Saper reagire in modo reattivo agli stimoli esterni farà emergere il tuo brand, rendendolo capace e attento, rispetto ai competitor, agli occhi del consumatore. Dunque, il tuo target di riferimento avrà una miglior percezione dell’azienda, la quale potrà trasmettere i suoi valori, scegliendo accuratamente gli episodi e i trend da associare alla propria comunicazione.

Inoltre, una volta affinata la capacità di scovare e approfittare delle giuste occasioni, potrai mettere in evidenza il vantaggio competitivo che appartiene alla tua impresa. Il beneficio principale, in questo caso, è di riuscire a farlo in modo frizzante e leggero, senza darlo troppo a vedere, ma lasciando comunque il segno.

Un ulteriore vantaggio lo possiamo trovare nel rapporto che si crea con gli utenti. Il Real Time Marketing, infatti, è una strategia di comunicazione molto coinvolgente, che solitamente genera un alto numero di interazioni, le quali ti permetteranno di raccogliere informazioni sul tuo pubblico. Like, commenti e condivisioni sono fondamentali per conoscere i gusti e i bisogni dei potenziali clienti. In questo modo potrai realizzare prodotti e campagne marketing su misura per loro.

Come fare Real Time Marketing.

Da quanto detto finora, emerge chiaramente che il Real Time Marketing è una strategia di comunicazione che vale la pena di essere approfondita e adoperata. È un modo di comunicare attraente sia per chi ne fa uso, sia per chi ne è spettatore. Questo grazie al suo carattere brillante, a volte anche irriverente, e soprattutto per la connessione che instaura con gli avvenimenti dell’attualità, che lo rende intuitivo e fruibile da parte di tutti.

Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, bisogna avere le giuste attenzioni prima di decidere realizzare questo genere di contenuti. Un solo post sbagliato, che tocca un argomento troppo delicato, potrebbero rovinare irrimediabilmente l’immagine dell’azienda. È per questo che ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia di comunicazione e marketing esperta come Naytes, che da anni aiuta i propri clienti a gestire tutto ciò che riguarda la propria immagine e comunicazione.