Strumenti essenziali per l’analisi dei competitor del tuo e-commerce: la guida di Naytes

In un mondo che si sta trasformando in un’arena competitiva sempre più accesa, la comprensione del mercato in cui si opera e l’identificazione chiara dei tuoi competitor diventano pilastri centrali. Questa consapevolezza è vitale per strutturare una strategia di marketing e comunicazione che sia non solo efficace, ma anche innovativa. L’analisi dettagliata dei competitor non è solo una parte integrante del vostro e-commerce, ma è diventata una necessità ineludibile. Con la fortuna di vivere nell’era digitale, la tecnologia ci ha regalato gli strumenti per condurre tali analisi con una facilità e precisione senza precedenti. In questo articolo, noi di Naytes agenzia di marketing e comunicazione, ti vogliamo fornire una guida pratica attraverso alcuni dei migliori e indispensabili strumenti per effettuare un’analisi dettagliata dei tuoi competitor sul mercato.

 

Google Trends: una finestra esclusiva su competitor e mercato.

Non possiamo parlare di strumenti senza menzionare Google Trends. Questa potente piattaforma fornisce una vista senza pari sulle tendenze di ricerca correnti su Google, diventando un faro per le tue strategie di marketing. Immagina di gestire un e-commerce incentrato su prodotti alimentari: tramite Google Trends potresti scoprire, ad esempio, che un termine specifico come “mango” sta vivendo un’impennata in termini di ricerche. Questa informazione potrebbe segnalare un’opportunità d’oro per ampliare il tuo catalogo e soddisfare una domanda crescente.

Ricerche di mercato e sui competitor: Netcom e Casaleggio, le tue lenti analitiche.

Le ricerche di mercato sono ben più che semplici numeri: rappresentano una miniera d’oro di intuizioni e informazioni. Portali come Netcom e Casaleggio emergono come baluardi in questo campo, offrendo analisi estremamente dettagliate su una miriade di settori. La bellezza di questi report è che molti di essi sono facilmente accessibili senza costi. Con questi dati alla mano, potrai immergerti in strategie che hanno dimostrato di funzionare e identificare le tendenze emergenti nel tuo settore specifico. Questo è fondamentale per avere una visione chiara della direzione in cui il mercato si sta muovendo.

Competitor

Ricerca organica e a pagamento su Google: la frontiera del tuo settore.

Quando si tratta di individuare i competitor diretti, la ricerca specifica su Google emerge come un’arma inestimabile. Inserendo keyword rilevanti relative al tuo settore, avrai una visione chiara dei competitor che dominano sia i risultati di ricerca a pagamento, che quelli organici. Questi rappresenteranno i tuoi principali avversari sul campo di battaglia delle SERP (pagine dei risultati di ricerca).

Strumenti di analisi competitiva: l’onnipotenza di SEMrush.

Strumenti come SEMrush sono veri e propri tesori per chiunque voglia avere un quadro chiaro della concorrenza. Con questi strumenti, puoi raccogliere dati cruciali su come i tuoi rivali stanno performando, non solo sui motori di ricerca, ma anche nei social media e nelle loro campagne pubblicitarie. Ti permettono infatti di scoprire quali keyword stanno targettizzando, analizzare i loro punti di forza e, cosa più importante, individuare le opportunità che potresti sfruttare a tuo vantaggio.

Amazon Scout: l’alleato imperdibile per i venditori su Amazon.

Per coloro che hanno l’obiettivo di dominare la piattaforma Amazon, l’utilizzo di Amazon Scout è quasi obbligatorio. Questa pratica estensione per browser ti offre uno sguardo approfondito sui venditori presenti su Amazon, permettendoti di analizzare i loro prezzi, margini di profitto e molto altro. È uno strumento fondamentale per chiunque voglia avere un’idea chiara della concorrenza su una delle piattaforme e-commerce più grandi ed utilizzate al mondo.

Competitor

Analizziamo i competitor con una lente d’ingrandimento.

Disporre di dati sui tuoi competitor è solo l’inizio. La vera maestria risiede nell’andare oltre le semplici cifre. Osserva le mosse dei tuoi concorrenti anche offline (quando rilevante), e avvalendoti di strumenti analitici avanzati, studia nel dettaglio le piattaforme che utilizzano, le integrazioni che hanno implementato e molto altro. E non fermarti qui: esplora i bilanci, le note integrative e altri documenti aziendali per ottenere una visione chiara delle loro strategie a medio e lungo termine.

Conclusioni.

Non c’è dubbio: l’analisi approfondita dei competitor è un elemento chiave per assicurarsi un posto al sole nel complicato mondo aziendale di oggi. Avvalendoti degli strumenti che abbiamo esplorato in questo articolo potrai avere una visione a 360 gradi del tuo mercato e dei giocatori chiave al suo interno. Questa consapevolezza ti fornirà le basi per creare strategie di marketing e comunicazione decisamente efficaci, per distinguerti dalla massa e per consolidare la tua presenza nel settore di riferimento. Ma non ti spaventare! Non sei solo in questo viaggio: il team di Naytes è al tuo fianco, pronto a supportarti in ogni passo. Non esitare a contattarci: insieme, possiamo intraprendere un percorso vincente verso il successo.

Come comunicare con i propri clienti tramite l’email marketing

Il mondo del web e i sistemi digitali permettono ad aziende e liberi professionisti di comunicare con i propri clienti in moltissimi modi differenti. Qualcuno sfrutta le funzionalità offerte dal proprio sito internet, molti si affidano ai canali social, altri ancora alle sponsorizzate e agli strumenti offerti da Google… Oggi parliamo invece dell’email marketing, di come strutturarlo e sfruttarlo al meglio. Se non hai mai sfruttato questa strategia, leggi questo articolo con attenzione, perché l’email marketing ti potrebbe portare a grandi soddisfazioni.

In ogni settore, comunicare con il proprio pubblico target è ormai imprescindibile, con due diversi obiettivi. Da una parte nel tentativo ingaggiare sempre nuovi potenziali acquirenti; dall’altra, quella di cui oggi ci occuperemo, punta a mantenere aperto e attivo il canale di comunicazione con chi già è entrato in contatto con la propria realtà. Una delle best practice del marketing moderno, infatti, è quella di fidelizzare il cliente, ossia di creare con lui un legame di fiducia duraturo nel tempo. Il fine a cui dovrai tendere è quello di “tenerlo legato” al tuo brand, affinché continui a fruire dei servizi che proponi e a comprare i prodotti che offri.

In questo senso, l’email marketing è una delle strategie di comunicazione più dirette in assoluto, perché raggiunge la casella di posta elettronica dell’utente, senza filtro alcuno. Procedendo nella lettura scoprirai tutti i segreti di questo metodo e come un’agenzia specializzata in comunicazione e marketing come Naytes possa aiutarti a sfruttarne tutte le potenzialità.

Cos’è l’email marketing?

È primariamente una tecnica di comunicazione diretta, che sfrutta i messaggi di posta elettronica per mantenere vivo il rapporto con un utente e ottenere vantaggi in termini di conversioni, se non addirittura di vendite. Si basa sull’invio massivo di email – spesso tramite un software automatizzato – ad un database di nominativi che, in un modo o nell’altro, sono entrati in contatto con la tua azienda. Ed è proprio questo, come ti spiegheremo di seguito, la forza di questa strategia di web marketing.

L’email marketing è un’attività che può essere sfruttata in molti modi differenti. Nasce però con fini promozionali, come mezzo per pubblicizzare i propri prodotti e servizi. Oggi, come anticipato, è utilizzata anche per fidelizzare e riattivare clienti.

Affinché l’email marketing porti i risultati sperati è ovviamente necessario possedere una database clienti ben popolato ed aggiornato. Per ogni contatto registrato, infatti, è come minimo necessario che tu ne conosca il nome&cognome e l’email. Un plus, in questo senso, sarebbe anche averne annotato i comportamenti e lo storico degli acquisti.

Le principali tipologie di email marketing.

Come già anticipato, rispetto alla sua nascita, l’email marketing ha subito notevoli evoluzioni. Oggigiorno esistono diverse soluzioni e tecniche, utili a raggiungere obiettivi differenti e a soddisfare esigenze specifiche.

Ecco le principali tipologie di email marketing:

  • Direct Email Marketing (DEM): mail pubblicitarie dai contenuti personalizzati che vengono inviate al fine di promuovere prodotti e/o servizi;
  • Email marketing automation: è un sistema di invio automatizzato di mail, sulla base di programmi e meccanismi specifici. Nella maggioranza dei casi, l’invio di un nuovo contenuto è legato ad una determinata azione compiuta dal singolo utente. È il classico invio di una mail di benvenuto ad un nuovo utente registrato sul sito aziendale o di ringraziamento dopo un acquisto online;
  • Newsletter: usata soprattutto per informare o per fare lead nurturing, ossia per “nutrire” il contatto con aggiornamenti e novità interessanti. Se la DEM punta alla vendita, la newsletter ne è la versione utile-informativa.

Email marketing

Come fare email marketing?

Avvertenze, prima di iniziare.

Quando si decide di fare email marketing è fondamentale programmare con attenzione tutta la strategia e i vari touch point in cui effettuare l’invio al determinato contatto. Quando si programma questa attività, infatti, è fondamentale tener presente che l’utente medio è più o meno raggiunto da una gran quantità di informazioni veicolate tramite mail, molte delle quali non verranno neanche aperte. Pertanto è fondamentale studiare nel dettaglio ciò che un utente può percepire come importante, affinché decida di leggere il tuo contenuto, tra tra i tanti ricevuti.

Il grande rischio dell’email marketing è quello di essere percepiti come “spam”. Per questo la programmazione e lo studio dei contenuti è fondamentale! Le persone non vogliono essere disturbate, soprattutto in un “luogo personale”, come la casella mail. Il rischio che l’utente chieda di essere cancellato dal database, infatti, è sempre dietro l’angolo.

Popolare il database clienti.

Necessario affinché una strategia di email marketing funzioni e ti porti i risultati che desideri, è possedere e mantenere aggiornato il tuo database clienti. In questo senso, dunque, parallelamente all’email marketing, è molto importante strutturare un’attività di lead generation, che comprenda l’utilizzo di un lead magnet.

La lead generation, infatti, altro non è che l’insieme di tutte le tecniche di marketing pensate per portare l’utente ad entrare in contatto con la tua azienda. L’obiettivo finale è quello di accompagnare il potenziale cliente a lasciarti i propri dati, che andranno proprio a popolare il tuo database. E con l’obiettivo di ingaggiare sempre più persone, viene spesso offerto, in cambio dell’indirizzo mail, un contenuto informativo di altissima qualità e utilità per l’utente, il quale viene appunto definito “lead magnet”. Proprio come un magnete, questo elemento, promettendo al lead un benefit reale, attrae gli utenti verso la tua azienda.

Calendario editoriale e content marketing.

Siamo nel vivo della fase di programmazione dell’intera strategia di email marketing. E non lo negheremo, le scelte fatte durante questa attività possono influenzare fortemente il successo (almeno iniziale) della tua comunicazione. Perché sarà sul calendario editoriale e sui contenuti che si giocherà la partita dell’email marketing. Data l’importanza di questo step, ti lasciamo i link ad un paio di articoli che ti saranno sicuramente molto utili:

Scegliere il software di email marketing automation.

Dopo aver strutturato tutta la strategia e il piano editoriale dell’attività di email marketing, entriamo in una fase più operativa: quella della scelta del software più adatto alle tue esigenze. Sul mercato esistono molti e differenti programmi di automation veramente validi, con automatismi e strumenti di analisi approfonditi e performanti.

Probabilmente non ne esiste uno migliore a priori: tutto dipende dalla tua strategia, dal settore in cui operi e dagli obiettivi che ti poni.

Oggetto, messaggio e visual.

Dopo aver evaso i punti precedenti, sei arrivato al momento di realizzare la tua prima mail, da inviare al tuo database clienti. Prima di entrare nel merito, una doverosa premessa: l’utente medio preferisce ricevere mail personalizzate, nelle quali è evidente che lo conosci e ti stai interessando a lui. Di conseguenza, ricordati di stratificare la lista dei contatti, segmentandola per interessi e necessità, proponendo ad ogni categoria contenuti specifici e ad ogni utente un testo diretto a lui. In questo modo la tua attività di email marketing sarà notevolmente più efficace.

Affinché abbia successo, una mail deve essere aperta e letta. Un parametro fondamentale per analizzare le performance della tua strategia, dunque è il cosiddetto “open rate”. Relativamente ai contenuti della mail, per mantenere alto questo dato, avremo bisogno di:

  • Un oggetto rapido, impattante ed efficace, che colpisca l’utente con poche (5-12) parole semplici e lontane dalle keyword più sospette o ai termini vicini allo spam;
  • Un corpo del messaggio diretto e sorprendente, che porti l’utente a cliccare per ottenere un beneficio o per approfondire lo spunto dato;
  • Contenuti visual che aiutino l’utente a ricordare i punti focali della mail: l’azienda che ha inviato il contenuto, il tipo di offerta o comunicazione che propone e il beneficio che può ottenere seguendo le indicazioni riportare nella mail stessa.

Email marketing

Monitorare i risultati.

Come in ogni campagna di marketing, una fase fondamentale dopo quella operativa, è il momento dell’analisi dei risultati. Nessuna strategia può dirsi veramente efficace se non si confronta con i risultati raggiunti e, ovviamente, se non soddisfa gli obiettivi fissati. Dunque, non dimenticarti mai di dedicare il giusto e necessario tempo all’analisi dei dati di ritorno di ogni campagna di email marketing.

Ottimizzare il database utenti.

Il database utenti è un essere vivo ed in continua evoluzione. Oltre ad ampliarlo costantemente con campagne di lead generation, infatti, va anche curato, ottimizzato e, se necessario, potato dei rami secchi. Già dopo il primo invio, e così dopo ogni email spedita, sarà necessario dedicare al database clienti tutto il tempo necessario per renderlo sempre meglio strutturato, segmentato e performante. Ad esempio, una delle prime cose da fare è quella di eliminare tutte le mail non più attive.

Aumentare l’email marketing open rate.

Una lista contatti di qualità, è sicuramente già un’ottima base su cui strutturare l’attività di email marketing, ma non è sufficiente! L’open rate delle tue mail, infatti, può sempre migliorare: l’obiettivo è aumentare costantemente la percentuale di persone che leggono le tue comunicazioni. Ecco alcuni consigli di cui verificare l’utilità, dopo aver testato l’efficacia delle prime mail inviate:

  • Prova ad accorciare l’oggetto a 6-10 parole;
  • Effettua l’invio durante la giornata lavorativa e testa diversi orari: spesso nelle ore dopo pranzo l’open rate è maggiore, ma non per tutti potrebbe essere così;
  • Personalizza il copy dell’oggetto con il nome del lettore;
  • Ottimizza il nome mittente: le persone si fidano di più di chi gli è familiare ed immediatamente riconoscibile;
  • Rendi perfette le tue mail anche e soprattutto per i dispositivi mobile;
  • Usa foto di persone reali all’interno della tua comunicazione.

 

Come puoi ben comprendere, l’attività di email marketing è molto più complessa del semplice invio multiplo di una mail, ma può anche portare a risultati veramente sorprendenti! Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di affidarti ad esperti del settore come Naytes, che grazie al lavoro di professionisti nei vari campi necessari a strutturare una strategia di email marketing, potrà far crescere il tuo business e aumentare le tue vendite!

Contattaci subito, ti stiamo aspettando!

Real Time Marketing: perché è un ottimo alleato per la tua comunicazione

Negli ultimi anni avrai sicuramente sentito parlare, o meglio ancora, avrai assistito ad attività di Real Time Marketing. Si tratta di una delle tante strategie di comunicazione adottate dalle aziende e può essere definito come un approccio al mercato che fa leva sulla capacità dell’impresa di essere reattiva agli stimoli esterni. In altre parole, è un metodo che sfrutta i “trending topics” o “temi caldi” del momento e crea di conseguenza contenuti istantanei.

Come ogni altra strategia, anche il Real Time Marketing ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro, che oltre che alcune accortezze da prendere affinché funzioni nel modo migliore. Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere per realizzare dei contenuti in tempo reale, mirati ed efficaci.

Quando fare Real Time Marketing.

Per cominciare, vediamo le principali occasioni in cui è consigliabile mettere in atto questa strategia. Sono due le variabili da tenere in considerazione, ovvero:

  1. La possibilità di prevedere l’evento;
  2. L’attitudine proattiva o reattiva dell’azienda.

Tenendo conto di queste due dimensioni, possiamo individuare alcune situazioni in cui il Real Time Marketing può essere un’ottima strategia per la tua azienda.

Eventi prevedibili.

Nel caso in cui l’evento sia altamente prevedibile, l’azienda può decidere di agire in maniera proattiva, preparando dei contenuti in anticipo. A questo punto si dovrà solo aspettare il momento in cui si manifestino le condizioni adatte per condividere i detti contenuti. Si può trattare di contenuti legati a giorni di festività, ricorrenze importanti oppure anche in relazione alla stagionalità. Alternativamente l’impresa può assumere un comportamento reattivo, ad esempio, suggerendo agli utenti acquisti simili a quelli appena effettuati e questo è possibile grazie ai sistemi di monitoraggio sempre più efficienti ed efficaci.

Eventi non prevedibili.

È però nel momento in cui gli eventi non sono prevedibili, che si realizzano i casi di Real Time Marketing più interessanti. Infatti, questo tipo di situazioni richiede una risposta reattiva da parte dell’azienda, la quale deve sapere intercettare e sfruttare la viralità di notizie, avvenimenti e tendenze recenti, in modo da creare contenuti perfettamente in linea con l’attualità.

Case Study.

Un celebre esempio è la pubblicità di Barilla del 2014 in cui sotto la scritta “Bentornati a casa” compaiono 11 maccheroni in fila di cui uno morsicato: è un chiaro riferimento alla nazionale di calcio italiana di ritorno dai mondiali, in particolare al difensore Giorgio Chiellini, che durante l’ultima partita dei mondiali – che sancì l’eliminazione dell’Italia – venne morso da Suarez, attaccante della squadra avversaria.

L’avvenimento, totalmente imprevedibile, ebbe una diffusione vastissima, sia sulle fonti di informazioni più autorevoli che sui social, e Barilla è solo una delle tante aziende che approfittò dell’occasione.

Real Time

Qualche consiglio per non sbagliare.

A questo punto, vediamo alcuni consigli utili per sapersi destreggiare al meglio con il Real Time Marketing.

Tempestività.

La prima cosa fondamentale da fare è tenersi costantemente aggiornati, non solo tramite le testate giornalistiche, ma anche attraverso i social, e in particolare è utile anche prestare attenzione all’universo dei meme (immagini ironiche che vivono su eventi recenti o su situazioni entrate nella cultura popolare del paese) che possono aiutare a cogliere la potenziale viralità di un avvenimento. È necessario poi essere veloci e reattivi, sia nell’intercettazione delle notizie e dei trend, sia nella creazione dei contenuti. Essere i primi a proporre un certo tipo di contenuto è fondamentale per riuscire ad ottenere un maggiore impatto sugli utenti!

Coerenza & buon gusto.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza. Il Real Time Marketing può essere molto vantaggioso, ma va utilizzato solo se c’è una reale attinenza tra l’evento in questione e il brand. Al contrario, corri il rischio di provocare un effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, bisogna anche avere la sensibilità di capire quando è giusto o meno far leva su un determinato avvenimento. Volendo citare un caso di scarsa attenzione, l’azienda Groupalia, nel 2012, a poche ore dal terremoto in Emilia, ha postato un tweet il cui testo diceva “Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”. Si tratta chiaramente di una scelta di cattivo gusto, che dimostra come non tutti i temi sono adatti.

Piano editoriale.

È utile, infine, impostare in anticipo un piano editoriale generale con le date più rilevanti per strutturare la comunicazione dell’azienda. Ad esempio, il marketing manager di Durex, brand molto abile nell’instant marketing, in un’intervista dice che alcune date fondamentali per la sua azienda possono essere la giornata contro l’omofobia o contro l’AIDS. Chiaramente il piano editoriale deve essere flessibile per poter inserire, quando si presentano, i contenuti realizzati in tempo reale che non possono essere previsti in anticipo.

Real Time

I vantaggi del Real Time Marketing.

Questo tipo di strategia di marketing, oltre a catturare l’attenzione e creare interesse intorno a sé, può portare anche tanti altri vantaggi alla tua azienda.

Innanzitutto, è un ottimo mezzo per aumentare la brand awareness. Il Real Time Marketing permette di creare contenuti spesso dal tono fresco e divertente, capaci di raggiungere un’alta viralità e rendere quindi il tuo brand molto più riconosciuto. Di conseguenza diventa anche più facile attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.

Creare questo tipo di contenuti sarà anche motivo di differenziazione per la tua azienda. Saper reagire in modo reattivo agli stimoli esterni farà emergere il tuo brand, rendendolo capace e attento, rispetto ai competitor, agli occhi del consumatore. Dunque, il tuo target di riferimento avrà una miglior percezione dell’azienda, la quale potrà trasmettere i suoi valori, scegliendo accuratamente gli episodi e i trend da associare alla propria comunicazione.

Inoltre, una volta affinata la capacità di scovare e approfittare delle giuste occasioni, potrai mettere in evidenza il vantaggio competitivo che appartiene alla tua impresa. Il beneficio principale, in questo caso, è di riuscire a farlo in modo frizzante e leggero, senza darlo troppo a vedere, ma lasciando comunque il segno.

Un ulteriore vantaggio lo possiamo trovare nel rapporto che si crea con gli utenti. Il Real Time Marketing, infatti, è una strategia di comunicazione molto coinvolgente, che solitamente genera un alto numero di interazioni, le quali ti permetteranno di raccogliere informazioni sul tuo pubblico. Like, commenti e condivisioni sono fondamentali per conoscere i gusti e i bisogni dei potenziali clienti. In questo modo potrai realizzare prodotti e campagne marketing su misura per loro.

Come fare Real Time Marketing.

Da quanto detto finora, emerge chiaramente che il Real Time Marketing è una strategia di comunicazione che vale la pena di essere approfondita e adoperata. È un modo di comunicare attraente sia per chi ne fa uso, sia per chi ne è spettatore. Questo grazie al suo carattere brillante, a volte anche irriverente, e soprattutto per la connessione che instaura con gli avvenimenti dell’attualità, che lo rende intuitivo e fruibile da parte di tutti.

Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, bisogna avere le giuste attenzioni prima di decidere realizzare questo genere di contenuti. Un solo post sbagliato, che tocca un argomento troppo delicato, potrebbero rovinare irrimediabilmente l’immagine dell’azienda. È per questo che ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia di comunicazione e marketing esperta come Naytes, che da anni aiuta i propri clienti a gestire tutto ciò che riguarda la propria immagine e comunicazione.

Tone of voice: come identificare e usare il giusto tono di voce

Nel mondo del marketing, il tono di voce del brand è un aspetto essenziale per creare un’identità di marca forte e ben definita, per distinguersi dalla concorrenza e per costruire una forte relazione con i propri clienti. Il tone of voice, infatti, rappresenta un elemento chiave per comunicare un’immagine di brand unica e riconoscibile. Si può a tutti gli effetti identificare come parte fondamentale della personalità e dello stile di comunicazione di un’azienda. Immagina il tuo business come una persona: il tono di voce è il modo in cui si esprime, nel momento in cui parla direttamente o meno al proprio pubblico.

Il tone of voice è un fattore fondamentale per il marketing aziendale e caratteristica determinante nel modo di fare comunicazione, perché ne caratterizza e influenza ogni aspetto. Data l’importanza del tone of voice per la tua azienda, andiamo ad esplorare come definirlo, come utilizzarlo per il marketing e cercheremo di fornire alcuni esempi di successo di brand, che hanno saputo creare un tono di voce distintivo.

Come definire il tone of voice.

Per definire il tone of voice della tua azienda, è necessario prendere in considerazione in primo luogo la personalità e i valori della tua azienda, nonché il tuo target di riferimento. È, infatti, fondamentale che si individuino le caratteristiche che distinguono il tuo brand dai competitor e che desideri trasmettere al mondo. Inoltre, sarà molto importante analizzare il tuo pubblico di riferimento, o quello a cui vuoi parlare, per comprendere come comunicare in modo efficace con loro. Infine, dovrai definire lo stile di comunicazione che vorrai utilizzare in tutte le tue attività di marketing.

In questa fase di analisi interna, è necessario chiedersi qual è il posizionamento che si vuole raggiungere sul mercato, ma anche e soprattutto come si vuole essere percepiti dal pubblico e quali i valori che si vuole trasmettere. Molto utile, dunque, è stilare una lista di parole chiave e frasi che pensi identifichino perfettamente la tua azienda. In ogni caso, un periodo di test su un campione ridotto di clienti affezionati e/o potenziali tali, per valutare l’efficacia della comunicazione e apportare eventuali modifiche.

Quali fattori considerare?

Per trovare il giusto tono di voce per la tua azienda, ci sono alcuni fattori che dovresti considerare attentamente, quali:

  1. Brand Identity. Il tone of voce deve essere coerente con l’identità della tua marca. Se il tuo brand è giovane e fresco, dovrebbe essere informale e amichevole. Se invece è serio e professionale, userai un tono più formale e rispettoso;
  2. Pubblico di riferimento. Le tue comunicazioni dovranno essere adatte al pubblico di riferimento. Se il tuo target è costituito da adolescenti, ad esempio, il tono di voce dovrà essere più informale e divertente; mentre se è costituito da professionisti, sarà più tecnico e formale;
  3. Contesto. Il tono di voce dovrà sempre essere adatto al contesto in cui viene utilizzato. Ad esempio, un post su Instagram potrebbe richiedere un tono più colloquiale rispetto ad una newsletter inviata ad un elenco di clienti;
  4. Obiettivi. Gli obiettivi che vuoi raggiungere saranno sempre una guida e un fattore da considerare, nelle tue comunicazioni. Se l’obiettivo è quello di promuovere un prodotto o servizio, il tono di voce sarà, ad esempio, più persuasivo e incentrato sui vantaggi del prodotto o servizio offerto;
  5. Competitor. In ogni attività che compi, buona norma è sempre quella di differenziarsi e distinguersi dagli altri player sul mercato. In questo modo sarà per te più semplice attirare l’attenzione dei clienti;
  6. Linguaggio. Il tone of voice dovrà essere adatto al linguaggio utilizzato dalla tua azienda: se la tua azienda utilizza un linguaggio tecnico, il tono di voce dovrebbe essere altrettanto tecnico e specializzato.

Considerare attentamente questi fattori ti aiuterà a trovare il tono di voce giusto per la tua azienda e a comunicare in modo efficace con il tuo pubblico di riferimento.

Tone of voice

Come utilizzare il tone of voice.

Una volta identificato un tono di voce che rappresenta a dovere la tua azienda, è importante che venga utilizzato in modo coerente in tutti i canali di marketing dell’azienda, dalla pubblicità ai social media. L’obiettivo è creare un’immagine di marca coesa e riconoscibile, che contribuisca a rafforzare la relazione con il pubblico e ad aumentare la fiducia dei clienti. Inoltre, è importante adattare la voce di marca alle esigenze specifiche di ogni canale di marketing, mantenendo comunque coerenza con il tono generale.

I vantaggi.

Curare il tone of voice del proprio brand aziendale offre diversi vantaggi:

  1. Coerenza. Utilizzare la stessa linea di comunicazione in tutti i canali aziendali, online e offline, ti aiuterà a mantenere un’immagine coordinata e riconoscibile;
  2. Memorabilità. Un tone of voice distintivo e memorabile ti permetterà di creare un’identità del marchio forte e distinguibile dai concorrenti;
  3. Coinvolgimento. Un tono di voce ben curato può suscitare emozioni e coinvolgere il pubblico di riferimento, aiutando a creare una relazione più forte e duratura con i clienti;
  4. Posizionamento. Tra le tante variabili che concorrono a posizionare l’azienda in modo preciso nel mercato, il tono di voce aiuterà il tuo brand a distinguendosi per valori, tono, personalità e stile;
  5. Chiarezza. Una comunicazione chiara, coerente e ben definita farà la differenza nel dialogare in modo efficace con il pubblico di riferimento, riducendo la possibilità di fraintendimenti o di ambiguità;
  6. Fidelizzazione. Un tone of voice riconoscibile e distintivo contribuisce in modo importante nella fidelizzazione dei clienti, perché permette di creare una relazione di fiducia e di affinità tra marchio e pubblico.

In sintesi, curare il tone of voice del proprio brand aziendale offre numerosi vantaggi per l’immagine e la reputazione della tua azienda, nonché per la relazione con i clienti e il posizionamento nel mercato di riferimento.

Come evitare gli errori nella creazione del tone of voice.

Per evitare errori nella creazione del tone of voice, è importante definire una personalità e uno stile di comunicazione coerenti con i valori dell’azienda e il pubblico di riferimento. Inoltre, è importante evitare di utilizzare toni offensivi o discriminanti, poiché ciò potrebbe danneggiare l’immagine dell’azienda. Infine, è importante testare la voce di marca su un campione di pubblico e raccogliere feedback per apportare eventuali modifiche.

Esempi di tone of voice di successo.

Ci sono molti esempi di aziende che hanno creato un tone of voice distintivo e di successo. Ad esempio, la marca di cosmetici Lush utilizza un tono fresco e frizzante, che comunica i suoi valori di sostenibilità e di produzione di prodotti freschi. Airbnb, d’altra parte, ne utilizza uno più personale e vicino al cliente, che riflette la sua mission di connettere le persone attraverso esperienze di viaggio autentiche. Infine, la marca di moda Dollar Shave Club si identifica per comunicazioni scherzose e irriverenti, che si rivolgono ad un pubblico maschile e sfida gli stereotipi tradizionali della cura personale. Vediamo altri esempi significativi:

Tone of voice

Altri esempi.

  1. Apple. Il tono è minimalista, elegante e tecnologico. Il linguaggio utilizzato è chiaro e diretto, con un’attenzione particolare ai dettagli. L’obiettivo è quello di comunicare l’innovazione e la semplicità dell’utilizzo dei loro prodotti;
  2. Coca-Cola. Il tone of voice di Coca-Cola è allegro, amichevole e ottimista. Utilizza un linguaggio semplice, diretto e accessibile, con l’obiettivo di diffondere una sensazione di felicità e leggerezza tra i suoi consumatori;
  3. Nike. Nelle sue comunicazioni vuole trasmettere energia, ispirazione e motivazione personale al suo pubblico. Il linguaggio utilizzato è diretto, con un’attenzione particolare alle emozioni e ai valori che il marchio rappresenta. L’obiettivo di Nike è quello di motivare i consumatori a raggiungere i propri obiettivi sportivi e personali.
  4. Dove. Si colloca in una fascia molto differente dalle precedenti: il tono di Dove è rassicurante, autentico e inclusivo. Utilizza un linguaggio semplice, accessibile e sensibile, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di bellezza naturale e di accettazione di se stessi.
  5. Old Spice. La comunicazione di marca di Old Spice è sarcastica, ironica e divertente. Utilizza un linguaggio giocoso e irriverente, con l’obiettivo di distinguersi dai concorrenti e di conquistare un pubblico giovane e maschile.

Questi sono solo alcuni esempi di tone of voice di aziende famose, ma ogni azienda ha il proprio stile unico e distintivo. Scegliere il tono di voce giusto per la tua azienda può richiedere tempo e sforzo, ma è fondamentale per comunicare in modo efficace con il tuo pubblico di riferimento.

Come misurare l’efficacia del tone of voice.

Per misurare l’efficacia del tone of voice, è possibile utilizzare una serie di metriche, tra cui la fedeltà dei clienti, la reputazione online e le vendite. Ad esempio, il grado di coinvolgimento dei clienti sui social media può essere un indicatore molto caratterizzante del livello di consolidamento della relazione di fiducia con il pubblico. Inoltre, è possibile raccogliere feedback da parte dei clienti attraverso sondaggi o focus group per valutarne l’efficacia.

L’importanza del tone of voice nella comunicazione di marca non dovrebbe essere sottovalutata. Una voce di marca distintiva e coerente può aiutare le aziende a distinguersi dalla concorrenza e a costruire una relazione di fiducia con il pubblico. Tuttavia, per creare una voce di marca efficace, è importante comprendere la personalità e i valori dell’azienda, nonché il pubblico di riferimento, e utilizzare il tone of voice in modo coerente in tutti i canali di marketing. Con la giusta strategia, può diventare un potente strumento per il successo dell’azienda!

 

Naytes di Reggio Emilia, esperta agenzia di comunicazione e marketing, da anni aiuta i propri clienti ad identificare il proprio corretto tone of voice. Un complesso e ricco percorso di analisi e studi porterà la tua azienda al miglior tone di voce per comunicare con clienti e potenziali tali. Grazia ad uno staff di professionisti in vari settori della comunicazione digitale e tradizionale, Naytes è il partner perfetto per portare il tuo brand al successo!

I primi passi verso il tuo sito web: cosa sono dominio e hosting?

Al giorno d’oggi, per ogni azienda, avere una presenza forte e ben riconoscibile sul web è fondamentale. La comunicazione digitale e il modo di porsi nei confronti dei clienti e potenziali tali sono aspetti importantissimi per ogni brand. Uno dei primi passi per affermarsi online, è quello di realizzare un sito web di alta qualità, che sappia esprimere l’identità e i valori del brand, ma che sappia anche presentare i prodotti e servizi offerti, al target di pubblico corretto. Il sito aziendale è la vetrina digitale dell’attività, a tutti gli effetti analoga alle più tradizionali vetrine su strada nel mondo “reale”. Tra le primissime decisioni da prendere per creare un sito web da zero riguardano il dominio e l’hosting.

Ma cosa sono esattamente? Quali sono i concetti che stanno alle spalle di dominio e hosting? E quali sono le differenze tra i due? In questo articolo, spiegheremo in dettaglio che cosa sono il dominio e l’hosting, come funzionano e come gestirli.

Cos’è un dominio e come funziona?

Un dominio è un nome univoco che identifica un sito web su internet. Il dominio consente agli utenti di accedere al sito utilizzando un nome facile da ricordare, invece di dover utilizzare un complesso indirizzo IP numerico, molto difficile da poter memorizzare, soprattutto perché, mediamente, navighiamo decine di siti differenti ogni giorno.

Il dominio è composto da due parti principali: il nome di dominio e l’estensione di dominio. Ad esempio, in “naytes.it”, “naytes” è il nome e “.it” è l’estensione. Quando si digita un nome di dominio nel browser (come Chrome, Safari, Mozilla ecc…), il computer utilizza il sistema dei DNS (nomi di dominio, appunto) per tradurre il nome nell’indirizzo IP numerico del server web corrispondente, che viene quindi utilizzato per recuperare, in questo caso, naytes.it, dal server in cui è allocato.

Registrazione del dominio.

La registrazione del dominio è il processo mediante il quale si acquisisce il diritto esclusivo di utilizzare un nome sul web. Il primo passo è, ovviamente, scegliere un nome che sia disponibile, ossia che non sia già utilizzato da terzi. Successivamente, sarà la volta dell’identificazione dell’estensione desiderata. E, per chiudere, la presentazione di tutte le necessarie informazioni di registrazione, come avviene per ogni acquisto online.

I prezzi per la registrazione di un dominio possono variare a seconda dell’estensione, della durata della registrazione e del provider scelto. In generale, i prezzi annuali per la registrazione di dominio vanno da pochi euro per le estensioni più comuni come .com, .org e .net, a qualche centinaio di euro per altre più specifiche come .luxury, .vip o .estate.

Dominio

Il servizio di hosting.

L’hosting è il servizio che consente di pubblicare un sito web su internet, rendendolo accessibile ai visitatori. L’hosting prevede l’utilizzo di server web (= computer ad alte prestazioni che ospitano i file del sito web e li rendono disponibili al pubblico attraverso una connessione internet ad alta velocità). Gli utenti possono scegliere tra diversi tipi di hosting, tra le soluzioni più comuni troviamo l’hosting “condiviso”, “dedicato”, “VPS” (Virtual Private Server) e “cloud”.

Tipi di hosting: condiviso, dedicato, VPS, cloud.

Esistono quindi diversi tipi di hosting tra cui scegliere, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Di seguito sono riportati i quattro tipi di hosting più comuni:

  1. Hosting condiviso. Questo tipo di hosting prevede che un sito web condivida lo stesso server con altri siti. Ciò significa che le risorse del server, come la CPU, la RAM e la larghezza di banda, vengono divise tra tutti gli “ospitati” sul server. L’hosting condiviso è generalmente la tipologia più economica, ma potrebbe non essere la scelta migliore per i siti web ad alto traffico o che richiedono prestazioni elevate;
  2. Hosting dedicato. In questo caso un intero server viene assegnato a un singolo sito web. Ciò significa che tutte le risorse hardware del server di cui nel punto 1., sono a disposizione esclusiva di quel determinato sito. L’hosting dedicato può offrire prestazioni elevate, maggiore sicurezza e maggiore controllo, ma è anche più costoso rispetto ad altre opzioni;
  3. Virtual Private Server. Il VPS è un tipo di hosting che simula un server dedicato all’interno di un server condiviso. In pratica, il VPS suddivide il server in diverse parti, ognuna delle quali funge da server virtuale autonomo. Ogni VPS ha le proprie risorse hardware e l’utente ha controllo completo sul proprio ambiente. Una buona scelta per siti ad alto traffico che richiedono più risorse rispetto all’hosting condiviso, ma non richiedono un server dedicato;
  4. Hosting cloud. Utilizza una rete di server connessi tra loro per ospitare i siti web. Ciò significa che ogni singolo sito viene ospitato su più server contemporaneamente. Questa soluzione offre maggiore flessibilità, scalabilità e disponibilità rispetto ad altre forme di hosting. È una buona scelta per i siti con picchi di traffico imprevedibili o che richiedono alta disponibilità e scalabilità.

Dominio

Come scegliere il provider adatto alle tue esigenze.

La scelta del provider di hosting dipende dalle specifiche necessità tue e del tuo sito aziendale. Ma quali sono i fattori più importanti da considerare nella scelta? Vediamoli insieme:

  1. Tipo di hosting. Determinare quale tipo di hosting è necessario (vedi paragrafo precedente) in base alle esigenze del sito web e alla quantità di traffico prevista;
  2. Affidabilità. Verificare che il provider offra un uptime garantito del 99,9% e che disponga di un supporto tecnico affidabile per affrontare eventuali problemi;
  3. Prestazioni. Assicurarsi che il provider di hosting offra prestazioni veloci e affidabili, utilizzando server ad alta velocità e connessioni internet veloci;
  4. Sicurezza. Verificare che l’hosting offra misure di sicurezza per proteggere il sito da attacchi informatici, hacker e virus;
  5. Scalabilità. Verificare che offra anche la possibilità di aggiornare il piano di hosting a seconda delle mutevoli esigenze nel tempo;
  6. Prezzo. Confrontare sempre i prezzi tra le diverse soluzioni, soppesandone il rapporto qualità-prezzo.

Conclusione.

Come sarà ormai evidente, dominio e hosting sono due cose completamente diverse, certamente legate tra loro (ed è per questo che spesso vengono confuse), ma molto differenti. In sintesi, il dominio è l’indirizzo web del sito, mentre l’hosting si riferisce alla locazione su un server. Senza un dominio, il sito non sarebbe accessibile su internet, mentre senza l’hosting non avrebbe un luogo in cui risiedere e non sarebbe disponibile.

Per la gestione dell’hosting e del dominio per il loro sito web, molte aziende si affidano a professionisti del settore. Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, da anni si occupa della realizzazione di siti web e della loro gestione, dall’acquisto del dominio, allocato su server di proprietà, alla consegna del sito pronto per la messa online, effettuando poi, nel corso degli anni, la necessaria manutenzione e tutti gli aggiornamenti necessari a garantirne il corretto funzionamento e performance eccellenti. Contattaci e richiedi subito una consulenza gratuita per la realizzazione o la manutenzione del tuo sito web aziendale!